GP Olanda: Marco Bezzecchi ad Assen per rispondere a Jorge Martin

GP Olanda: Marco Bezzecchi ad Assen per rispondere a Jorge Martin© Luca Gorini

Il pilota del team Mooney VR46 è in cerca di riscatto soprattutto all'interno delle gerarchie Ducati

23.06.2023 ( Aggiornata il 23.06.2023 14:34 )

La MotoGP si appresta a disputare il suo ultimo appuntamento stagionale prima della lunga pausa estiva prevista. I piloti del motomondiale sono infatti sbarcati ad Assen, per quello che rappresenta il terzo week-end consecutivo; un tris di gare che, inevitabilmente, sta portando con se certezze e punti di domanda che dopo la gara olandese potranno essere confermati o ribaltati non prima di agosto. Tra essi vi è la reale competitività di Marco Bezzecchi, autore di ben due GP vinti (Argentina e Le Mans) nonché leader della classifica fino al GP del Mugello, salvo poi incappare in un paio di week-end altalenanti tendenti all'insufficenza. Un giudizio dato non tanto per i risultati ottenuti in pista, quanto per le ambizioni e gli obiettivi non rispettati dopo il più che promettente avvio stagionale in cui Bezzecchi si era, di fatto, mostrato come uno dei papabili candidati per il titolo. 

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In Olanda il primo podio in top class

L'ottavo posto del Mugello ed il mancato podio al Sachsenring in cui ha terminato alle spalle di tre compagni di marca, hanno contribuito un po' ad imbrunire il luminoso inizio di stagione. In Olanda il riminese si gioca la possibilità di tornare prepontentemente in lotta per la vittoria e per il campionato, riavvicinandosi a quei due piloti che al momento stanno monopolizzando premi e attenzioni, ovvero Pecco Bagnaia e Jorge Martin; oltre che l'opportunità di affrontare la lunga pausa estiva con serenità ed una ritrovata consapevolezza tecnica.

Nella passata stagione, il layout della cosiddetta "Università della moto" fu il palcoscenico dell'avvento di Bezzecchi tra i grandi della top class. Il riminese conquistò la piazza d'onore del GP alle spalle di Pecco Bagnaia per quello che fu il primo squillo degno di un pilota che avrebbe poi rivelato gran parte del suo talento. Il tracciato di Assen si sposa perfettamente sia con le caratteristiche tecniche della moto che con il suo stile di guida, risultando un'occasione importante per invertire il trend prestazionale e di risultati visto nelle ultime due uscite stagionali. 

Il vero valore di Bezzecchi

Un buon risultato ad Assen non significherebbe solo rilanciare la classifica (che ad ogni modo al momento resta molto buona), bensì avrebbe un riscontro ancor più efficace all'interno della gerarchia Ducati. Se all'inizio dell'anno, complice l'infortunio di Enea Bastianini, Bezzecchi era diventato la seconda freccia dell'arco Ducati, il recente calo delle prestazioni coinciso con l'esuberante ascesa di Jorge Martin, hanno fatto scalare l'italiano. Bezzecchi, adesso, deve fare i conti con la maturazione tecnica e mentale dello spagnolo del team Pramac, l'unico in grado al momento di impensierire il campione del mondo, Bagnaia; sia per fiducia nei propri mezzi che per puro talento a disposizione. Al termine della gara olandese si tireranno le somme di una prima parte di campionato in cui senz'altro Bezzecchi è stato uno dei protagonisti indiscussi.

Tuttavia, sarà importante capire dove annoverare il riminese ed il suo andamento, se nei piloti in grado di giocarsi il titolo, e quindi presumibilmente Bagnaia e Martin, o se nel pur lodevole novero dei piloti in grado di lottare sporadicamente per la vittoria. Fino ad ora, tra i piloti Ducati di vertice, Bezzecchi è sembrato quello maggiormente indefinito dal punto di vista del feeling con la moto. Al Sachsenring il riminese ha palesato diverse difficoltà di setting, evidenziando una serie di problematiche a centro curva. Un contesto alquanto dissimile da quello di Bagnaia, Martin e ultimamente anche Zarco, ma allo stesso tempo esplicativo del potenziale ancora nascosto.

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