Michelin: "Per le nuove MotoGP ha senso tenere le stesse gomme"

Michelin: "Per le nuove MotoGP ha senso tenere le stesse gomme"© Gorini

INTERVISTA a Taramasso del Bibendum: "Mi riferisco allo sviluppo della 850: le prove verranno fatte coi nostri pneumatici, perciò almeno due anni di gare saranno garantiti"

10.05.2024 ( Aggiornata il 10.05.2024 15:33 )

Gran Premio MotoGP di Francia, ovvero, appuntamento di casa per la Michelin, che è anche il title sponsor dell'evento. Mix micidiale per immagine e sostanza, rafforzato della rivoluzione pensata per la classe MotoGP, al quale l'azienda del Bibendum pone la massima fiducia: "Confermo" parla Piero Taramasso, Responsabile Racing sui campi gara "abbiamo contribuito alla stesura del Regolamento Tecnico, fornendo l’opinione relativa all’aspetto pneumatici. Ci aspettavamo i cambiamenti illustrati dal documento ufficiale, nella partecipazione ad alcune riunioni con Dorna, IRTA e MSMA. Volevamo andare tutti assieme nella giusta direzione, riducendo le prestazioni delle moto".

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Michelin e la MotoGP ventura: cambiare gomme sarebbe dispendioso

Il professionista itailiano in forza al Marchio francese continua l'analisi: "Dal punto di vista gomme, ci va bene: dovremo rivedere le mescole, andando su soluzioni più morbide. Godendo di performance inferiori, i piloti avranno maggior facilità nel far andare in temperatura le coperture, trovando subito il grip ottimale”.

MotoGP alleggerite, con propulsori più piccoli: le velocità in curva saliranno?

Mica è detto, perché la sezione aerodinamica verrà limitata. Difficile da prevedere, ma non credo che andranno come ora. Cominceremo presto con simulazioni e test del caso. Escludo, al momento, dimensioni e misure diverse da quanto offerto a oggi”.

Si è parlato del vostro contratto, che scadrà nel 2026.

"Proprio quando i nuovi modelli andranno in pista. I nuovi prototipi verranno sviluppati previo utilizzo delle gomme Michelin, quindi ha senso che la prima e la seconda annata, 2027 e 2028, si corra con le stesse gomme usate nella fase di sviluppo e test. Ricordo quando rientrammo nel 2016: fu davvero complicato per noi riprendere il giro, d’accapo. Fu veramente difficile: sospensioni, telaio, geometrie, tutto… le moto vennero adattate agli pneumatici, un vero lavoraccio. Meglio farlo in continuità”.

Quindi, rimarrere fornitori della serie?

Sì, questo è il desiderio palesato, dato che siamo contenti di quanto fatto in MotoGP. Le corse sono belle, il pubblico e l’attenzione ci sono, perciò il prolungamento per due stagioni è auspicabile. Vorremmo arrivare a tutto il 2028, per un lavoro cominciato nel 2016 e mai finito".

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