Di Giannantonio: “La Sprint Race è una stronzata, serve un sindacato piloti”

Di Giannantonio: “La Sprint Race è una stronzata, serve un sindacato piloti”© Luca Gorini

"A capo ci metterei Dovizioso. Già ora terminiamo dei weekend esausti: se vogliono farlo serve diminuire i Gran Premi"

19.08.2022 ( Aggiornata il 19.08.2022 19:54 )

Il fatto che Fabio Di Giannantonio non abbia peli sulla lingua è ormai risaputo, e lo rende un personaggio. Nel venerdì di Spielberg la notizia legata all’introduzione della Sprint Race è rimbalzata da una parte all’altra come una scheggia impazzita, ed anche il giovane romano ha giustamente detto la sua.
 
“Una grande stronzata. Facciamo già 22 gare quindi 22 weekend pieni di impegni fuori casa - spiega Fabio - e già ora arriviamo esausti alla fine di alcune gare, dato che la MotoGP ti ammazza. Se vogliamo guardare la Superbike va bene, ma dobbiamo fare meno Gran Premi, oppure ridurre notevolmente il numero dei giri. Secondo me stiamo iniziando ad esagerare”.
 
La decisione però sembra già stata presa, senza parlare con voi piloti. Che ne pensi?
 
“Credo ci sia sempre più bisogno di un comitato piloti, che sia importante tanto quanto l’Irta e venga rappresentato quando vengono prese decisioni del genere. Dovrebbe essere scontato, dato che in pista ci andiamo noi”.
 
Chi metteresti a capo di questo sindacato?
 
“Non un pilota in attività, dato che si potrebbe pensare che agisce in malafede, ma una persona come Dovizioso sarebbe perfetta. Lui è sempre stato analitico ed attento alla sicurezza, quindi andrebbe bene”.
 
Cambiamo discorso. Come è andata la giornata?
 
“Il bilancio è più positivo di quello che sembra. Quando ho messo le gomme morbide purtroppo non sono mai riuscito a fare un giro pulito, commettendo errori ed incappando in tante bandiere gialle: ho fatto il mio giro veloce al sesto passaggio di vita delle gomme, quindi posso fare sicuramente meglio. Tra l’altro abbiamo fatto una modifica che non ha funzionato, quindi c’è margine”.
 
Ci sono tante Ducati davanti. La cosa ti motiva?
 
“Assolutamente, significa che il potenziale per stare davanti non manca. L’obiettivo è arrivare a cogliere la top ten in gara”.
 
Guardando i settori sei vicino ad Enea. Cosa manca?
 
“Devo essere più veloce in alcuni punti. In MotoGP se ti manca qualcosa in tutti i punti della pista sei ultimo, quindi non è facile”.
 
Cosa ne pensi della nuova chicane?
 
“A me piace, è un cambiamento positivo. La pista è più interessante e vi è un nuovo punto di sorpasso. Sicurezza? Sono andato dritto come tanti altri, ma non mi è sembrata una situazione particolarmente pericolosa”.

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