GP Australia: la Rossa di Bastianini ancora lontana dalla vetta

Se da un lato del box ufficiale Ducati Lenovo si può sorridere per l'ottima seconda posizione di Francesco Bagnaia nel Gran Premio d'Australia, il quale ha esteso la propria leadership nella classifica di campionato su Jorge Martin, dall'altro non si può certamente essere soddisfatti della prestazione di Enea Bastianini, solo decimo in gara e transitato sotto la bandiera a scacchi ad oltre dodici secondi dalla testa della corsa.

Il pilota riminese, rientrato in Indonesia dopo l'assenza per infortunio causata dall'incidente di Barcellona, aveva mostrato una ritrovata competitività a Mandalika e sembrava sulla strada giusta per tornare nelle posizioni di alta classifica anche a Phillip Island. Tuttavia, dopo un inizio di weekend promettente, in gara “Bestia” ha faticato più del previsto senza riuscire ad affacciarsi nel gruppo di testa e chiudendo come settima Ducati.

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Bastianini in cerca del “vero Enea”

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“Certamente non posso ritenermi soddisfatto per questa prestazione, visto che nei primi giri ho fatto una gran fatica nel far curvare la moto finendo spesso più largo rispetto alla traiettoria ideale perdendo terreno”, ha spiegato mestamente il numero 23. “Con più grip, ho avuto molte difficoltà in più rispetto agli altri e dovrò guardare i dati per migliorare le mie sensazioni in sella, sperando di giocarmi qualcosa in più nella Sprint”.

In effetti, complice il cambio di programma causato dall'allerta meteo, Bastianini avrà una nuova chance nella giornata di domani nella Sprint, in cui i valori potrebbero mutare rispetto a quelli visti oggi nella gara lunga. Le premesse, va detto, non sono delle migliori ed Enea non sembra particolarmente ottimista per il finale del weekend, ma quel che è certo è che quello visto fino ad ora “in Rosso” non è il vero potenziale del campione del mondo Moto2 2020.

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