MotoGP Austria, Marini: “Sprint Race? Servono rivalità, non altre gare”

MotoGP Austria, Marini: “Sprint Race? Servono rivalità, non altre gare”© Luca Gorini

Il pilota Mooney VR46 ha commentato i risultati delle FP2 e la novità in vigore dal 2023, ovvero l'introduzione della Gara Sprint al sabato

19.08.2022 ( Aggiornata il 19.08.2022 20:37 )

Il circuito del Red Bull Ring nella sua versione aggiornata sorride a Luca Marini, autore di un’ottima sesta posizione nella FP2 del GP Austria. Il pilota Mooney VR46 si è dimostrato molto veloce sul giro secco ma in ottica gara, a suo dire, c'è ancora molto lavoro da fare. 

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Marini cauto sulla Sprint Race


“Il mio venerdì è stata una giornata normale - ha esordito Marini a fine turno - non sono molto contento del feeling che avverto alla guida, anche se il giro secco non è stato affatto male, anzi, so che la mia moto è molto efficace in Qualifica. Dovrò migliorare in vista della gara: spero di fare dei passi avanti, perché so che gli altri miglioreranno”.

Dopo Quartararo e Aleix Espargaro, anche Luca si è espresso riguardo l’introduzione della Sprint Race al sabato a partire dal 2023: “Gara Sprint? Vedremo dopo averne fatta qualcuna se mi piacerà o no – l’opinione del #10 - le Qualifiche diventeranno ancora più importanti e sarà fondamentale non infortunarsi perché, se ti fai male, salti una gara e mezza. È una soluzione che hai pro e contro, sicuramente servirà allo show”.

L'idea di un sindacato piloti


Aumentare il numero di gare, secondo Marini, non basterà ad attirare più tifosi: “Penso che per attirare i tifosi servano i protagonisti e rivalità: per esempio, la SBK non credo sia interessante per la Sprint Race ma perché ci sono tre piloti e altrettante Case che si sfidano. Servono protagonisti e tanti Marchi a lottare per la vittoria, la MotoGP deve puntare a questo”.

Infine, secondo Marini servirebbe più comunicazione tra Dorna e piloti, i quali sono stati informati delle Gare Sprint dai giornalisti e non dai piani alti del Motomondiale: “Servirebbe un sindacato dei piloti, sarebbe una soluzione intelligente ma difficile da attuare ma ogni pilota guarda i propri interessi. Chi se ne occuperebbe? Richiederebbe tempo ed energia. Ci metterei Aleix Espargaro, è sempre molto interessato agli aspetti politici”.

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