Moto2: Pedro Acosta e Tony Arbolino, l'alba di una nuova rivalità?

Moto2: Pedro Acosta e Tony Arbolino, l'alba di una nuova rivalità?© Luca Gorini

Ad Austin i due piloti hanno dato vita ad una gara senza esclusione di colpi. Si profila un duello destinato a durare per tutta la stagione

26.04.2023 ( Aggiornata il 26.04.2023 18:03 )

Il GP di Austin della classe intermedia ha regalato spunti di riflessione che vanno al di là del mero, seppur importante, risultato tecnico che la pista texana ha mostrato. Era tempo infatti che non si vedeva una rivalità potenziale (al momento), in grado di accendere non solo la bagarre in pista ma anche l'entusiasmo di fan e addetti lavori, nonché di rendere il contesto generale più appetibile del recente passato. La Moto2 negli ultimi anni è riuscita a sfornare talenti in grado di vincere anche in Motogp e di affermarsi ma era da un po' di tempo che non si vedeva la luce in fondo al tunnel di una monotonia relativa all'appeal. Lo hanno confermato nel giro di sole tre gare, Pedro Acosta e Tony Arbolino, entrambi il volto della middle class in quest'inizio di stagione e capaci di spartirsi le tre gare corse fino ad ora. Austin è l'emblema di una potenziale rivalità che al momento sembra assumere tutti i contorni "sani" ma che a lungo andare può generare attriti e scontri sebbene si stia parlando di due amici in grado di rispettarsi reciprocamente, come hanno dimostrato al termine della gara americana. Acosta e Arbolino si stanno trovando nel loro periodo di maturazione più completa e sembrano essere destinati ad altri duelli per tutto l'arco del campionato.

Il destino di Pedro Acosta prende forma?

Le prime gare dell'anno hanno sancito la maturazione definitiva di Pedro Acosta, lo spagnolo sta andando incontro all'inevitabile destino dei campioni, un pensiero croce e delizia che lo accompagna dal primo anno in Moto3, quando riuscì a vincere subito il titolo iridato. Facciamo riferimento alla tendenza di compiere un primo anno di veloce ed efficace apprendistato, come è stata la passata stagione in cui vinse tre gare, per poi esplodere nell'anno successivo, come sembra stia succedendo adesso, con due vittorie in tre gare. Lo spagnolo sembra esser maturato un po' sotto tutti gli aspetti, dopo aver dominato i test invernali ha subito confermato la sua velocità vincendo in modo convincente sia a Portimao che ad Austin.

La battaglia contro Arbolino sul suolo americano ha fatto intravedere le motivazioni per la quale le aspettative intorno al 18enne di Mazarron siano legittimamente alte. Dopo aver gestito per tutta la gara la moto, se stesso e gli avversari, lo spagnolo è riuscito a superare l'italiano nell'ultimo giro, sintomo di una maturità che insieme alla freddezza e alla pura velocità ne fanno un mix attraente, intrigante e destinato a creare un forte scompiglio sia in vista del proseguo del campionato che in relazione al suo imminente futuro in MotoGP. Negli anni in molti hanno accostato Acosta a Marc Marquez e Valentino Rossi, intendendo il giovane spagnolo come uno di quei fenomeni generazionali capaci di cambiare le carte in tavola di un campionato. Ciò al momento è tutto da dimostrare ma il paragone sembra poter reggere, e forse pende leggermente dalla parte del nove volte iridato. Il pilota del Team Red Bull KTM non sembra avere la velocità pura, l'aggressività e l'esplosività del Marquez, ma al contempo dimostra una gestione della gara, un modo di condurla e un carattere lucidamente estroverso che ricorda il giovane Rossi.

La crescita di Tony Arbolino

Come detto, la Moto2 sembra essere all'alba di una nuova avvincente rivalità, cio è possibile grazie alla crescita mentale e tecnica di Tony Arbolino, che al terzo anno nella classe di mezzo sta riuscendo a trovare la sua dimensione. Il talento del pilota di Garbagnate non è mai stato messo in discussione ma quest'anno, in aggiunta, c'è l'elemento della costanza che rende il tutto ancora più interessante. Nelle prime tre gare dell'anno Arbolino è salito sul podio in tutte le occasioni, con la ciliegina sulla torta rappresentata dal successo in Argentina. Cosi come per Acosta, anche per l'italiano la gara di Austin si è rivelata cruciale, avendo mostrato una forte maturità mista alla consapevolezza di potersi giocare la vittoria quasi sempre. Arbolino si è rivelato forte nel corpo a corpo e nella gestione della corsa, anche se pecca ancora qualcosa nel giro secco. Il primo round è andato in archivio senza feriti, per due piloti che come detto si stimano, tuttavia i valori in campo della stagione 2023 e la loro crescita lascia intendere ad un duello destinato a riproporsi lungo l'arco del campionato. Un duello che darà linfa vitale alla categoria e porrà l'attenzione sul percorso di due piloti che strizzano prepontentemente l'occhio alla MotoGP.

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