La rinascita di Aprilia | Sprintletter

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Il rientro dalla pausa estiva è stato elettrizzante: una sprint sul bagnato ha smosso la classifica del mondiale e la main race ha tenuto tutti col fiato sospeso

Redazione

08.08.2023 14:14

Il ritorno in auge dell'Aprilia ha caratterizzato il fine settimana in cui il Motomondiale ha riaperto i battenti: sfruttando le caratteristiche di Silverstone, dove due anni fa ottenne il primo podio con la RS-GP, Aleix Espargaro ha regalato all'Aprilia il secondo successo in MotoGP, un buon modo per aprire la seconda parte della stagione. 

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Il colore dominante? Il Rosso

Una stagione che resta nel segno della Ducati e di Pecco Bagnaia, uscito dal tormentato (dal meteo) fine settimana britannico meglio rispetto a tutti i rivali nella corsa al titolo. Il torinese ha fallito nella Sprint ma con il secondo posto in gara ha guadagnato punti preziosi su Jorge Martin, sesto al traguardo e ora a 41 lunghezze nel Mondiale, e Marco Bezzecchi, finito a terra proprio mentre inseguiva Bagnaia durante il GP. 
Bezzecchi è anche al centro del mercato, a metà tra una permanenza con VR46, ma con una Ducati vecchia di un anno, e il trasferimento in Pramac, con una Desmosedici GP24. Attorno alla sua decisione ruoterà anche il futuro di Johann Zarco, seguito dalla Honda, e Franco Morbidelli

Silverstone è stata teatro anche di tante prime volte. Quella di Alex Marquez vittorioso in MotoGP, nella Sprint di sabato, ma anche di Fermin Aldeguer, trionfatore in Moto2 con la Boscoscuro. E soprattutto del diciassettenne David Alonso, primo colombiano a vincere nel Mondiale grazie a un'incredibile rimonta dall'ultima posizione in griglia. Prima volta anche per Randy Krummenacher, nella MotoE che in Gara 2, invece, ha premiato Mattia Casadei. 

Il GP di Gran Bretagna ha confermato ancora una volta la crisi della Honda, con Marc Marquez costretto ad agire da "tester" anche durante la Sprint, al contrario l'HRC ha trionfato sul terreno di caccia preferito, la 8 Ore di Suzuka. Per il secondo anno di fila, l'equipaggio della squadra factory - con Vierge, Nagashima e Takahashi – ha vinto, guidando il quartetto tutto Honda davanti a tutti nella grande classica di durata giapponese.

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