Nonostante abbia firmato l'ulteriore affermazione stagionale, il mondiale va a Jorge, terzo. Marquez è secondo, attento a non "fare danni"
Gara ad alte dosi di noia, come tanta era la tensione respirata nei box Lenovo e Prima Pramac. Nonostante l'imposizione - indiscutibile, poiché ottenuta dominando - di Pecco Bagnaia, il titolo della MotoGP edizione 2024 va a Jorge Martin. Nessun duello tra i due ducatisti, "protetti" dai numero 93 e 41.
Va bene, ma "protetti" da chi? Marc Marquez ha fatto tutto fuorché attaccare Pecco, lo avrete notato. Anziche affondare le staccate o percorrerre linee alternative, cose in equipaggiamento al proprio repertorio, l'otto volte iridato ha seguito per qualche passaggio Bagnaia e, quando ha visto che Martin non ce l'avrebbe fatta a ricongiungersi, ha mantenuto la seconda posizione.
Aleix Espargarò, più o meno, ha fatto la stessa cosa. Dipintosi come fedele amico di Martinator, il Capitano Aprilia ne ha tenuto il passo per circa metà Gran Premio, poi ha cominciato a perdere aderenza e velocità. Alex Marquez lo ha privato in extremis della quarta posizione.
Joan Mir - oggi caduto per l'ennesima volta assieme alla sua Honda - nel 2020 con la Suzuki, poi un francese e due volte un italiano. La categoria regina torna in Spagna, grazie a Jorge Martin, che abbina il titolo oggi a quanto già fatto nel 2018 per conto dell'Ala Dorata.
Il madrileno ha fatto esplodere di gioia due box: il Prima Pramac, che lascerà Ducati per apassare a Yamaha, e il nero Aprilia. Sì, perché Noale si prenderà il numero 1 portato da Martinator, "regalo" per la fiducia rispostagli. Perde tutto il Lenovo Factory, con Pecco Bagnaia arresosi ai conti della classifica. Festeggia pure Yamaha, prescelta da Paolo Campinoti: i tre diapason avranno una formazione satellite d'assoluto lignaggio.
Era in lizza la medaglia di bronzo 2024, contesa da Enea Bastianini e Marc Marquez. Il terzo posto è di Marc, mentre Enea rimane ovviamente quarto. Una disdetta per il romagnolo, che andrà in KTM Tech3. Invece, Marquez affiancherà Pecco Bagnaia.
Uno stravolgimento pazzesco, ribadendo che Pramac correrà coi colori di Iwata. In Ducati perdono la tabella più ambita, rivedendo i piani e il parco piloti. Ne guadagna l'Aprilia che, seppur mai in lotta per il mondiale, avrà il numero 1. Che sodddisfazione a Noale!
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