MotoGP Austria, Bagnaia: “Io come Leclerc? Ecco come la penso”
© Luca Gorini - Getty Images In molti paragonano la parabola del ducatista a quella del ferrarista: interpellato in merito, Pecco ha espresso la propria opinione
21.08.2022 ( Aggiornata il 21.08.2022 11:32 )
Francesco Bagnaia come Charles Leclerc. Un paragone spesso ricorrente nella narrativa della stagione 2022, che vede entrambi i piloti rincorrere nelle rispettive classifiche generali. Leclerc insegue Max Verstappen, leader in Formula 1 con 80 punti di vantaggio, mentre Pecco si ritrova a dover ridurre i 49 punti - punteggio misurato prima del GP Austria - che lo separano da Fabio Quartararo in MotoGP.
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Bagnaia come Leclerc?
Sia Leclerc che Bagnaia hanno dimostrato notevole velocità nelle gare disputate nella prima parte dei rispettivi campionati, ma mostrandosi eccessivamente inclini all’errore nelle fasi cruciali del Mondiale: concetto dimostrato da episodi come la caduta del ducatista in Germania, o l’errore del ferrarista al Paul Ricard.
A entrambi sembra mancare l’ultimo step, quello compiuto appunto da Verstappen e Quartararo, che prevede il saper massimizzare il risultato in ogni gara evitando errori o rischi inutili nelle fasi cruciali della lotta al titolo.
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Il pensiero di Pecco
Interpellato in merito, Bagnaia ha risposto: “Credo che le nostre situazioni siano diverse. Nel mio caso, ci sono stati miei errori quando sono caduto, mentre nel suo c’è stato qualche errore derivante dalla complessità che può avere una gara di Formula 1”, ha spiegato Pecco a Sky Sport, respingendo in parte in paragone. “Sono due cose differenti. Per quanto mi riguarda, io ho cercato di capire meglio le situazioni durante la gara”.
Bagnaia ha proseguito analizzando le differenze con la situazione del Cavallino: “Secondo me (in Ferrari, ndr) stanno lavorando per dare a Charles la possibilità di crescere tantissimo. Credo che Charles sia tra i piloti più forti che ci siamo, ma probabilmente nel suo caso ci sono stati solo problemi di difficoltà che possono derivare dalle tante variabili che compongono una corsa di Formula 1”, ha concluso il piemontese.
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