Il mondiale superbike ricomincia in quel di Phillip Island, che vede scontrarsi le migliori derivate di serie. Ducati e i suoi piloti sono il bersaglio principale degli avversarsi, che fanno di tutto per mettergli i bastoni tra le ruote ma senza riuscire a ostacolarli: il campione del mondo in carica domina tutto il weekend portando a casa una tripletta e punti preziosi, mentre si trovano in difficoltà Razgatlioglu e Rea. Ecco i migliori e i peggiori del primo round del 2023.

SBK Australia: ricomincia la stagione e Bautista si prende tutto | Le Pagelle

        La stagione 2022 &egrave; finita come sappiamo (vittoria del titolo EWC per FCC TSR Honda e quello Stock di Team 18 Sapeurs Pompiers) ed &egrave; tempo di bilanci per quanto riguarda sia le EWC che le Superstock. E quale miglior modo di tracciare i bilanci se non dando i voti ai peggiori e migliori team di entrambe le classi? Flop  Iniziamo con chi deve tornare tra i banchi di scuola per ripresentarsi al meglio nel 2023 e dare di pi&ugrave; di quanto fatto nel 2022. In questa lista &egrave; contemplata sia la classifica delle Stock che quella delle EWC. 3ART Best of Bike &nbsp; Ultimo posto della classifica Superstock con un solo punto conquistato (Le Mans) in tre gare. Un bottino piuttosto magro per un team che ha sempre lottato per le prime posizioni nella categoria. Urgono miglioramenti per la stagione 2023 per non finire come il 2022 National Motos Honda   Inizio in gloria (46 punti a Le Mans) e fine in disgrazia (3 punti a Spa e 3 punti al Bol d&rsquo;Or) per una delle compagini che ha conteso il titolo nel 2021 a BMRT 3D Maxxess ma che quest&rsquo;anno ha faticato molto per stare nelle prime posizioni della categoria chiudendo il campionato al quattordicesimo posto. Tecmas BMW  Stesso punteggio raccolto da 3ART Best of Bike con l&rsquo;aggravante delle quattro gare disputate contro le tre della compagine Stock. Stagione disastrosa per il team BMW, una formazione storica del panorama EWC. BMW Motorrad World Endurance Team  &nbsp; Partiti in pompa magna per la stagione 2022 dopo la vittoria nell&rsquo;ultima gara del 2021, hanno finito per fare un buco nell&rsquo;acqua di dimensioni gigantesche complici i grossi problemi di affidabilit&agrave; emersi nell&rsquo;arco delle gare. La vittoria a Spa non li salva dalla classifica flop. ERC Ducati  &nbsp; Purtroppo, tra i flop della stagione va annoverata anche la squadra tedesca che prepara le V4R Endurance. Poteva finire in gloria la stagione con la vittoria del Bol d&rsquo;Or ma l&rsquo;ennesimo problema tecnico ha privato la V4R della prima vittoria assoluta nell&rsquo;Endurance. Stagione nel complesso sotto tono YART Yamaha  &nbsp; La sesta posizione finale pu&ograve; essere per certi versi positiva, e lo &egrave;. Ma quello che fa mettere nei flop 2022 la squadra austriaca &egrave; la cronica difficolt&agrave; nelle partenze delle gare, unita a diversi problemi tecnici che ne hanno frenato l&rsquo;affidabilit&agrave; in stagione. Per i Top passa alla prossima pagina &nbsp; Top  Ecco quelli che si sono distinti, sia EWC che Superstock, nel corso della stagione con un occhio particolare alla 8h di Suzuka. BMRT 3D Maxxess  &nbsp; I campioni Stock 2021 abdicano a favore dei pompieri ma chiudono al terzo posto in campionato ed una stagione da protagonisti insieme proprio a Team 18 e No Limits Motor Team No Limits Motor Team  &nbsp; Terzo titolo di vice campioni per chiudere l&rsquo;era &ldquo;giallonera&rdquo; con la Suzuki. La squadra di Moreno Codeluppi si conferma ancora ai vertici della categoria ma ha sempre quel qualcosa che manca per raggiungere il titolo Team 18 Sapeurs Pompiers  &nbsp; Stagione sontuosa per i pompieri, due vittorie (Le Mans e Spa) ed un buon piazzamento al Bol d&rsquo;Or che garantisce loro il primo titolo in Stock per la squadra francese Viltais IGOL  &nbsp; Dopo il titolo di vice campioni, un altro grande piazzamento in classifica per la squadra francese che nel 2023 diventer&agrave; ufficiale Yamaha al posto di YART. La vittoria al Bol d&rsquo;Or poi &egrave; una perla che rimarr&agrave; negli annali della squadra. Yoshimura SERT Motul   Tra i top anche i campioni uscenti di Suzuki che abdicano senza mai arrendersi ai nuovi iridati di FCC TSR Honda. La squadra nippo-francese nel 2023 torner&agrave; pi&ugrave; agguerrita che mai contando su Suzuki France, i ritorni di Masson e dello storico 12 di Yoshimura. Team HRC  &nbsp; Non si pu&ograve; non annoverare nei top la squadra che ha letteralmente dominato l&rsquo;ultima 8h di Suzuka. Lecuona-Nagashima-Takahashi fin dalle prime prove hanno fatto capire agli avversari chi comandasse, riportando Honda a vincere la Gara dopo 14 anni. FCC TSR Honda  &nbsp; Stagione sontuosa per i campioni in carica. Mike Di Meglio-Josh Hook-Gino Rea-Alan Techer hanno compiuto un double storico per Honda HRC nello stesso anno: 8h di Suzuka e Mondiale Endurance, di meglio non si poteva chiedere. La cosa ancora pi&ugrave; bella &egrave; la medaglia di campione per Gino Rea, nonostante abbia disputato due gare su quattro.       

Ripercorriamo la stagione appena conclusa del Mondiale Endurance dando i voti alle squadre peggiori e migliori dell&rsquo;annata

EWC: i top e flop della stagione 2022

Vittoria da manuale per Enea, che conserva le gomme fino agli ultimi giri, per poi portarsi al comando e vincere con margine. Ma in Texas, torna a brillare anche la stella di Marc Marquez, 6&deg; dopo una partenza da incubo. Ecco il meglio e il peggio del GP

MotoGP Americhe: Bastianini torna in vetta, Marc Marquez fa faville

A Termas de Rio Hondo arriva la prima vittoria dell&rsquo;Aprilia in MotoGP, grazie a una prestazione sontuosa di Aleix Espargaro. La Ducati limita i danni in Argentina, mentre Fabio Quartararo riflette sulla corte della Honda, dopo una gara frustrante. Vediamo i Top &amp; Flop di questo fine settimana

MotoGP Argentina: Espargaro nella storia Aprilia, Quartararo pensa all'addio?

Brilla la stella di Enea nella notte del Qatar, dove la gara della MotoGP appone l&rsquo;ultimo sigillo alla trionfale domenica dell&rsquo;Italia, che vede Migno e Vietti assicurarsi il successo nelle gare di Moto3 e Moto2. Una vittoria speciale per il Campione del Mondo 2020 della classe di mezzo, che firma il suo primo successo in Top Class, regalando al Team Gresini una vittoria (quasi) insperata. Ben diversa, invece, la situazione nel team ufficiale Ducati che, dopo aver perso Miller per un problema con l&rsquo;elettronica, dice addio anche alla gara di Bagnaia, stesosi, insieme a Martin, mentre tentava un sorpasso sullo spagnolo. Vediamo pi&ugrave; nel dettaglio, chi sono stati i migliori e peggiori del GP

MotoGP, Ducati a due volti in Qatar: Bastianini eroico, Bagnaia deludente

        Un'altra stagione &egrave; terminata, consegnando alla storia i risultati e le imprese. Fabio Quartararo &egrave; diventato il primo campione iridato francese di sempre, Valentino Rossi ha chiuso una carriera leggendaria condita da 26 stagioni, 9 titoli e 115 vittorie, mentre la Ducati ha concluso la sua migliore stagione in top class dai tempi del titolo di Stoner nel 2007, collezionando 7 vittorie e 24 podi complessivi. &Egrave; tempo dunque di bilanci e di capire chi &egrave; stato al top della stagione e chi invece ha deluso le aspettative. Caschi d'Oro 2021, Francesco Bagnaia e la Ducati pronti a ritirare i premi &nbsp; Top  Quartararo e Bagnaia i pi&ugrave; veloci, Ducati miglior moto della stagione Sar&agrave; un anno che Quartararo difficilmente dimenticher&agrave;: primo titolo iridato in carriera, 5 GP vinti, 5 pole position e 10 podi. Il pilota francese &egrave; stato la guida ed il faro di tutta la Yamaha, l'unico in grado di portarla al trionfo, coprendone i limiti tecnici, guidando sempre benissimo e minimizzando gli errori. Eppure, al momento l'indiziato numero 1 per il titolo 2022 sembra essere Pecco Bagnaia, dominatore della fase finale di stagione su una Ducati che riesce a sfruttare come nessuno. Il pilota italiano ha preso il testimone tecnico lasciato da Valentino Rossi in un simbolico passaggio di consegne avvenuto in quel di Valencia. Le 4 vittorie nelle ultime 6 gare, ma soprattutto lo strapotere mostrato tra pole position, giri veloci e velocit&agrave; in generale "costringono" il pilota Ducati ad avere come unico obiettivo per il 2022, il titolo mondiale. L'esplosione di Pecco &egrave; la dimostrazione di come la Ducati sia diventata la miglior moto della top class, la casa di Borgo Panigale ha collezionato numeri importanti in questa stagione, 7 successi e 24 podi ottenuti con ben 5 piloti diversi, ottenendo per il secondo anno consecutivo e il terzo nella sua storia in MotoGP, il campionato mondiale costruttori nella classe regina. Non possono che far parte dei top dell'anno anche Jorge Martin, rivelazione e rookie dell'anno con 4 pole, 4 podi e 1 vittoria ed Enea Bastianini, che con una Ducati di due anni meno attuale delle altre &egrave; riuscito ad essere competitivo in svariate occasioni cogliendo anche il podio in 2 occasioni. Joan Mir nella sua miglior forma, Marquez impressiona  Nonostante abbia perso la corona di campione del mondo, Joan Mir non pu&ograve; che essere considerato tra i top del campionato 2021, lo spagnolo &egrave; riuscito a guidare sfruttando al 110 per cento una Suzuki prestazionalmente inferiore all'anno precedente. Nonostante ci&ograve; ha concluso in terza posizione in campionato con 6 podi complessivi dando sempre la sensazione di ricavare pi&ugrave; del massimo dalla sua moto. Discorso analogo per Brad Binder che entra di diritto tra i top della stagione in virt&ugrave; della sesta posizione finale in classifica, un risultato decisamente prestigioso per lui e per la KTM, il tutto condito dalla vittoria nel GP d'Austria. Delle 9 stagioni trascorse in MotoGP, questa &egrave; solo la terza volta che Marquez non finisce il campionato con un titolo iridato, ed il settimo posto finale potrebbe apparentemente sembrare una delusione. Tuttavia il 2021 &egrave; stata l'ulteriore conferma della impressionante forza dello spagnolo, che tra la convalescenza del brutto infortunio al braccio e il recente problema all'occhio ha dovuto saltare 4 gare, impiegandone altre (ad inizio stagione) per ritrovare ritmo in sella alla sua moto, avendo saltato tutto il 2020 per i noti problemi fisici avuti. Nonostante tutto ci&ograve;, l'8 volte iridato &egrave; riuscito a salire tre volte volte sul gradino pi&ugrave; alto del podio vincendo alla sua maniera nei GP del Sachsenring, Austin e dell'Emilia Romagna. Se torner&agrave; in condizioni fisiche ottimali, il pretendente numero 1 al titolo 2022 sar&agrave; lui.&nbsp; &nbsp; Flop  Honda, Suzuki e Petronas al ribasso Se Marquez e Mir sono stati protagonisti di una stagione positiva, non pu&ograve; dirsi lo stesso per Honda e Suzuki. Le due case giapponesi sono state competitive solo con i suddetti piloti, non essendo in grado di portare una moto alla portata anche degli altri piloti. Questo concetto vale pi&ugrave; che altro per la casa di Tokyo che non &egrave; riuscita mai a salire sul podio se non con Marquez; bocciati A.Marquez ed il compagno di squadra Nakagami, cosi come Pol Espargar&ograve;. In casa Suzuki, la moto ha patito un p&ograve; di gap per quanto riguarda il motore, ma la pi&ugrave; grande delusione &egrave; probabilmente Alex Rins, autore di un campionato sottotono in cui non &egrave; mai riuscito a salire sul podio. In un certo senso, il medesimo discorso vale anche per Yamaha, che solo con Quartararo &egrave; riuscita ad essere sempre competitiva. Il punto debole della casa di Iwata &egrave; stato il team satellite Petronas composto da Valentino Rossi e Franco Morbidelli (e poi dal subentrato Dovizioso). I problemi sono noti: l'infortunio dell'italo-brasiliano, la poca competitivit&agrave; del 9 volte iridato e il graduale rientro del forlivese hanno prodotto poco o nulla per un team che l'anno prossimo deve ritrovare la bussola.&nbsp; MotoGP, Guido Meda: &ldquo;Petronas delusione della stagione&rdquo; Maverick Vi&ntilde;ales alla peggior stagione in carriera, Luca Marini rimandato La stagione di Vi&ntilde;ales non pu&ograve; che essere considerata molto negativa, sia in termini statistici (10esimo posto finale in classifica), sia per quanto riguarda il caos accaduto con Yamaha che l'ha portato poi in Aprilia dove, apparentemente, ha trovato pi&ugrave; calma e serenit&agrave;. Il 2022 sar&agrave; fondamentale per un pilota che quando debutt&ograve; con Yamaha al terzo anno in MotoGP sembrava essere un predestinato. Tra i rookie invece, non ha brillato Luca Marini, solo 19&deg; nella classifica finale e poco incisivo in gara. Il fratello di Rossi ha mostrato dei netti miglioramenti nel finale di stagione, lanciando la sfida all'anno prossimo, dove lo attende un doveroso miglioramento. MotoGP, Guido Meda: "Petronas delusione della stagione"       

&Egrave; tempo di tirare le somme per la stagione 2021 della MotoGP, un campionato che ha visto sugli scudi la coppia Quartararo-Bagnaia, destinata a caratterizzare le stagioni avvenire, ma che promuove anche Mir, Martin e Marquez. Ecco migliori e peggiori dell'anno

MotoGP 2021: Bagnaia e Quartararo al top, flop per Honda e Petronas

        La stagione Moto2 2021 ha regalato diversi colpi di scena in ottica campionato con piloti che mai ci saremmo aspettati di vedere al Top e altri che invece sono scivolati in basso nella classifica generale.&nbsp; Ecco dunque i 5 piloti Top e i 5 Flop&nbsp; della stagione Moto2 2021. I Top  Remy Gardner  Come non mettere al primo posto il campione del Mondo 2021? Appoggiato da una grande squadra, quella KTM del team Ajo, il pilota australiano ha iniziato la sua stagione partendo da subito forte. Con cinque vittorie, sei secondi posti e un terzo posto, ha chiuso con 311 punti in classifica generale. Il suo peggior risultato della stagione, a parte uno zero ad Austin, &egrave; stato il decimo posto nell'ultima gara di Valencia. Con un ruolino di marcia del genere, sarebbe stato difficile non vincere il campionato, anche se il suo compagno di squadra Raul Fernandez gli ha dato del filo da torcere. &nbsp; Raul Fernandez  E anche Raul, non pu&ograve; che essere nella Top 5 del 2021: il titolo lo ha perso per un soffio (soli 4 punti), ma c'&egrave; da contare che per lui si trattava della prima stagione in Moto2. I suoi risultati sono quindi impressionanti: otto vittorie, tre secondi posti e un terzo posto. Questo ragazzo ha talento da vendere, sar&agrave; un portento anche in MotoGP? Staremo a vedere. &nbsp; Marco Bezzecchi  Ad inizio stagione partiva come favorito per il titolo, visto anche i risultati ottenuti nel 2020. E invece non &egrave; stato tutto rose e fiori, o meglio, i due KTM sono stati ossi troppo duri per il pilota Sky Racing team VR46. Ma senza dubbio Marco &egrave; migliorato ancora ed &egrave; anche maturo per il salto di categoria che andr&agrave; a compiere. &nbsp; Celestino Vietti Ramus  Nella sua prima stagione in Moto2 non si &egrave; comportato affatto male, anzi, &egrave; riuscito a mettere dietro anche piloti che da tempo militano in questa categoria. Il talento di Celestino non &egrave; messo in discussione, anzi, nel 2022, dopo questa prima stagione di adattamento alla Kalex, sapr&agrave; sicuramente farci vedere la sua grinta nel riuscire a stare al Top. &nbsp; Tony Arbolino  Anche per lui il 2021 &egrave; stato l'anno da Rookie nella classe di mezzo. Tony non ha brillato particolarmente se non in alcune sporadiche gare. Ma merita un &ldquo;Top&rdquo; per la determinazione con cui ha lavorato al box e per non essersi mai arreso. Il prossimo anno sar&agrave; in un team di prestigio come il Marc VDS, vediamo cosa riuscir&agrave; a fare. &nbsp; I Flop  Sam Lowes  L'ormai veterano Sam Lowes, nonostante anche quest'anno fosse chiamato a lottare per il titolo, ha dimostrato ancora una stagione di non esserne capace. E' partito molto bene, ma poi si &egrave; fermato. I risultati non sono stati malvagi, anzi, ma da un pilota del genere non &egrave; possibile aspettarsi un quarto posto in classifica generale! &nbsp; Nicol&ograve; Bulega  Il pilota Gresini non &egrave; riuscito, neppure in questa stagione, a dire la sua. Con una squadra del genere alle spalle, avrebbe dovuto spiccare di pi&ugrave;, e invece il 2021 si &egrave; chiuso al 26esimo posto della classifica generale, peggiorando anche rispetto all'anno precedente. Peccato. &nbsp; Lorenzo Baldassarri  Ma come mai Lorenzo &egrave; andata a finire cos&igrave;? Un pilota che negli anni aveva dimostrato di avere talento, non &egrave; riuscito proprio ad emergere da un vortice negativo nel quale &egrave; finito. Non &egrave; servito cambiare squadra, anzi, la situazione &egrave; precipitata. Moto2, Baldassarri: &ldquo;Sono arrivato a odiare il paddock, ma non mollo&rdquo; &nbsp; Joe Roberts  Il passaggio al team Italtrans, campione del mondo uscente con Enea Bastianini, doveva essere un incentivo per fare bene e portare ancora in alto i colori della squadra italiana. E invece, il pilota americano ha fatto peggio dell'anno precedente, chiudendo con un 13esimo posto. A parte due buoni quarti posti, non ci sono stati altri risultati di rilievo. &nbsp; Thomas Luthi  Dopo 12 anni di Moto2, come si fa a finire quasi in fondo alla classifica generale? Negli ultimi tre anni &egrave; passato da terzo a ventiduesimo. Luthi ha deciso di ritirarsi a fine stagione per fare il manager. Speriamo che la sua nuova carriera sia pi&ugrave; fruttuosa. Moto2: il team Speed Up d&agrave; il benvenuto a Romano Fenati       

Ecco i piloti che in questa stagione 2021 meritano di stare al "top" e chi invece non si &egrave; comportato secondo le aspettative

Moto2: i 5 piloti Top e i 5 Flop del 2021

        La Moto3 ha sempre un suo certo fascino, pur essendo stata soprattutto quest'anno molto criticata. Prima che si inizia a pensare seriamente al 2022, facciamo una sorta di bilancio: quali sono stati i piloti migliori in pista? Chi invece si merita di stare nel gruppo dei peggiori?&nbsp;Ecco la nostra classifica. I Top  Pedro Acosta  Chi se non Pedro Acosta poteva stare su questo gradino pi&ugrave; alto del podio? Il debuttante ha messo in mostra caratteristiche che di un rookie non sono. Si &egrave; imposto sugli avversari, ha saputo gestire situazioni con un&rsquo;incredibile maturit&agrave; non comune per i suoi 17 anni e a fine stagione ha raccolto, con merito, il titolo iridato. Per lui solo applausi. FIM Awards, Pedro Acosta: "MotoGP? Penso sia giusto arrivarci pian piano" &nbsp; Dennis Foggia  L'unico che &egrave; riuscito a impensierire Acosta &egrave; stato Dennis Foggia. Il titolo probabilmente l&rsquo;ha perso nella fase iniziale della stagione, quando ha avuto non poche difficolt&agrave; e ha portato a casa pochi punti. Poi si &egrave; rifatto alla grande, vincendo tra l&rsquo;altro tutte le tre gare disputate in Italia, ma non &egrave; bastato. Il feeling perfetto con il team Leopard Racing &egrave; assodato e nel 2022 punter&agrave; a portare a casa il grande risultato tanto desiderato. &nbsp; Sergio Garcia  Se ad Austin un infortunio non lo avesse tenuto lontano dalle piste, la lotta al titolo sarebbe stata a tre fino alla fine. Sergio Garcia &egrave; stato il primo dei rivali a riuscire a tenere testa ad Acosta, sbagliando, imparando e riuscendo anche a finirgli davanti. Sar&agrave; da tenere senz&rsquo;altro d&rsquo;occhio il prossimo anno, quando con pi&ugrave; esperienza lotter&agrave; senza dubbio per le prime posizioni con il team Aspar. &nbsp; Romano Fenati  ll secondo miglior pilota italiano nella classifica iridata &egrave; Romano Fenati. Quinta posizione per lui che anche quest&rsquo;anno &egrave; riuscito a stare nel gruppo dei migliori. Un weekend perfetto quello disputato a Silverstone, dove ha fatto risuonare l&rsquo;inno di Mameli, altri tre podi a suo nome e tre pole position. Saluta con una buona top 5 la classe cadetta, in veste di pilota italiano pi&ugrave; vincente. &nbsp; Izan Guevara  Il secondo miglior debuttante &egrave; stato Izan Guevara, che ha raccolto un successo stagionale, ad Austin al termine di una gara che si poteva trasformare in tragedia. La sua crescita &egrave; stata comunque lampante e dopo i buoni risultati ottenuti in Qatar ha toccato il fondo per poi risalire e completare una seconda parte di stagione decisamente positiva. &nbsp; I Flop  Jaume Masia  Ha chiuso quarto una stagione in cui avrebbe dovuto lottare per il titolo iridato, ma cos&igrave; non &egrave; andata. Jaume Masia sarebbe dovuto essere la punta del team Ajo, ma Acosta l&rsquo;ha surclassato mettendolo in difficolt&agrave; anche, si presume, a livello psicologico. Dalla sua quarta stagione, ci si sarebbe aspettato molto di pi&ugrave;. &nbsp; Deniz Oncu  Il turco ha ricevuto una squalifica esemplare, ovvero l&rsquo;impossibilit&agrave; di partecipare a due gare, dopo la mossa fatta ad Austin durante la gara. Una bella lezione per imparare che cose di questo genere non si devono fare, nel rispetto degli altri piloti. Per il resto la sua &egrave; stata una stagione altalenante. Il prossimo anno, con una maggiore maturit&agrave;, potr&agrave; riscattarsi. La stoffa, indubbiamente, c'&egrave;. &nbsp; Darryn Binder  Settima stagione per il sudafricano Darryn Binder, in Moto3, ma il bottino &egrave; stato piuttosto avaro di risultati.&nbsp;Solo due podi nelle prime due gare in Qatar, la squalifica in Portogallo dove &egrave; stato autore di un&rsquo;azione decisamente sbagliata e settimo in campionato. Saluta cos&igrave; la classe cadetta, per approdare il prossimo anno in MotoGP. &nbsp; Tatsuki Suzuki  Il giappo-riccionese ha deluso le aspettative. Al settimo anno nella classe cadetta, questa era la stagione per lottare per il titolo iridato, invece &egrave; stato molto spesso (troppo) lontano dalle posizioni che contano. Tanti gli errori, la sfortuna, le sbavature e addirittura zero podi. Un'annata decisamente da dimenticare, per lui e per la SIC58 Squadra Corse. Non all&rsquo;altezza del suo talento, ma &egrave; stato voluto l&rsquo;anno prossimo dal team Leopard Racing, per un 2022 che sa di riscatto. &nbsp; Andrea Migno  L&rsquo;obiettivo di Andrea Migno era vincere pi&ugrave; possibile, invece tanta &egrave; stata la sfortuna, alcune cose non hanno funzionato, e chiude solo la top 10. Tre podi per il romagnolo, che con il team Snipers ha trovato la giusta quadra e con cui scender&agrave; in pista anche il prossimo anno. Quando entrambe le parti punteranno ad un epilogo diverso e migliore. MotoGP: 2021 deludente per il team LCR, ma Marquez e Nakagami sono confermati       

Chi sono stati i piloti migliori e quelli pi&ugrave; deludenti della classe cadetta quest&rsquo;anno? Ecco la top 5 dei piloti che si sono distinti per merito, e quelli che invece hanno preso l&rsquo;insufficienza

Moto3, i 5 piloti top e i 5 peggiori del 2021

Buona la prima per Joan Mir, che sfrutta il match point, per centrare il primo iride in una gara infiammata dal duello tra Morbidelli e Miller. Ma per una Yamaha che sorride, ce ne sono altre due che affondano... Ecco i nostri Top &amp; Flop. Siete d&#39;accordo?

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La Suzuki fa festa sul circuito di Aragon, centrando la vittoria con Rins e la vetta del Mondiale con il terzo classificato, Mir. Gara difficile per l&#39;ex leader Quartararo, fuori dalla zona punti. Ecco i nostri migliori e peggiori del weekend. Siete d&#39;accordo?

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Finisce con una caduta il GP di Francia di Valentino Rossi, che lascia Le Mans con il terzo zero consecutivo. Il Bugatti Circuit esalta invece Petrucci, che ritrova un successo che gli mancava dal Mugello 2019. Ecco i nostri migliori e peggiori del weekend. Siete d'accordo?

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Fabio Quartararo ritrova il successo al Montmelo, vincendo davanti alle agguerrite Suzuki di Joan Mir e Alex Rins. Gara da dimenticare per Andrea Dovizioso e Valentino Rossi, finito a terra mentre era in lotta per il podio. Ecco i nostri migliori e peggiori del weekend. Siete d'accordo?

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Al Montmelo si risvegliano le Yamaha, mentre Jonathan Rea allunga nel Mondiale, approfittando di un Redding senza feeling con la Panigale. Ecco i nostri migliori e peggiori del weekend. Siete d&#39;accordo?

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GP a due facce per la Yamaha, con Maverick Vinales ritrova il successo nella seconda gara a Misano - vinta grazie alla caduta di Pecco Bagnaia -, mentre Valentino Rossi si ritira dopo una caduta al secondo giro. Ecco i nostri migliori e peggiori del GP dell&#39;Emilia Romagna. Voi, che ne pensate?

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Un combattivo Mir beffa Rossi nel finale, strappando al Dottore il podio di casa. Ma a far sventolare il tricolore a fine GP sono Morbidelli e Bagnaia, che si prendono il primo e secondo posto al termine di una gran gara. Con Quartararo KO, Dovizioso sale in vetta al Mondiale, ma senza convincere... Ecco i nostri migliori e peggiori del GP di San Marino e della Riviera di Rimini. Voi siete d&#39;accord?

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Brilla Michael Ruben Rinaldi nel secondo round sulla pista di Aragon, dove il pilota nativo di Rimini, conquista il suo primo successo, arrivando a un passo dal bis. Meno performante Redding, che vede allontanarsi il sogno Mondiale. Ecco i nostri migliori e peggiori del fine settimana. Siete d&#39;accordo?

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Vincitore a sorpresa per la seconda delle delle due gare al Red Bull Ring, con Miguel Oliveira che centra il successo approfittando della lotta tra Jack Miller e Pol Espargaro. Disastro per la Yamaha, che non &egrave; l&#39;unica a soffrire in quel dell&#39;Austria... Ecco i nostri migliori e peggiori del weekend. Siete d&#39;accordo?

29 risultati per 'top e flop'

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