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Redazione

04.07.2023 12:11

Dodici, come gli anni di digiuno della Ducati Superbike a Donington, un tabù interrotto da Alvaro Bautista. Che ha trasformato il 12 in un dato positivo: dodici sono infatti le manche lunghe vinte dallo spagnolo in questo inizio di 2023, imbattuto nelle gare sulla distanza “regolare”. Il dominio del campione del Mondo e della Ducati è sempre più evidente, tanto che per salire a quota 16 vittorie stagionali – quelle ottenute sia nel 2019 che nel 2022 – ad Alvaro è bastato metà campionato. 

Bautista e il dominio scheggiato da Razgatlioglu

Eppure questa volta lo spagnolo non è stato perfetto, poiché si è interrotta a 11 la sequenza di manche vinte consecutivamente: Toprak Razgatlioglu si è aggiudicato la Superpole Race, rafforzando la seconda posizione nel Mondiale, anche se Bautista è distante ben 93 lunghezze. Weekend con luci e ombre per gli italiani: Danilo Petrucci ha festeggiato il primo podio in Superbike, con il terzo posto in Gara 2, iniziata con il pauroso incidente di Michael Ruben Rinaldi (commozione cerebrale e problemi a una caviglia per il riminese), impossibilitato a evitare la BMW di Tom Sykes, che ha rimediato 10 fratture alle costole. 
Donington ha esaltato anche un altro predominio di Ducati-Aruba, quello di Nicolò Bulega, leader di una Supersport che parla la nostra lingua: la doppietta del leader del Mondiale si è accompagnata a due podi monopolizzati dagli italiani, grazie anche a Stefano Manzi, Yari Montella e Federico Caricasulo, con la prima Top 3 tutta ducatista nella manche domenicale. 

MxGP in Indonesia: comanda Prado

La doppietta indonesiana della MXGP ha confermato al comando Jorge Prado, ma anche lo stato di forma di Romain Febvre. In MX2, a Lombok Andrea Adamo ha difeso la leadership anche se il ritorno al top di Jago Geerts può costituire un’insidia per il siciliano in ottica titolo. 
In Slovacchia, invece, l’EnduroGP ha disputato una tappa funestata dalla scomparsa del pilota locale Jaroslav Diro, un evento che ha messo in secondo piano quanto accaduto in gara. Al sabato Steve Holcombe ha fatto sua l’Assoluta davanti ad Andrea Verona, il quale si è prontamente riscattato domenica, precedendo l’inglese nuovo leader del Mondiale.

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