GP Olanda, Di Giannantonio: “Se lavoriamo bene stasera domani posso giocarmi il Q2”

GP Olanda, Di Giannantonio: “Se lavoriamo bene stasera domani posso giocarmi il Q2”© Luca Gorini

Il pilota romano del team Gresini è alle prese con i settaggi elettronici della sua Desmosedici ma confida di poter migliorare grazie al lavoro del suo team

23.06.2023 ( Aggiornata il 23.06.2023 21:56 )

Un weekend in salita quello di Assen per Fabio Di Giannantonio che chiude in diciottesima piazza le prove del venerdì. Dopo la bella prestazione del Sachsenring dove il romano ha chiuso la gara in nona posizione, ad Assen il sta faticando col settaggio dell’elettronica della sua Desmosedici GP: “Pensavo di partire più vicino. Invece siamo più lontani soprattutto nella parte elettronica in uscita di curva. Abbiamo lavorato tutto il giorno su quello e sul cercare di far girare la moto col gas ma abbiamo fatto un po’ fatica. Se partiamo il weekend con una buona messa a punto elettronica possiamo costruire da li, altrimenti dobbiamo sempre rincorrere. Sono sicuro che stasera ci metteremo sotto e troveremo cosa migliorare sia sulla moto che nella mia guida per tornare più davanti”.

La moto è ok, elettronica da sistemare

Il setup è abbastanza a posto, mi trovo bene sulla moto”. La base di partenza a livello ciclistico è quindi buona, Diggia sa già dove concentrare i propri sforzi: “La moto si comporta bene e fa esattamente quello che mi serve. Ovvio in MotoGP c’è tanta elettronica che ti permette di cucirti la moto addosso così come ti può svantaggiare se non sei apposto”. Domani è però un nuovo giorno: “Oggi abbiamo fatto fatica, quello che cambia sempre da pista a pista è il livello di grip, qui c’è molto più grip e serve un settaggio diverso ma ci stiamo lavorando”.

Obiettivo Q2 per Diggia

Nonostante la diciannovesima posizione Di Giannantonio è convinto di poter centrare il passaggio in Q2, ed anche in futuro spera di trovare fin dal venerdì il giusto compromesso con l’elettronica: “I nostri weekend fino ad oggi sono sempre stati positivi, solo che arriviamo sempre un pelino tardi sulla parte elettronica. Se domani siamo già a posto alla mattina saremo in grado di stare in Q2. Bisogna lavorare bene stasera per fare delle belle P3 e preparare così la qualifica”.

Tanto lavoro in pista e al box

Oggi le moto sono sempre più tecnologiche, ricche di device ed elettronica. Questo ovviamente fa aumentare il lavoro ai box per cucire la moto addosso ad ogni pilota: “Il lavoro tra pista e box direi che è 50/50 ma dipende da che punto sei con la messa a punto. I primi tre magari oggi sono concentrati molto di più a lavorare sulla guida e sulla moto. Possono così lavorare sul giro perfetto o cercare di stressare meno le gomme, quando si è più lontano cerchi di migliorare di più la moto per avvicinarti e poi lavorare su te stesso. Adesso con la MotoGP puoi fare talmente tante cose che hai la possibilità di fare una moto perfetta o molto vicino alla perfezione ma allo stesso tempo ci sono tante vie e ci vuole più impegno nel mettersi a posto”.

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