Espargarò dopo l'incidente: "La camera iperbarica sembrava casa mia"

Espargarò dopo l'incidente: "La camera iperbarica sembrava casa mia"© Luca Gorini

Pol era ad Assen da colleghi e giornalisti: "Viso e corpo sono cambiati, tanto che davanti allo specchio non mi riconoscevo"

24.06.2023 ( Aggiornata il 24.06.2023 19:06 )

Dal terribile crash paitito a Portimao al sabato di Assen, Pol Espargarò aveva lasciato lontano dalla propria quotidianità il paddock della MotoGP. Questo in termini logistici, perchè il corpo stava recuperando la miglior condizione fisica, la mente rimaneva focalizzata sul suo lavoro, quello di pilota, al quale non vuole rinunciare: "Infatti" appunta "Avrei voluto gareggiare al Sachsenring, ma i dottori mi hanno suggerito di aspettare ancora". Sono passati tre mesi, sembrano una vita.

Espargarò: "Farsi male è parte del mestiere di pilota"

Siccome era reduce da fratture, lesioni e contusioni, il catalano del team GASGAS era costretto a cure intensive e particolari: "Medicinali a iosa" spiega "e sedute di ore e ore nella camera iperbarica. A un certo punto, sembrava diventata casa mia (ride)". 

Per fortuna, invece, il trentaduenne di Granollers ha potuto ritrovare la propria dimora e il supporto dei cari: "Mia moglie e le mie figlie mi hanno sostenuto, aiutandomi. Mi era già capitato in carriera di farmi male, fa parte del mestiere. L'aspetto brutto di essere pilota. Essendomi rotto vertebre, costole e mandibola, sono da considere un miracolato".

Pilota, appunto, colui che salta in sella e da il massimo. Quando potrà rifarlo? Si spera presto: "Devo andare a girare su alcuni tracciati, nell'obiettivo di allenarmi in vista di Silvestone. Lo spirito è ottimo, però devo recuperare chili, peso: nemmeno quando militavo in 125 ero così leggero.  Davanti allo specchio non mi sono riconosciuto, perché viso e corpo erano cambiati".

Pol: "Acosta in MotoGP?  Non è un mio problema"

Sì, Pol è pienamente concentrato su sé stesso, come confermato dalla questa risposta: "Mi chidete cosa succederà in MotoGP nel team GASGAS con lavvento di Pedro Acosta? Ah, mica è un mio problema: ho un contratto di due anni, intendo rispettarlo".

Espargarò desidera ritrovare la sua RC16: "Merito un bel risultato entro fine stagione. La squadra è come una famiglia, devo ringraziare tutti loro per i messaggi ricevuti e per l'incitamento. Ci proverò mettendoci l'anima e, qualora non ce la facessi, lascerei il posto a un giovane".

Per quanto riguarda l'incidente, ha descritto alcuni aspetti: "Non serve trovare i colpevoli. Sono caduto e basta, vuoi per la gomma raffreddatasi quando hanno sventolato le bandiere rosse, vuoi perché ho provato a spingere subito. Sono caduto, ho picchiato, ma sono felice di poterlo raccontare".

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