GP Austin, Marini: "Senza vibrazioni, saremmo più veloci di 4 decimi"

Luca, ottavo al CoTA: "Ma possiamo fare meglio, ci manca velocità massima: superare Ducati e KTM in curva, per poi essere saltati, è dura"

30.03.2025 ( Aggiornata il 30.03.2025 01:16 )

Ottavo nella Sprint MotoGP delle Americhe, due punti presi, miglior Honda al traguardo, peraltro scattata dalla terza fila previo settimo crono. Luca Marini attacca subito: "Ho fatto una gara molto buona" nulla a che vedere con il 2024 "Infatti, la moto dell'anno su questa pista era proprio un'altra cosa. Più di così è difficile fare, però riesco a portare al limite la RC213 V e, rispetto all'Argentina, è stato compiuto un ulteriore step in avanti. La direzione è giusta, guido bene, mi piace. Riesco a far girare la moto, ma possiamo fare meglio".

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Marini e Honda: crescita costante

Luca parla anche di dove il box HRC dovrebbe intervenire: "Una forte vibrazione ci limita, sopratutto in ingresso curva. Eppure, in ingresso mi trovo bene, nonostante ci sia al massimo angolo di piega questa vibrazione ancora da risolvere. Sul passo, per questa cosa, perdiamo tre o quattro decimi al giro. Senza il fastidio, saremmo più veloci, staremmo in mezzo a piloti migliori".

Marini tocca anche la voce della velocità massima: "Più che la velocità massima, è la vibrazione. E facciamo prima a risolvere il problema della vibrazione anzichè la velocità di punta. Senza la vibrazione, potremmo superare in curva. Però, quando lotti contro le Ducati e KTM, le passi in curva ma poi loro ti saltano sul dritto, è dura. Se potessimo un passo più lesto magari partendo più avanti in qualifica, faremmo meno battaglia e più giri veloci".

Il Gran Premio, come andrà? Lo scoprirà solo in tempo reale: "Vedremo come andrà la gomma media posteriore. Dipenderà dalla partenza: la prima curva, uscire dal primo settore e dal secondo, cercare di essere davanti, come ha fatto Fabio Quartararo. Sei lì, finisci lì.  Superare mica è semplice, inoltre è proficuo girare a pista libera, in modo tale che l'aerodinamica funzioni. Il target è un grande scatto".

Nell'insieme del discorso, il numero 10 e la struttura Factory dell'Ala Dorata funzionano: "Anche nel 2024 ero tranquillo, perchè il gruppo di lavoro è fantastico. Anche nei momenti difficili il mio staff è capace di farmi trascorrere una bella serata. I ragazzi sono bravi, e coi risultati che arrivano sono ulteriormente motivato. Ci manca qualcosa per la Q2, qualora scattassimo più avanti, la gara sarebbe diversa. Dalla prima o seconda fila, sarebbe un'altra ancora".

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