Lo spagnolo ci prova nella Sprint ma cade a pochi giri dal termine mentre era a caccia di Bagnaia, un errore che nella gara non vuole ripetere
Un’altra scivolata per Marc Marquez nella Sprint, lo spagnolo ha provato a recuperare il gap che lo separava da Francesco Bagnaia scivolando e dovendo dire addio ad un podio certo nella Sprint. Domani c’è un GP da correre ed il pilota del team Gresini vuole assolutamente essere sul podio.
MotoGP Austria, Martin: "Penalità giusta, ma regolamento da rivedere"
Ormai la lotta per il mondiale non è più affare di Marc Marquez, almeno per il 2024 e così lo spagnolo può provare soprattutto nelle Sprint a mettere quel qualcosa in più per raccogliere il primo successo con la rossa di Borgo Panigale. Le scivolate però così facendo sono sempre in agguato e così è andata al Red Bull Ring, ciò nonostante proprio perché arrivata consapevolmente non scalfisce troppo lo spirito del pilota di Cervera: “Sono stato troppo ottimista, era un podio facile. Stavo facendo una bella gara, guidando bene. Come ho detto stamattina al parco chiuso loro sono un mezzo passo avanti a noi, ieri era un passo intero oggi mezzo, alla fine ho pensato ok è il momento di attaccare. Ho provato a guidare bene e cercare di prendere Pecco, nel primo settore avevo fatto il mio miglior intertempo e poi probabilmente ho spinto troppo. Era tanto tempo che non ero in grado di lottare per la vittoria e volevo provarci”.
Tanti piloti si sono lamentati dei problemi di front lock, anche Marc è tra i piloti che ne ha sofferto ed ha spiegato come sia cambiato completamente il modo di guidare dalle prove di stamattina alla gara: “È difficile capire il limite della pista soprattutto se sei alle spalle di qualcuno, stamattina con la temperatura più bassa circa 15°C in meno rispetto alla gara lo stile di guida è completamente diverso. Oggi durante la gara continuavo a bloccare l’anteriore ma è normale. Prima della caduta ho avuto un front lock, ho rilasciato il freno e quando l’ho ripreso sono caduto”. Ciò nonostante lo spagnolo non si butta giù e digerisce subito la scivolata: “L’incidente di Silverstone mi ha fatto stare peggio di questo. Ovvio non mi piace cadere, ma oggi alla fine ero lì, stavo lottando per la vittoria. Domani sarò più intelligente e cercherò di portare a casa la gara in maniera più tranquilla poi però sono le gare e quando metti il casco non puoi mai sapere cosa succederà”.
Per la prima volta da diverso tempo Marc è tornato a lottare per la vittoria, che però come ha fatto notare lo stesso pilota del team Gresini Racing non sarebbe contata trattandosi di una Sprint: "È una Sprint non conta, quando passi così tanti giorni senza vittoria non cambia molto. La cosa più importante è che siamo tornati ad essere vicini”. Si è poi concentrato sulla differenza tra la GP23 che guida lui e la moto di Pecco e Martin spiegando ciò che era evidente anche in TV: “Fanno la differenza ad ogni rettilineo, sono velocissimi in accelerazione ed è una combinazione di cose hanno un device che gli permette di essere più bassi col posteriore, hanno più spinta, meno impennamento e più top speed. Questa combinazione li mette in vantaggio per il resto siamo uguale”. Marc ancora una volta ha provato a mettere una pezza (dopo la sua caduta la prima GP23 al traguardo è stata quella di Marco Bezzecchi, ottavo a 12 secondi da Pecco in appena 14 passaggi): “Ci sto provano, due o tre gare fa pensavo avessimo più margine per migliorare oggi ho guidato molto bene e fare meglio sarebbe un grosso passo in avanti. Continueremo a lavorare per sullo stile di guida per renderlo più adatto alla GP23 perché è una moto che va molto bene”.
Link copiato