Al Red Bull Ring è la zampata finale di Johann a togliere dalla vetta il connazionale Fabio. Espargarò e Aprilia a terra nella nuova variante, e weekend in salita per il numero 41 di Noale
Approfittando di un asfalto completamente asciutto, i piloti della MotoGP hanno affrontato il terzo turno delle prove libere, mattinata del sabato contenuta nel Gran Premio di Austria. Il cielo era grigio ma, a differenza di ieri, ha evitato di piangere e far piangere. Perchè (quasi) tutti i protagonisti della classe regina vorrebbere disputare una gara "asciutta". A Johann Zarco cambia poco e niente: lui sarebbe veloce comunque.
Proprio nell'ultimo giro disponibile, il francese ha battuto un altro francese. Quarta era primo, ma Johann lo ha relegato secondo, col crono 1'28"964 e facendo capire che la Ducati (Pramac) qui può e vuole vincere. Ovviamente pure Fabio e la Yamaha desiderano riuscirci, specialemente se domani pioverà.
Vedremo. La cosa certa è come la Desmosedici faccia bello e cattivo tempo - e meteo - perché Jack Miller, Jorge Martin, Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini hanno piazzato le GP nel meglio disponibile della classifica. Benone anche le Suzuki di Alex Rins e Joan Mir, l'unica KTM veramente competitiva è guidata da Brad Binder.
Scivolata per Aleix Espargarò, andato giù in uscita dalla nuova variante approntata a metà del secondo rettifilo del tracciato. Il catalano ha visto chiudersi la sua Aprilia, non potendola più inforcare. Trasportato in motorino ai box, il numero 41 ha poi ripreso le ostilità, configurandosi in undicesima posizione, cioè fuori dalla top ten che consente l'accesso diretto in Q2.
Sicché, per la punta di Noale la strada si fa in salita, come i colli adiacenti a Spielberg. Meglio Maverick Vinales, compagno di box intenzionato a vincere la gara domenicale. Vorrebbe farlo - tra i tanti - anche Miguel Oliveira, molto in basso rispetto al potenziale suo e della KTM. La RC16 gioca in casa, ricordiamolo.
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