GP Austria, Martin “toro scatenato" nella Sprint: giusto non punirlo?

GP Austria, Martin “toro scatenato" nella Sprint: giusto non punirlo?© Luca Gorini

Jorge è stato protagonista di due contatti nel corso della gara breve, chiudendo però sul podio senza penalità: la direzione gara è diventata meno severa?

19.08.2023 ( Aggiornata il 19.08.2023 16:29 )

Jorge Martin è stato, nel bene e nel male, uno dei grandi protagonisti della Sprint del Gran Premio d'Austria al Red Bull Ring. Lo spagnolo del team Prima Pramac Ducati ha infatti chiuso in terza posizione sotto la bandiera a scacchi alle spalle di Francesco Bagnaia e Brad Binder, ma ha avuto gli occhi puntati addosso per via dei due contatti avvenuti nelle fasi iniziali della corsa, che sembrava potessero portare ad una penalizzazione che invece non è arrivata.

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Carambola in partenza...


L'episodio più importante è stato chiaramente quello avvenuto all'ingresso della prima curva dopo la partenza, in cui provando a recuperare più posizioni possibile dalla quarta fila, Jorge si è inserito all'interno arrivando al contatto con Fabio Quartararo portando poi alla caduta di diversi piloti tra cui Bezzecchi, Bastianini e Oliveira. Il tutto è stato però giudicato come un semplice contatto di gara e non sono stati presi provvedimenti.

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… e contatto con Marini, entrambi impuniti


Pochi giri più tardi, all'ingresso della chicane di curva 2 Martin ha tentato un ingresso su Luca Marini che, provando a resistere all'esterno, è caduto dopo un contatto con il centauro iberico. Anche in questo secondo caso, è stato deciso di non punire il pilota Pramac, questa volta in maniera decisamente più comprensibile vista la dinamica.

Considerando però che per un contatto per certi versi simile tra Fabio Quartararo e Lorenzo Savadori, il francese è stato punito con un long lap penalty, viene da chiedersi quale sia il metodo utilizzato dalla Race Direction per giudicare i vari episodi, visto che ancora una volta le decisioni prese risultano decisamente difficili da comprendere.

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