GP Barcellona, per la prima volta tutte le “Jap” in fondo alla classifica

GP Barcellona, per la prima volta tutte le “Jap” in fondo alla classifica© Luca Gorini

Nonostante fosse solo un turno di prove ufficiali, il venerdì pomeriggio di Barcellona ha registrato un evento che, seppur in negativo, è storico per il motociclismo del Sol Levante

01.09.2023 20:59

Dal 1974 al 2019 in una sola occasione una casa del Sol Levante non è riuscita a conquistare il titolo costruttori, stiamo parlando ovviamente del 2007 quando Casey Stoner approdato in Ducati si impose per la prima volta nel motomondiale. Quarantasei anni di dominio incontrastato, oggi invece le case giapponesi sono relegate nella seconda parte della classifica o peggio, come nelle prove del venerdì che assegnano i posti nel Q2: tutte nelle ultime sei posizioni.

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Più giù di così c’è solo da scavare

Effettivamente, chi l’avrebbe mai detto nel 2002 quando Daniele Silvestri scrisse “Salirò” che questa frase potesse essere applicata ai risultati delle case giapponesi nel motomondiale? La MotoGP era al suo inizio, HRC con la nuovissima RC211V dominava le gare e l’unica casa europea, l’Aprilia chiudeva la stagione con soli 33 punti nella classifica costruttori. Oggi a poco più di vent’anni di distanza, le case europee hanno preso il comando della classe regina, come già accadde tra il 1952 ed il 1973 dove Gilera e MV Agusta si spartirono i titoli con la sola eccezione del 1966. Le difficoltà delle case giapponesi sono però sempre più evidenti, nel secondo turno di prove del venerdì per la prima volta, le ultime sei moto della classifica erano le sei “Jap”.

Ad “aprire la classifica delle moto giapponesi è la Yamaha di Fabio Quartararo che in diciassettesima posizione incassa 1”420, alle sue spalle per soli 49 millesimi il suo compagno di squadra Franco Morbidelli. Alle spalle della coppia Yamaha ci sono poi le 4 Honda con Marc Marquez che nonostante si trovi soltanto in diciannovesima posizione riesce a fare la differenza sui compagni di marca. Lo spagnolo ha infatti chiuso il suo miglior giro in 1’40”249 ad 1”563 da Aleix Espargaro. Quello che è davvero impressionante è la difficoltà delle altre Honda, il distacco tra Marc Marquez ed i compagni di marca è tornato ad essere impressionante, come nei momenti migliori del “Cabroncito”. Il problema per l’8 volte campione del mondo è che questa volta fare la differenza sui colleghi: 637 millesimi inflitti a Takaaki Nakagami, ventesimo, non bastano a coprire le lacune della RC213V. Sempre più giù Iker Lecuona, ancora una volta sostituto di Alex Rins nel team LCR e unico a regalare un sorriso a Honda in questo difficilissimo 2023. Nonostante abbia negato di aver cercato vie d’uscita dal contratto che lo lega ad HRC, Joan Mir sta vivendo il suo peggior momento da quando è nel motomondiale. Lo spagnolo ha chiuso il in ultima posizione il venerdì di Barcellona con un ritardo di 2”327 che in condizioni normali è difficilmente giustificabile per un pilota che solo due anni e mezzo fa festeggiava il titolo mondiale MotoGP.

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