Red Bull Ring Rosso grazie a Pecco Bagnaia: il numero 1 ha la quinta pole ed è incalzato dall'Aprilia di VInales e dalla KTM di Binder,
A sensazione, diremmo che ci attende una bella Sprint MotoGP. Il Red Bull Ring offre numerosi punti di sorpasso, che premia i portentosi staccatori. Partire dal palo è importante, nella consapevolezza che, però, chi scatta da dietro ha medesime chance di successo. Pecco Bagnaia si è aggiudicato la quinta pole position 2023.
Durante la qualifica, Aleix è scivolato, perdendo tempo ed efficacia. La sua Aprilia ne è uscita scarsamente o per nulla danneggiata, ma la sessione ne è uscita compromessa. Stava per battere tutti Maverick Vinales con la RS-GP gemella, però in extremis Pecco Bagnaia ha avuto la meglio, ponendo la Desmosedici ufficiale in vetta.
Per il campione del mondo il riferimento 1'28"539 vale "il palo", mentre Espargarò è solo undicesimo: vedremo se i due sfidanti di Silverstone si ritroveranno nuovamente in testa per il primo posto di oggi, oppure di domani. Risultato ambito da Top Gun, sul podio britannico del sabato e presente in Stiria con una verve da vittoria. Chissà.
E chissà se Brad Binder, fresco di rinnovo insieme a KTM, ha davvero archiviato la caduta rimediata nel secondo turno di pove libere. Il suafricano desidera assolutamente regalare a Mattighofen e allo sponsor Red Bull la posta massima. Pure Jack Miller la pensa così, non per caso è incollato al compagno di box.
DI Pecco sapete (quasi) tutto, sicché dove si trovano gli altri italiani? Eccoli qui: Luca Marini è sesto, Marco Bezzecchi settimo, Enea Bastianini quattordicesimo, Franco Morbidelli quindicesino, Fabio Di Giannantonio ventesimo, Lorenzo Savadori ventitreesimo. I due Mooney VR46 hanno passo e velocità da trofei, la Bestia è veramente indietro, Il Morbido ambisce a prendere punti - ma vorrebbe di più - Diggia fa del suo meglio, il cesenate porta avanti lo sviluppo di Noale.
Un attimo, ma Fabio Quartararo e Marc Marquez? Ci sono? Ci sono, ci sono, sebbene non ancora protagonisti. Il francese è stato bravo in qualifica, nono, con la Yamaha in mezzo a missili europei. L'otto volte iridato ricopre posizioni non propriamente sue, per spiragli di luce invisibili. Quanto continuerà così il calvario 93 marcato Honda?
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