Gianni Bugno, leggenda del ciclismo con la passione per le… moto

Gianni Bugno, leggenda del ciclismo con la passione per le… moto

Il due volte iridato e vincitore del Giro d’Italia del 1990, guida una BMW GT e segue il Motomondiale

Redazione

13.04.2023 ( Aggiornata il 13.04.2023 18:01 )

In occasione di un’intervista rilasciata nella sede del Corriere dello Sport per promuovere il Gran Premio della Liberazione, Gianni Bugno ha rivelato di essere un grande amante delle due ruote “motorizzate”. L’ex-campione di ciclismo possiede infatti una BMW K 1600 GT con cui si sposta quotidianamente e con la quale ha percorso più di 75.000 chilometri negli ultimi due anni. Bugno ha affermato di seguire con grande interesse anche il Motomondiale, anche se non come ai tempi d'oro di Max Biaggi, Loris Capirossi e Luca Cadalora, ovvero i primi anni Novanta, periodo che coincide con quello in cui correva anche lui. Durante la conversazione, Bugno ha anche raccontato di aver girato al circuito di Monza con la sua bicicletta, enfatizzando le emozioni che si provano pedalando sulle sue curve e i dettagli che si possono apprezzare solo godendosela in bicicletta.

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Biografia di Gianni Bugno

Gianni Bugno è stato uno dei ciclisti più famosi degli anni ’90. Nato il 14 febbraio 1964 a Brugg, in Svizzera, conquistò il suo primo grande successo nel 1990, quando vinse il Giro d'Italia, indossando la maglia rosa dalla prima all'ultima tappa. Nello stesso anno vinse la Coppa del Mondo e la Milano-Sanremo. L'anno successivo, conquistò il titolo di campione del mondo nella gara su strada a Stoccarda, diventando il primo italiano a vincere questo prestigioso titolo dal 1953. Successo replicato anche nel 1992 quando vinse il suo secondo mondiale a Benidorm (in Spagna) e diventando il quarto ciclista nella storia a vincere il titolo per due anni consecutivi. Durante la sua carriera, Bugno è salito due volte sul podio assoluto del Tour de France (1991 e 1992) vincendo due volte la tappa storica dell’Alpe d’Huez e ha fatto suoi, tra gli altri successi, anche il Giro delle Fiandre, una tappa della Vuelta España e due campionati italiani.

Bugno è stato un ciclista completo, abile sia in salita che in pianura, elegante e potente. La sua tecnica e il suo grande talento gli hanno permesso di essere competitivo in molte corse diverse, dalle grandi Classiche di un giorno agli appuntamenti mondiali, passando per le grandi corse a tappe come il Tour de France, il Giro d’Italia e la Vuelta España. Dopo il suo ritiro nel 1998, Bugno è rimasto attivo nel mondo del ciclismo, assumendo ruoli di leadership in diverse organizzazioni, tra cui l'Associazione Ciclistica Professionisti e ultimamente diventando ambassador della Gran Premio della Liberazione.

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