GP Argentina, Binder svela il segreto del successo

Vincere in MotoGP è bello, soprattutto se si scatta dalla quindicesima posizione, in particolar modo quando i giri disponibili alla rimonta sono solo 12 e tiratissimi. Missione compiuta da Brad Binder, che ha riportato sul gradino più alto del podio la KTM, risultato che mancava al sudafricano dal Gran Premio d'Austria 2021. Lo sprint furioso è così raccontato dal portacolori arancione spinto dallo sponsor Red Bull: "La mia partenza è stata incredibile - conferma - nemmeno io mi aspettavo uno scatto del genere".

Binder trionfa nella MotoGP d'Argentina: "Ci proverò pure nel Gran Premio"

Brad è un "pezzo di pane" nel quotidiano, un mastino tra i cordoli. Binder piace ai colleghi, conta un ottimo gruppo di appassionati. Sarà perchè è umile, vuoi per la sua velocità: "Tutto è andato secondo i piani prestabiliti - la strategia KTM voleva la vittoria - ho visto la possibilità di prendere la prima posizione, l'ho fatto. Una volta ritrovatomi in testa, ho lottato per rimanerci".

Il numero 33 ha serrato più volte la porta alla Ducati nell'eccellente Marco Bezzecchi: "Negli ultimi tre passaggi mi si chiudeva l'anteriore. Guidare era difficile, altrettanto frenare. Ho dovuto mantenere i nervi saldi, evitando errori. Sentivo gli avversari arrivare in rettilineo, ma ho resistito".

Stasera la condivisione della gioia con la squadra capitanata da Francesco Guidotti, poi il pensiero all'indomani: "Devo ringraziare il team, vedremo cosa potremo fare domenica. L'idea di oggi era di andare il prima possibile davanti, tutto qui. Siccome la manovra è andata a buon fine, proverò a ripeterla domani".