Il cannibale Doohan, il funambolo Schwantz e non solo: i 10 piloti più iconici degli anni '90

Il cannibale Doohan, il funambolo Schwantz e non solo: i 10 piloti più iconici degli anni '90

L'ultimo decennio del XX secolo ha regalato tanto spettacolo agli appassionati delle due ruote, grazie a piloti rimasti nella leggenda. Ecco i principali nomi

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Mick Doohan: numeri alla mano, l’australiano è il pilota simbolo degli anni ’90. Talentuoso quanto spietato con i propri avversari – indelebili i duelli con il compagno di squadra Alex Criville e non solo – Doohan ha scritto una pagina di storia del motociclismo già prima di vincere, grazie al suo miracoloso rientro alle gare dopo lo spaventoso incidente del 1992 ad Assen, conciso con l’implementazione sulla Honda del freno a pollice. Un accorgimento che ha rappresentato una svolta nel mondo della tecnica motociclistica, e che ha poi permesso all’australiano di dominare senza sosta dal 1994 al 1998, con 5 titoli della 500 consecutivi
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Mick Doohan: numeri alla mano, l’australiano è il pilota simbolo degli anni ’90. Talentuoso quanto spietato con i propri avversari – indelebili i duelli con il compagno di squadra Alex Criville e non solo – Doohan ha scritto una pagina di storia del motociclismo già prima di vincere, grazie al suo miracoloso rientro alle gare dopo lo spaventoso incidente del 1992 ad Assen, conciso con l’implementazione sulla Honda del freno a pollice. Un accorgimento che ha rappresentato una svolta nel mondo della tecnica motociclistica, e che ha poi permesso all’australiano di dominare senza sosta dal 1994 al 1998, con 5 titoli della 500 consecutivi
Kevin Schwantz: Si può vincere un solo titolo mondiale e divenire comunque una leggenda? Sì, se ti chiami Kevin Schwantz. “Aspetto che il panico cresca, quando la paura si tramuta in visioni celestiali inizio a staccare” è una delle sue massime, che lascia immaginare la caratura del personaggio. L’unico alloro di Kevin arrivò nel 1993, anche grazie all’infortunio patito da Wayne Rainey, ma quello che maggiormente ha colpito il pubblico negli anni è stato il carisma dell’americano che, come altre leggende, ha alimentato il suo status anche grazie al legame con una casa, nel suo caso la Suzuki.
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Kevin Schwantz: Si può vincere un solo titolo mondiale e divenire comunque una leggenda? Sì, se ti chiami Kevin Schwantz. “Aspetto che il panico cresca, quando la paura si tramuta in visioni celestiali inizio a staccare” è una delle sue massime, che lascia immaginare la caratura del personaggio. L’unico alloro di Kevin arrivò nel 1993, anche grazie all’infortunio patito da Wayne Rainey, ma quello che maggiormente ha colpito il pubblico negli anni è stato il carisma dell’americano che, come altre leggende, ha alimentato il suo status anche grazie al legame con una casa, nel suo caso la Suzuki.
Kevin Schwantz: Si può vincere un solo titolo mondiale e divenire comunque una leggenda? Sì, se ti chiami Kevin Schwantz. “Aspetto che il panico cresca, quando la paura si tramuta in visioni celestiali inizio a staccare” è una delle sue massime, che lascia immaginare la caratura del personaggio. L’unico alloro di Kevin arrivò nel 1993, anche grazie all’infortunio patito da Wayne Rainey, ma quello che maggiormente ha colpito il pubblico negli anni è stato il carisma dell’americano che, come altre leggende, ha alimentato il suo status anche grazie al legame con una casa, nel suo caso la Suzuki.
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Kevin Schwantz: Si può vincere un solo titolo mondiale e divenire comunque una leggenda? Sì, se ti chiami Kevin Schwantz. “Aspetto che il panico cresca, quando la paura si tramuta in visioni celestiali inizio a staccare” è una delle sue massime, che lascia immaginare la caratura del personaggio. L’unico alloro di Kevin arrivò nel 1993, anche grazie all’infortunio patito da Wayne Rainey, ma quello che maggiormente ha colpito il pubblico negli anni è stato il carisma dell’americano che, come altre leggende, ha alimentato il suo status anche grazie al legame con una casa, nel suo caso la Suzuki.
Max Biaggi: se Doohan ha rappresentato l’incubo di tutti i suoi rivali in 500 nel corso degli anni ‘90, Max Biaggi ha fatto lo stesso in 250, dominando la scena. 4 titoli consecutivi tra il 1994 ed il 1997, dei quali 3 con Aprilia e 1 con Honda, rendono il romano uno dei più grandi specialisti in assoluto della categoria. Lo stesso Doohan ha dovuto poi fare i conti con Max nella stagione 1998, con quel titolo sfumato – per Biaggi – principalmente a causa della bandiera nera incassata nel GP di Barcellona.
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Max Biaggi: se Doohan ha rappresentato l’incubo di tutti i suoi rivali in 500 nel corso degli anni ‘90, Max Biaggi ha fatto lo stesso in 250, dominando la scena. 4 titoli consecutivi tra il 1994 ed il 1997, dei quali 3 con Aprilia e 1 con Honda, rendono il romano uno dei più grandi specialisti in assoluto della categoria. Lo stesso Doohan ha dovuto poi fare i conti con Max nella stagione 1998, con quel titolo sfumato – per Biaggi – principalmente a causa della bandiera nera incassata nel GP di Barcellona.
Max Biaggi: se Doohan ha rappresentato l’incubo di tutti i suoi rivali in 500 nel corso degli anni ‘90, Max Biaggi ha fatto lo stesso in 250, dominando la scena. 4 titoli consecutivi tra il 1994 ed il 1997, dei quali 3 con Aprilia e 1 con Honda, rendono il romano uno dei più grandi specialisti in assoluto della categoria. Lo stesso Doohan ha dovuto poi fare i conti con Max nella stagione 1998, con quel titolo sfumato – per Biaggi – principalmente a causa della bandiera nera incassata nel GP di Barcellona.
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Max Biaggi: se Doohan ha rappresentato l’incubo di tutti i suoi rivali in 500 nel corso degli anni ‘90, Max Biaggi ha fatto lo stesso in 250, dominando la scena. 4 titoli consecutivi tra il 1994 ed il 1997, dei quali 3 con Aprilia e 1 con Honda, rendono il romano uno dei più grandi specialisti in assoluto della categoria. Lo stesso Doohan ha dovuto poi fare i conti con Max nella stagione 1998, con quel titolo sfumato – per Biaggi – principalmente a causa della bandiera nera incassata nel GP di Barcellona.
Valentino Rossi: il piccolo principe destinato a diventare re. Negli anni ’90 infatti Valentino è “solo” un giovane scanzonato quanto veloce, già capace però di vincere. Nel 1997 infatti arriva il titolo della 125, mentre nel 1999 quello della 250, in mezzo a gag divenute storiche e ad una popolarità crescente quanto vertiginosa, destinata ad aumentare in seguito.
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Valentino Rossi: il piccolo principe destinato a diventare re. Negli anni ’90 infatti Valentino è “solo” un giovane scanzonato quanto veloce, già capace però di vincere. Nel 1997 infatti arriva il titolo della 125, mentre nel 1999 quello della 250, in mezzo a gag divenute storiche e ad una popolarità crescente quanto vertiginosa, destinata ad aumentare in seguito.
Valentino Rossi: il piccolo principe destinato a diventare re. Negli anni ’90 infatti Valentino è “solo” un giovane scanzonato quanto veloce, già capace però di vincere. Nel 1997 infatti arriva il titolo della 125, mentre nel 1999 quello della 250, in mezzo a gag divenute storiche e ad una popolarità crescente quanto vertiginosa, destinata ad aumentare in seguito.
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Valentino Rossi: il piccolo principe destinato a diventare re. Negli anni ’90 infatti Valentino è “solo” un giovane scanzonato quanto veloce, già capace però di vincere. Nel 1997 infatti arriva il titolo della 125, mentre nel 1999 quello della 250, in mezzo a gag divenute storiche e ad una popolarità crescente quanto vertiginosa, destinata ad aumentare in seguito.
John Kocinski: come Gardner anche John Kocinski ha brillato a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, entrando nella storia per diverse ragioni. Ad esempio il fatto di essere l’unico pilota insieme a Max Biaggi ad aver vinto sia il titolo della 250 – giunto nel 1990 al primo tentativo -  che quello Superbike. Lo statunitense ha regalato spettacolo anche in 500, regalando alla Cagiva il terzo posto finale nella stagione 1994, l’ultima della casa capitanata da Claudio Castiglioni in categoria.
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John Kocinski: come Gardner anche John Kocinski ha brillato a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, entrando nella storia per diverse ragioni. Ad esempio il fatto di essere l’unico pilota insieme a Max Biaggi ad aver vinto sia il titolo della 250 – giunto nel 1990 al primo tentativo - che quello Superbike. Lo statunitense ha regalato spettacolo anche in 500, regalando alla Cagiva il terzo posto finale nella stagione 1994, l’ultima della casa capitanata da Claudio Castiglioni in categoria.
John Kocinski: come Gardner anche John Kocinski ha brillato a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, entrando nella storia per diverse ragioni. Ad esempio il fatto di essere l’unico pilota insieme a Max Biaggi ad aver vinto sia il titolo della 250 – giunto nel 1990 al primo tentativo -  che quello Superbike. Lo statunitense ha regalato spettacolo anche in 500, regalando alla Cagiva il terzo posto finale nella stagione 1994, l’ultima della casa capitanata da Claudio Castiglioni in categoria.
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John Kocinski: come Gardner anche John Kocinski ha brillato a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, entrando nella storia per diverse ragioni. Ad esempio il fatto di essere l’unico pilota insieme a Max Biaggi ad aver vinto sia il titolo della 250 – giunto nel 1990 al primo tentativo - che quello Superbike. Lo statunitense ha regalato spettacolo anche in 500, regalando alla Cagiva il terzo posto finale nella stagione 1994, l’ultima della casa capitanata da Claudio Castiglioni in categoria.
Loris Capirossi: è sbarcato in 500 solo nel 2000 Loris Capirossi, ma è comunque riuscito a lasciare un segno indelebile anche negli ’90. Vincere il titolo 125 al debutto nel mondiale – e rinconfermarsi l’anno dopo – del resto non è da tutti, come non lo è salire una terza volta sul tetto del mondo – questa volta in 250 e non senza polemiche – come fatto da Loris nel 1998. Un gigante delle classi minori dunque, grande protagonista in seguito anche in 500 e MotoGP.
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Loris Capirossi: è sbarcato in 500 solo nel 2000 Loris Capirossi, ma è comunque riuscito a lasciare un segno indelebile anche negli ’90. Vincere il titolo 125 al debutto nel mondiale – e rinconfermarsi l’anno dopo – del resto non è da tutti, come non lo è salire una terza volta sul tetto del mondo – questa volta in 250 e non senza polemiche – come fatto da Loris nel 1998. Un gigante delle classi minori dunque, grande protagonista in seguito anche in 500 e MotoGP.
Loris Capirossi: è sbarcato in 500 solo nel 2000 Loris Capirossi, ma è comunque riuscito a lasciare un segno indelebile anche negli ’90. Vincere il titolo 125 al debutto nel mondiale – e rinconfermarsi l’anno dopo – del resto non è da tutti, come non lo è salire una terza volta sul tetto del mondo – questa volta in 250 e non senza polemiche – come fatto da Loris nel 1998. Un gigante delle classi minori dunque, grande protagonista in seguito anche in 500 e MotoGP.
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Loris Capirossi: è sbarcato in 500 solo nel 2000 Loris Capirossi, ma è comunque riuscito a lasciare un segno indelebile anche negli ’90. Vincere il titolo 125 al debutto nel mondiale – e rinconfermarsi l’anno dopo – del resto non è da tutti, come non lo è salire una terza volta sul tetto del mondo – questa volta in 250 e non senza polemiche – come fatto da Loris nel 1998. Un gigante delle classi minori dunque, grande protagonista in seguito anche in 500 e MotoGP.
Alex Crivillé: passato forse – ed ingiustamente - alla storia come “il compagno di Doohan”, Alex Crivillé è comunque riuscito a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro della 500, grazie al titolo ottenuto nel 1999, che fece seguito a quello ottenuto nel 1989 in 125. Nella seconda parte degli anni ’90 lo spagnolo è stato un assoluto protagonista della classe regina, come testimoniato dalle 15 vittorie e dai 51 podi conquistati.
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Alex Crivillé: passato forse – ed ingiustamente - alla storia come “il compagno di Doohan”, Alex Crivillé è comunque riuscito a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro della 500, grazie al titolo ottenuto nel 1999, che fece seguito a quello ottenuto nel 1989 in 125. Nella seconda parte degli anni ’90 lo spagnolo è stato un assoluto protagonista della classe regina, come testimoniato dalle 15 vittorie e dai 51 podi conquistati.
Alex Crivillé: passato forse – ed ingiustamente - alla storia come “il compagno di Doohan”, Alex Crivillé è comunque riuscito a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro della 500, grazie al titolo ottenuto nel 1999, che fece seguito a quello ottenuto nel 1989 in 125. Nella seconda parte degli anni ’90 lo spagnolo è stato un assoluto protagonista della classe regina, come testimoniato dalle 15 vittorie e dai 51 podi conquistati.
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Alex Crivillé: passato forse – ed ingiustamente - alla storia come “il compagno di Doohan”, Alex Crivillé è comunque riuscito a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro della 500, grazie al titolo ottenuto nel 1999, che fece seguito a quello ottenuto nel 1989 in 125. Nella seconda parte degli anni ’90 lo spagnolo è stato un assoluto protagonista della classe regina, come testimoniato dalle 15 vittorie e dai 51 podi conquistati.
Tetsuya Harada: meno appariscente di altri piloti, Tetsuya Harada è senza dubbio stato uno dei protagonisti degli anni ’90. La guida pulita è stao uno dei tratti distintivi del giapponese, capace nel 1993 di vincere il titolo in sella alla Yamaha, mancando poi il bis nel 1998 solo a causa dei “controversi” fatti di Buenos Aires. Harada può vantare anche due podi in 500, ottenuti con l’Aprilia nella sua stagione di debutto in categoria, ossia il 1999.
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Tetsuya Harada: meno appariscente di altri piloti, Tetsuya Harada è senza dubbio stato uno dei protagonisti degli anni ’90. La guida pulita è stao uno dei tratti distintivi del giapponese, capace nel 1993 di vincere il titolo in sella alla Yamaha, mancando poi il bis nel 1998 solo a causa dei “controversi” fatti di Buenos Aires. Harada può vantare anche due podi in 500, ottenuti con l’Aprilia nella sua stagione di debutto in categoria, ossia il 1999.
Tetsuya Harada: meno appariscente di altri piloti, Tetsuya Harada è senza dubbio stato uno dei protagonisti degli anni ’90. La guida pulita è stao uno dei tratti distintivi del giapponese, capace nel 1993 di vincere il titolo in sella alla Yamaha, mancando poi il bis nel 1998 solo a causa dei “controversi” fatti di Buenos Aires. Harada può vantare anche due podi in 500, ottenuti con l’Aprilia nella sua stagione di debutto in categoria, ossia il 1999.
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Tetsuya Harada: meno appariscente di altri piloti, Tetsuya Harada è senza dubbio stato uno dei protagonisti degli anni ’90. La guida pulita è stao uno dei tratti distintivi del giapponese, capace nel 1993 di vincere il titolo in sella alla Yamaha, mancando poi il bis nel 1998 solo a causa dei “controversi” fatti di Buenos Aires. Harada può vantare anche due podi in 500, ottenuti con l’Aprilia nella sua stagione di debutto in categoria, ossia il 1999.
Wayne Rainey: 3 titoli in 500, una carriera interrottasi troppo presto e molto, molto di più. Wayne Rainey è stato una delle icone dei primi anni ’90, quando riuscì a conquistare il titolo della 500 in 3 stagioni consecutive, dal 1990 al 1992. E dire che il suo primo approccio al mondiale non andò come sperato, con una stagione di debutto in 250 – nel 1984 – terminata con “solo” un podio: il ritorno sul palcoscenico mondiale fu così solo 4 anni dopo, e sancì l’inizio della leggenda. Una leggenda terminata anzitempo nel 1993, con l’incidente di Misano e la conseguente paralisi agli arti inferiori.
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Wayne Rainey: 3 titoli in 500, una carriera interrottasi troppo presto e molto, molto di più. Wayne Rainey è stato una delle icone dei primi anni ’90, quando riuscì a conquistare il titolo della 500 in 3 stagioni consecutive, dal 1990 al 1992. E dire che il suo primo approccio al mondiale non andò come sperato, con una stagione di debutto in 250 – nel 1984 – terminata con “solo” un podio: il ritorno sul palcoscenico mondiale fu così solo 4 anni dopo, e sancì l’inizio della leggenda. Una leggenda terminata anzitempo nel 1993, con l’incidente di Misano e la conseguente paralisi agli arti inferiori.
Wayne Rainey: 3 titoli in 500, una carriera interrottasi troppo presto e molto, molto di più. Wayne Rainey è stato una delle icone dei primi anni ’90, quando riuscì a conquistare il titolo della 500 in 3 stagioni consecutive, dal 1990 al 1992. E dire che il suo primo approccio al mondiale non andò come sperato, con una stagione di debutto in 250 – nel 1984 – terminata con “solo” un podio: il ritorno sul palcoscenico mondiale fu così solo 4 anni dopo, e sancì l’inizio della leggenda. Una leggenda terminata anzitempo nel 1993, con l’incidente di Misano e la conseguente paralisi agli arti inferiori.
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Wayne Rainey: 3 titoli in 500, una carriera interrottasi troppo presto e molto, molto di più. Wayne Rainey è stato una delle icone dei primi anni ’90, quando riuscì a conquistare il titolo della 500 in 3 stagioni consecutive, dal 1990 al 1992. E dire che il suo primo approccio al mondiale non andò come sperato, con una stagione di debutto in 250 – nel 1984 – terminata con “solo” un podio: il ritorno sul palcoscenico mondiale fu così solo 4 anni dopo, e sancì l’inizio della leggenda. Una leggenda terminata anzitempo nel 1993, con l’incidente di Misano e la conseguente paralisi agli arti inferiori.
Luca Cadalora: classe e raffinatezza hanno contraddistinto Luca Cadalora nel corso della sua carriera, dove non sono mancati i successi. Ai 2 titoli in 250 tra il 1991 ed il 1992 si aggiungono 34 vittorie delle quali 8 nella classe regina, la 500. Qui Cadalora è stato uno dei principali avversari di Doohan, tanto da conquistare il titolo di vicecampione alle sue spalle nel 1994, in sella alla Yamaha.
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Luca Cadalora: classe e raffinatezza hanno contraddistinto Luca Cadalora nel corso della sua carriera, dove non sono mancati i successi. Ai 2 titoli in 250 tra il 1991 ed il 1992 si aggiungono 34 vittorie delle quali 8 nella classe regina, la 500. Qui Cadalora è stato uno dei principali avversari di Doohan, tanto da conquistare il titolo di vicecampione alle sue spalle nel 1994, in sella alla Yamaha.
Luca Cadalora: classe e raffinatezza hanno contraddistinto Luca Cadalora nel corso della sua carriera, dove non sono mancati i successi. Ai 2 titoli in 250 tra il 1991 ed il 1992 si aggiungono 34 vittorie delle quali 8 nella classe regina, la 500. Qui Cadalora è stato uno dei principali avversari di Doohan, tanto da conquistare il titolo di vicecampione alle sue spalle nel 1994, in sella alla Yamaha.
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Luca Cadalora: classe e raffinatezza hanno contraddistinto Luca Cadalora nel corso della sua carriera, dove non sono mancati i successi. Ai 2 titoli in 250 tra il 1991 ed il 1992 si aggiungono 34 vittorie delle quali 8 nella classe regina, la 500. Qui Cadalora è stato uno dei principali avversari di Doohan, tanto da conquistare il titolo di vicecampione alle sue spalle nel 1994, in sella alla Yamaha.

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