L'Avvocato Costa: “Melandri ha fatto bene a scusarsi”

L'Avvocato Costa: “Melandri ha fatto bene a scusarsi”© GPAgency

Federica si è espressa in merito alle parole del ravennate: "Suo è il diritto di parola ma, essendo Marco noto e legato a sponsor, ha rischiato di ledere la positività delle aziende che lo supportavano"

22.01.2022 ( Aggiornata il 22.01.2022 15:03 )

Abbiamo dato voce a Marco Melandri, attualmente nell'occhio del ciclone della cronaca per sue esternazioni che hanno alzato un polverone mediatico notevole. Aggiungiamo, adesso, l'opinione di un avvocato, non per porre ulteriori pressioni sulla situazione del ravennate, quanto per spiegare quale sia il valore dell'immagine nelle esternazioni di un personaggio pubblico.

Lei è Federica Costa, già raggiunta più volta e rivelatasi utile una prima volta e poi ancora nella faccenda legata a Marc Marquez, espressasi sul caso di Andrea Iannone, disponibile ed esaustiva, inserita nel settore e nel mondo imprenditoriale e motociclistico, con particolare attenzione proprio alla contrattualistica. La prima domanda che le porgiamo è diretta: cosa sta accadendo nelle ultime ore a Marco Melandri? Ecco il suo intervento: "Sulla base di quanto reso noto, sembrerebbe che Melandri si sia lasciato scappare qualche dichiarazione di troppo, soprattutto in ragione del ruolo da lui ricoperto e dell’importanza della sua immagine. Egli avrebbe infatti dichiarato in più interviste e in differenti occasioni di aver cercato appositamente di prendere il virus con l’obiettivo di contagiarsi volontariamente, e poter avere poi il certificato senza dover ricorrere al vaccino. L’ex pilota avrebbe poi proseguito esprimendo forti considerazioni negative in merito al Green Pass ed avrebbe preso parte, quale oratore, ad una manifestazione organizzata con l’obiettivo di opporsi alle recenti disposizioni normative tenutasi lo scorso 15 gennaio. Tutto ciò lo ha portato all’interno di una vera e propria bufera, sia mediatica, sia social, oltre che in termini di possibili provvedimenti".

Pensiero lecito di Melandri, tuttavia evitabile


La parola va direttamente a Federica: "Marco da tempo, tramite i social, si palesa contro il cosiddetto “obbligo” vaccinale ritenendolo una sorta di “ricatto” ed esprimendo palesemente le sue contrarietà alle misure di contegno del contagio promosse dal Governo. Così facendo, avrebbe alimentato lo scambio di reazioni tra vaccinati e non. Tra l’altro proprio sui social, numerosi sono stati i commenti sfavorevoli alle esternazioni di Melandri".

Melandri ha espresso un suo pensiero. Non è lecito farlo?

"Certamente. Tutti noi siamo liberi di avere il nostro pensiero e di poterci esprimere o confrontare; tuttavia, a mio parere, è sempre bene utilizzare i corretti termini per esprimerci. In più, bisogna prestare particolare attenzione alla posizione che si ricopre. Mi spiego meglio: limitandomi a leggere le interviste rilasciate, Marco sembrerebbe non aver espresso il proprio pensiero con la dovuta cautela, anzi, sembrerebbe aver utilizzato termini particolarmente forti e frasi ben mirate a toni di ferma opposizione e di polemica: ritengo che, se avesse espresso il medesimo concetto utilizzando parole ed enfasi differenti, forse non si troverebbe in questa situazione di evidente difficoltà. Queste problematiche poi si appesantiscono in ragione del ruolo di Marco".

Melandri è un personaggio pubblico con i fari puntati 24 ore al giorno


Il concetto del titolo qui sopra lo spiega l'Avvocato: "Marco Melandri è indiscutibilmente un personaggio pubblico, attorno a cui ruotano sostenitori, ideali e sponsor. Quando si ricopre una certa posizione di visibilità e quando si detiene una immagine di un certo spessore, a mio parere, bisogna mantenere un profilo pacato di fronte a certi eventi, così come, sempre secondo il mio punto di vista, bisognerebbe prestare particolare attenzione a come ci si pone ed a come si manifesta un proprio pensiero. Essere un personaggio pubblico infatti comporta avere i fari puntati h24 ed avere una immagine da tutelare e gestire nel migliore nei modi. Tutto ciò sarebbe stato da evitare, a prescindere dal pensiero, ma proprio in ragione del 'personaggio' quale è Marco Melandri ed in forza delle inevitabili conseguenze che ne sarebbero derivate".

Si riferisce allo sponsor?

"Anche. Non possiamo dimenticare che stiamo vivendo un momento particolarmente delicato in ragione della pandemia. La sensibilità in merito è particolarmente alta ed esporsi in certe posizioni con certi termini è assolutamente sconsigliato. Consideriamo che, comunque, anche in un periodo di vita “normale” (quindi al di fuori della questione Melandri e senza pandemia) certi comportamenti non andrebbero tenuti. Non dimentichiamo che, a prescindere dalla situazione attuale, in un qualsiasi contratto promo-pubblicitario è fondamentale la tutela ed il rispetto dell’immagine. A ciò aggiungiamo che in molteplici contratti, tra i possibili motivi di scioglimento anticipato del rapporto, con correlata possibilità risarcitoria per i danni subiti, vi è proprio la lesione dell’immagine, come pure la pubblicazione di dichiarazioni potenzialmente lesive o anche situazioni sconvenienti legate alla vita privata dell’individuo. Se ci riflettiamo sono tutte situazioni che minano l’immagine del soggetto e, di riflesso, quella dello sponsor".

Di fatto però Marco non ha avanzato frasi sconvenienti nei riguardi dei propri sponsor.

"Sì, ma quando una società crea una collaborazione con un atleta o comunque con un personaggio, imprime letteralmente il proprio brand su quest’ultimo (lasciatemi passare il concetto ovviamente) ed intende veicolare il proprio messaggio ed il proprio marchio per il tramite del personaggio pubblico. Nessuna azienda vorrebbe che il proprio brand venisse associato ad un personaggio che si pone in una posizione “nebulosa” o critica.. tutt’altro. Per una società è fondamentale che il personaggio prescelto possa portare avanti i valori del brand e possa diffondere un messaggio positivo correlato al marchio stesso ed all’azienda. Un’immagine negativa del personaggio trasferisce indirettamente un’immagine negativa anche ai brand associati al personaggio stesso. Entrando nel dettaglio, la questione di Marco Melandri vede in parallelo la rinuncia al rinnovo contrattuale da parte dello sponsor Trentino Marketing".

Secondo lei, il mancato rinnovo sarebbe correlato alle dichiarazioni rese da Marco?

"Rimettendomi alle parole dell’Amministratore Delegato dott.Rossini, il contratto con l’ex pilota era già in scadenza senza la previsione del cosiddetto “rinnovo automatico”. In queste situazioni le parti possono permettere che il rapporto si sciolga in automatico per sua naturale scadenza, oppure, in prossimità di scadenza dei termini, possono incontrarsi e rinegoziare o stipulare un nuovo accordo.. contratto che potrà ricalcare il precedente o presentare alcune modifiche e/o adattamenti alla situazione ed alle necessità ovviamente. Nella fattispecie, il contratto era in appunto in scadenza e la società avrebbe riferito di non voler rinnovare il contratto. Chiaramente, sempre in ragione di una necessaria cautela nelle dichiarazioni, il dott. Rossini non ha espresso particolari pensieri in merito alle affermazioni rese da Melandri, limitandosi appunto a riferire che la società si sarebbe dissociata da tutto quanto accaduto e pubblicato dall’ex pilota".

Sponsor Regione Trentino non rinnovato per Melandri

Potrebbe essere che, forzata dalla pandemia, la società abbia scelto di non rinnovare il contratto per una questione economica? Il suggerimento è partito da Federica, che esplode il discorso: "Non credo. La società ha espressamente reso noto di non rinnovare l’accordo con Melandri intendendo intraprendere e creare altre sinergie sempre con l’obiettivo di promuovere il brand e “veicolare l’immagine del territorio. Vorrei porre l’attenzione dei lettori anche sulla società stessa. Trentino Marketing è una realtà nata con lo scopo di incentivare, promuovere e sviluppare il turismo nel Trentino Alto Adige, o meglio, espressamente per “favorire lo sviluppo sostenibile del sistema trentino”.

La sua Mission è volta a “coltivare l’ambizione di migliorare la reputazione e l'immagine del Trentino, la sua capacità di accogliere e di ospitare persone da tutto il mondo, le performance economiche connesse ai flussi turistici rafforzando il Brand Trentino e comunicando i suoi valori, rendendoli conosciuti nel mondo”.

Melandri, con le proprie dichiarazioni è andato direttamente ad intaccare la positività della mission aziendale, manifestando una forte opposizione alle disposizione normative in un momento, per di più in cui la situazione pandemica di quella regione è di stretta sorveglianza e criticità poiché, come ben sappiamo, lo stesso presidente della Provincia di Trento ha evidenziato il possibile passaggio dell’area già nelle prossime ore nella cosiddetta “zona arancione” .

A ciò si aggiunge che la Provincia autonoma di Trento promuove lo sport quale veicolo di buone abitudini, di salute e di un’immagine positiva del territorio, avendo anche recentemente approvato la nuova legge sullo sport che identifica il ruolo dello sport anche come volano e strumento di promozione del Trentino stesso.

Insomma, va da sé che il brand non poteva che prendere le distanze dalle affermazioni di Melandri e dalla bufera che lo ha conseguentemente investito"

La società potrebbe anche chieder ei danni a Melandri?

"Dipende dalla data effettiva di scioglimento naturale del contratto: se posteriore ai fatti, sì; se antecedente, il tutto potrebbe risolversi come un “non rinnovo” contrattuale".

Melandri però poi si è scusato pubblicamente ed ha chiarito la sua posizione. Cosa ne pensa?

"Non poteva fare diversamente. Se le sue parole sono state male interpretate è corretto e doveroso il suo intervento per poter chiarire la questione … ed ovviamente è necessario che ciò avvenga pubblicamente. E, anche qualora in realtà quanto espresso fosse reale manifestazione del suo pensiero, è necessario un suo intervento per smorzare (o cercare di smorzare) i fuochi e placare (o cercare di placare) le acque.. sia con riflesso sui social, sia con riflesso sulla sua immagine e su tutti gli sponsor con contratto in essere che potrebbero quindi convocare Melandri e considerare uno scioglimento anticipato del rapporto o una rinegoziazione del contratto o ancora ipotizzare una richiesta risarcitoria. Ovviamente ciascuna azienda farà le proprie valutazioni, ma il caso non è poi così lontano dall’iniziativa già intrapresa da Lacoste o da Peugeot con l’atleta Djokovic. Tanto più si mina l’immagine, quanto più vacilla lo sponsor".

Federica, una seconda domanda diretta: come ritiene il comportamento di Marco Melandri?

"Secondo me lui è scivolato su un tema dal quale probabilmente, avrebbe dovuto stare lontano. Il suo ritrattare ora è minato dai numerosi post e dall’aver preso parte ad una manifestazione il cui oggetto era ben mirato. Le parole possono essere fraintese e dunque meglio argomentate, ma credo che alle aziende dovrà per lo più giustificare il suo ruolo di oratore nella manifestazione. Sinceramente sono dispiaciuta di fronte all’accaduto; spero vivamente che tutta la questione possa veramente sistemarsi con uno scambio di mano e con precisazioni sulle parole utilizzate, nel rispetto del pensiero di tutti e nei doveri di vivere in una comunità, di scopo finalizzata alla realizzazione di uno specifico interesse pubblico impegnata nell’ideazione, realizzazione e promozione di iniziative e progetti orientati allo sviluppo del turismo trentino".

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