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“Nella MotoGP di oggi si può solo passare in quel modo quando due piloti hanno un ritmo identico” ha commentato lo spagnolo di Gresini dopo il terzo posto in gara
Marco Pezzoni
22 set 2024 (Aggiornato il 24 set 2024 alle 09:13)
Podio insperato per Marc Marquez, cortesia della caduta di Pecco Bagnaia. Lo spagnolo in questo secondo fine settimana romagnolo non è stato brillante come due settimane fa quando ha vinto Sprint e gara lunga.
“Oggi sono partito con l’obiettivo di arrivare quarto – esordisce Marquez a Sky – sapevo che se avessi preso più rischi sarei arrivato comunque quarto a 3-4” dal primo, non prendendo rischi sono arrivato lo stesso quarto ma a 8” dal primo. L’obiettivo era il quarto posto, con l’errore di Bagnaia sono salito sul podio. Dei due weekend di Misano mi rimane la mia mentalità di dare sempre il 100%, conscio che i tre davanti a me sono un po’ più forti, specialmente Martin e Bagnaia ma anche Bastianini quando è in giornata è fortissimo. Provo a dare il mio 100% in Asia e non voglio andare via da Misano senza fare ancora le condoglianze alla famiglia di Luca Salvadori e questo weekend è stato per lui.”
L’aerodinamica in MotoGP ha portato ad avere più gare “trenino” e decise dall’errore del pilota davanti piuttosto che gare spettacolari nelle quali c’erano bagarre a tutti i livelli. “5-6 anni fa con meno aerodinamica stando dietro ad un pilota si poteva fare qualcosa di diverso ma oggi il passo che si ha in prova è poi quello della gara. Ho fatto il mio passo che avevo nelle prove, Martin e Bastianini ne avevano di più, Bagnaia girava in 30.9 mentre io in 31.4 e mi andava via a mezzo secondo al giro. Non potevo replicare il mio 30.8 della qualifica in gara.”
Sulle differenze tra GP23 e GP24 spiega: “Non penso ci siano 3 decimi al giro tra le due moto, come neanche un decimo e mezzo. Bagnaia, Martin e Bastianini stanno guidando molto bene, io mi centro al mio stile di guida e non penso ai 3 decimi tra la 23 e la 24. Devo lavorare in quell’aspetto.”
Poi aggiunge: “Più che spremuta al massimo nella Misano 1 è il mio stile di guida, riesco già nelle FP1 a fare il tempo che poi faccio nelle Qualifiche, parto subito, mi adatto e sono al mio limite. Gli altri vanno, arrivano e poi passano quel limite. Fare due gare sullo stesso circuito è un po’ “monotono” ma dobbiamo continuare a lavorare, adesso andiamo in Asia dove le situazioni sono sempre un po’ diverse.”
L’azione di Bastianini su Martin, non sanzionata dalla Race Direction, è un po’ al limite ma Marquez sa che nella MotoGP di oggi per superare l’unico modo è quello mostrato da Bastianini. “Nella MotoGP attuale se c’è da fare un sorpasso bisogna farlo in quel modo, soprattutto se due piloti vanno allo stesso ritmo e sono così vicini. Bisogna crearsi lo spazio dove non c’è, Bastianini l’ha fatto bene fino a quando le ruote non hanno toccato l’azzurro. Se non avessero toccato l’azzurro fuori pista non sarebbe successo nulla, è stato un sorpasso al limite da ultimo giro. Una volta che Martin è andato fuori pista, avrebbero dovuto penalizzare Bastianini con un “drop one position” come successo in passato, però hanno deciso così e va bene.”
Poi aggiunge: “Sono cose che succedono in gara, bisogna avere chiaro quello che è sanzionabile e quello che non lo è, il sorpasso è pulito ma è al limite, l’unico dubbio che c’è sono le due ruote fuori dalla pista. E’ uno di quei sorpassi che facevo anche io, però se con questo sorpasso si va fuori pista o l’altro pilota cade è sanzionabile, è sempre stato così. Ho commesso errori, passando piloti in maniera troppo ottimistica, sono finito fuori pista o l’altro è caduto e sono stato sanzionato, ho accettato la penalità. Sono gare nel quale si va al limite.”
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