Sorride il Barni Spark Racing Team che accanto a Danilo Petrucci, a podio nella Superpole Race, nel 2025 schiera una seconda Panigale V4 R affidata a Yari Montella che dopo la scivolata nelle prime fasi di Gara 1, domenica si &egrave; ripreso chiudendo il weekend con un ottavo ed un nono posto.  SBK Amarcord: Ducati Cup, nel 2003 nove &ldquo;rosse&rdquo; in top10 a fine stagione    Yari cancella subito l&rsquo;errore del sabato  I debuttanti in SBK in questo 2025 sono quattro, Yari Montella e Ryan Vickers con le Ducati Panigale V4 R rispettivamente del Barni Spark Racing Team e di Motocorsa Racing, Bahattin Sofuoglu sulla Yamaha R1 del team Motoxracing e Zaqhwan Zaidi sulla Honda CBR1000RR-R del PETRONAS MIE Honda Racing Team. Del quartetto di rookie a Phillip Island a primeggiare, anche abbastanza facilmente, &egrave; stato proprio il terzo classificato nel mondiale SSP della passata stagione. Yari nonostante la poca esperienza sulla Superbike &egrave; stato costantemente il miglior rookie in ogni sessione del weekend chiudendo le FP2 addirittura in settima posizione davanti a piloti ufficiali come Alex Lowes ed Axel Bassani sulle Bimota o Michael Van der Mark sulla BMW ufficiale. In Gara 1 purtroppo per il pilota campano una scivolata all&rsquo;inizio del secondo giro lo ha tolto subito dai giochi, Montella non si &egrave; per&ograve; perso d&rsquo;animo e gi&agrave; nella Superpole Race ha rimontato dalla tredicesima all&rsquo;ottava posizione che gli ha permesso non solo di guadagnare i primi punti iridati nel mondiale SBK ma anche di migliorare la propria posizione di partenza per l&rsquo;ultima gara del weekend. In Gara 2 Yari ha infatti sfruttato al meglio questa occasione restando a contatto del secondo gruppo che comprendeva tutti piloti molto pi&ugrave; esperti, compreso il compagno di squadra Danilo Petrucci. Un weekend veramente positivo per il rookie del Barni Spark Racing Team che permette di guardare con ancora pi&ugrave; ottimismo al round di Portimao dove lo scorso anno in Supersport trionf&ograve; in entrambe le manche.    SBK, tra infortuni e difficolt&agrave;: un altro inizio di stagione in salita per HRC 

Il pilota campano chiude il primo weekend nel mondiale Superbike con due piazzamenti in top10 e un buon distacco dagli altri rookie della classe

Phillip Island, &ldquo;buona alla prima&rdquo; per Yari Montella al debutto in SBK

Grazie al dominio assoluto nel weekend australiano Bulega vola in testa al mondiale. E se Nicol&ograve; sorride, Toprak Razgatlioglu mastica amaro. Grazie ai due &quot;zero&quot; in Superpole Race e in Gara 2. Il turco inizia il 2025con non poche difficolt&agrave;

Classifica SBK: l'ordine dei piloti dopo il Round di Phillip Island

Inizio di stagione da dimenticare per Toprak Razgatlioglu. Dopo la piazza d&rsquo;onore in Gara 1, il campione del Mondo in carica ha vissuto una domenica disastrosa: prima lo zero figlio dell&rsquo;errore in SP Race, poi il ritiro in Gara 2 (con annesso pugno a distruggere il cupolino della sua BMW). Tanto da spingere Razga a non presentarsi al consueto appuntamento con i media, ma a rilasciare una breve dichiarazione in cui si scaglia apertamente contro gli attuali valori in campo, che vedono le Ducati dominare e la concorrenza arrancare.    Razgatlioglu: &quot;Sembra una Ducati Cup&quot;   &ldquo;In SP Race l&rsquo;inizio non &egrave; stato semplice, dato che ho accusato alcuni problemi in frenata. Sono stato fortunato a non colpire gli altri piloti, e sono felice che sia andata cos&igrave; &ndash; ha spiegato il turco &ndash; in Gara 2 abbiamo provato a migliorare la moto, usando il set-up del sabato, ma nemmeno stavolta le cose stavano girando nel verso giusto, cos&igrave; ho dovuto ritirarmi&rdquo;.  Toprak inizia quindi il 2025 rincorrendo. &ldquo;Non ho mai iniziato le stagioni come avrei voluto, sia l&rsquo;anno scorso che due anni fa. Ogni stagione ha un inizio strano, ma adesso non vedo l&rsquo;ora di tornare in Europa per iniziare la lotta con le Ducati. Perch&eacute; questo campionato sembra pi&ugrave; un monomarca Ducati&rdquo; ha tuonato. &ldquo;A Portimao svolgeremo un test prima del Round, sar&agrave; molto utile perch&eacute; abbiamo bisogno di uno step in avanti&rdquo;.  In conclusione, Razga ha parlato ancora delle Rosse. &ldquo;Bulega &egrave; stato velocissimo, ma quest&rsquo;anno tutte le Ducati erano davanti e questo non &egrave; normale. Per questo dico che sembra una Coppa Ducati pi&ugrave; che un Mondiale&rdquo;. Poi la frecciata: &ldquo;Spero che la situazione cambi, perch&eacute; nessuno &egrave; felice di ci&ograve; che sta accadendo e, se non ci saranno cambiamenti, non penso di continuare a correre qui anche in futuro. In ogni caso ho fatto i miei complimenti a Nicol&ograve; e Alvaro, sono stati fortissimi e spero di lottare con loro nei prossimi appuntamenti&rdquo;.  &nbsp;     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da WorldSBK (@worldsbk)      SBK Phillip Island, Petrucci: &quot;Vedere gli altri festeggiare, te le fa girare&quot; 

Toprak senza mezzi termini a Phillip Island: &quot;Situazione non normale, nessuno si diverte. Se non cambier&agrave;, sono pronto a lasciare il campionato&quot;

Razgatlioglu tuona: &quot;&Egrave; una Coppa Ducati, potrei lasciare la SBK&quot;

        Dopo la medaglia di legno colta sabato, Danilo Petrucci ha bagnato la domenica della SBK a Phillip Island con un terzo posto nella SP Race e una quinta piazza in Gara 2. &ldquo;Abbiamo portato a casa un buon bottino di punti e questo &egrave; importante&rdquo; ha dichiarato il ternano al termine delle ostilit&agrave;, felice per il podio colto nella manche corta &ndash; complici gli errori di Toprak Razgatlioglu e Alvaro Bautista &ndash; ma dispiaciuto per non aver bissato il medesimo risultato sulla lunga distanza.  Petrucci: podio in SP Race, 5&deg; in Gara 2  Danilo, qual &egrave; il bilancio del tuo weekend? &ldquo;Se dovessi darmi un voto, mi darei un 7. Anzi, direi 7+. Sabato non volevo commettere errori, domenica sono stato attendista e poi &egrave; arrivato Alvaro Bautista, proprio mentre stavo provando ad attaccare Scott Redding, e mi ha fatto un sorpasso un po&rsquo; bruttino in curva 1 perch&eacute; ho dovuto chiudere il gas in rettilineo. Poi &egrave; arrivato Toprak alla 4, mi ha toccato e l&igrave; ho perso ancora pi&ugrave; tempo. Un po&rsquo; come nella SP Race, dove per&ograve; ho approfittato degli errori di Razga e Bau. Essere arrabbiato per un quinto posto &egrave; un segnale positivo, ma vedere gli altri festeggiare sul podio te le fa girare. Adesso testa a Portimao, dove l&rsquo;anno scorso ho siglato due Top 3 e spero di fare altrettanto quest&rsquo;anno&rdquo;. Credi che a Portimao si vedranno i veri valori in campo? &ldquo;&Egrave; difficile capire la situazione di Toprak, lui &egrave; a un livello di guida eccezionale e ci mette sempre una grande pezza. Ma &egrave; anche vero che Bulega ha un anno in pi&ugrave; di esperienza, quindi Nicol&ograve; sar&agrave; un rivale duro per Razga. In Australia abbiamo visto solo gare sprint: mi sarebbe piaciuto disputare una &lsquo;vera&rsquo; gara lunga per capire la gestione della gomma. Per quanto mi riguarda, penso solo a migliorare il mio livello prestazionale&rdquo;. Come giudichi le prestazioni delle moto in pista? &ldquo;Sul rettilineo Alvaro &egrave; sempre pi&ugrave; veloce perch&eacute; &egrave; pi&ugrave; leggero ma riuscivo a passarlo, cos&igrave; come Redding e Lowes. Solo che la BMW &egrave; velocissima sul dritto, quindi toccher&agrave; rivalutarli quando troveranno la quadra&rdquo;. Ultima battuta sulla MotoGP. Chi vincer&agrave; in Indonesia? &ldquo;Io pronostico una doppietta Bagnaia-Bezzecchi, con Marquez terzo. Io tifo per gli italiani e Bez &egrave; un mio amico, a Marc darei 2-3 gare per imparare (sorride, ndr)&rdquo;.  SBK: Rea operato al piede, ma i tempi di recupero restano incerti       

Danilo ha centrato il podio in SP Race ma &egrave; dispiaciuto per non aver bissato il risultato in Gara 2, dove ha colto la quinta piazza

SBK Phillip Island, Petrucci: "Vedere gli altri festeggiare, te le fa girare"

        Andrea Iannone &egrave; stato uno dei grandi protagonisti della domenica di Phillip Island nel mondiale Superbike, salendo sul podio sia in Superpole Race che in Gara 2 (prima volta in cui riesce ad ottenere due podi in una sola giornata) in sella alla Ducati Panigale V4 R del team Go Eleven, riscattandosi cos&igrave; da un sabato rovinato a causa di un problema tecnico. Non &egrave; per&ograve; mancato un momento da fiato sospeso, visto che nella corsa della mattina &egrave; stato sfiorato dalla moto di Toprak rischiando un grosso incidente poco dopo il via: ecco le sue parole a riguardo, senza nascondere comunque la soddisfazione per aver migliorato i risultati di un anno fa.  Iannone: &ldquo;Bisogna essere bravi a sfruttare le occasioni, come abbiamo fatto noi&rdquo;  &ldquo;Ci&ograve; che &egrave; successo in Gara 1 &egrave; stato semplicemente un episodio sfortunato, i problemi tecnici possono capitare a tutti e l'importante &egrave; che non si presentino in momenti cruciali nel corso della stagione&rdquo;, ha detto Andrea. &ldquo;Oggi mi sono riscattato con due bei risultati, anche se abbiamo ancora molte incertezze e lo dimostra il fatto che, tra la Superpole Race e Gara 2, abbiamo deciso di stravolgere la moto trovando la quadra solo all'ultimo non riuscendo ad arrivare in griglia sufficientemente sicuri del nostro potenziale&rdquo;. &ldquo;Sono comunque contento perch&eacute; quando si sale sul podio e ci si avvicina agli ufficiali in sella alla moto di un team privato, significa che il lavoro svolto &egrave; stato buono&rdquo;, prosegue l'abruzzese. &ldquo;Sicuramente non sar&agrave; sempre cos&igrave; e ci saranno weekend in cui i piloti ufficiali avranno un vantaggio rispetto a noi, ma ci&ograve; che conta &egrave; essere bravi a sfruttare le occasioni come abbiamo fatto in queste due gare domenicali e in particolare in quella lunga, dove ho avuto un buon feeling fino alla fine&rdquo;. Non &egrave; poi mancata una battuta sul rischio corso in Superpole Race con Razgatlioglu: &ldquo;Toprak &egrave; un campione e lo stimo molto, ma anche lui deve rendersi conto che le gare non si vincono nei primi giri e occorre sempre stare attenti. Io sono stato fortunato, perch&eacute; se fossi partito leggermente pi&ugrave; avanti e mi avesse colpito, non so se adesso starei qui a raccontare com'&egrave; andata la giornata. E' una gara e tutti vogliono vincere, ma bisogna restare lucidi. In ogni caso, lascio l'Australia pi&ugrave; soddisfatto rispetto all'anno scorso ed &egrave; questo che conta&rdquo;. SSP Phillip Island: primo trionfo per Booth-Amos in una pazza Gara 2       

Andrea ha rischiato grosso in Superpole Race: &ldquo;Se mi fossi trovato pi&ugrave; avanti, ora non sarei qui a raccontare tutto. Lascio comunque l'Australia pi&ugrave; soddisfatto rispetto al 2024&rdquo;

SBK, Iannone: “Toprak un campione, ma le gare non si vincono al primo giro”

        E' successo di tutto, in Gara 2 del mondiale Supersport sul tracciato di Phillip Island. Complice il forte vento, i valori in campo si sono rimescolati rispetto alla prima manche e a conquistare un meritato quanto inaspettato successo &egrave; stato Tom Booth-Amos, alla prima affermazione nella categoria in sella alla Triumph Street Triple 765 RS del team PTR. Il britannico ha avuto la meglio sul vincitore del sabato Stefano Manzi con la Yamaha R9 del team Ten Kate (curiosamente, proprio il riminese &egrave; stato il primo a portare alla vittoria anche la Triumph, nel 2022). SBK, Italia da favola in Superpole Race: Bulega vince su Iannone e Petrucci! Rinaldi in Top 5, paura per Masia e Debise  Completa il podio Bo Bendsneyder, autore di una gara-fotocopia rispetto a quella di ieri in cui, dopo essere scattato dalla pole position, ha perso tantissime posizioni nella prima parte della contesa salvo poi recuperare terreno dopo il pit stop riuscendo addirittura a salire sul gradino pi&ugrave; basso del podio con la MV Agusta F3. L'olandese ha preceduto una coppia di italiani formata da un ottimo Michael Ruben Rinaldi e Leonardo Taccini, anche se quest'ultimo ha poi accusato addirittura 26 secondi di penalit&agrave; per via di un cambio gomme non eseguito correttamente ritrovandosi 15&deg;. Prestazione positiva anche per l'unica Kawasaki in griglia, ovvero quella di Jeremy Alcoba, quinto classificato dopo una penalit&agrave; per via di un pit stop eccessivamente rapido. Tante per&ograve; le cadute nelle posizioni di vertice, come quella di Marcel Schroetter all'ultima curva a otto giri dalla fine e, soprattutto, quella che ha visto coinvolti Jaume Masia e Valentin Debise in curva 1 ad altissima velocit&agrave;, con lo spagnolo che ha tamponato il francese in maniera analoga a quanto accaduto tra Marco Bezzecchi e Maverick Vinales in MotoGP lo scorso anno. Tutti e tre sono finiti al centro medico con Debise ad avere la peggio per via di una frattura al malleolo, mentre non ha preso il via a causa di un virus Niccol&ograve; Antonelli, atteso al rientro a Portimao. MotoGP, Pedro Acosta provoca Marc: "Marquez chi?" La classifica di Gara 2         

Pit stop, penalit&agrave;, incidenti e attimi da fiato sospeso: &egrave; accaduto di tutto nella seconda manche sul circuito australiano, vinta dal pilota Triumph davanti a Manzi

SSP Phillip Island: primo trionfo per Booth-Amos in una pazza Gara 2

        Il compianto Anthony Gobert a Phillip Island trionf&ograve; in sella alla Bimota SB8 K, ultimo successo per la casa riminese, per Alex Lowes il successo deve attendere ma nel frattempo ha riportato la Bimota davanti a tutti, seppur per un solo giro. SBK Phillip Island: Bulega domina Gara 1, Iannone e Petrucci ai piedi del podio Phillip Island 2000: tra prime volte e addii Tra le pi&ugrave; grosse novit&agrave; della SBK 2025 c&rsquo;&egrave; ovviamente la KB998 Rimini portata in pista da Alex Lowes ed Axel Bassani sotto le insegne del Bimota Racing Team by KRT. La superbike romagnola ritorna nel mondiale delle derivate di serie dopo la non fortunata esperienza del 2014 dove venne estromessa dal campionato dopo solo 8 gare (dimostrando comunque una buona competitivit&agrave;) a causa del mancato raggiungimento della vendita del numero necessario di moto per l&rsquo;omologazione del modello. La BB3 portata in pista da Ayrton Badovini e Christian Iddon raccolse, prima dell&rsquo;esclusione, diversi piazzamenti in top10 risultando spesso tra le migliori &ldquo;evo&rdquo;. L&rsquo;ultimo successo di Bimota nel WorldSBK &egrave; datato 23 aprile 2020 e porta la firma del compianto Anthony Gobert. Dopo due stagioni in SSP, la casa di Rimini decide di passare in SBK con la Bimota SB8 K affidata al team MVR Bimota Exp. che sceglie l&rsquo;australiano Anthony Gobert come pilota. L&rsquo;esperienza iridata della casa italiana dura poche gare ma a Phillip Island, pista di casa di &ldquo;The Go Show&rdquo; e dove aveva gi&agrave; trionfato quattro volte, in Gara 1 sul bagnato conquista una storica vittoria per Bimota. Gobert taglia il traguardo con mezzo minuto di vantaggio su Carl Fogarty, campione in carica della SBK ma che in Gara 2 (vinta da Troy Corser su Aprilia, regalando il primo successo in SBK alla casa di Noale) cadr&agrave; rovinosamente dovendo poi abbandonare le corse. Era dunque dal traguardo di quella gara che Bimota non vedeva un proprio pilota in cima alla classifica di una gara, un digiuno interrotto (seppur fortunosamente) da Alex Lowes al decimo giro di Gara 1. Da ormai qualche stagione in Australia a causa dell&rsquo;asfalto molto abrasivo e delle alte temperature, la direzione gara obbliga i piloti di SBK e SSP ad effettuare un pit stop per cambiare le gomme. I piloti hanno un arco di tre giri per farlo, l&rsquo;inglese &egrave; stato tra i pochi ad aspettare proprio l&rsquo;ultimo passaggio possibile transitando cos&igrave; al comando della gara nel decimo passaggio e riportando, seppur per un giro, la Bimota in testa ad una gara iridata a distanza di 25 anni da quello storico successo di Anthony Gobert.  SSP Phillip Island, Gara 1: Manzi porta al successo la Yamaha R9       

Sulla pista dove la casa di Rimini ha conquistato la sua ultima vittoria iridata, a causa del flag to flag obbligatorio, Alex Lowes ha segnato un momento storico per il brand italiano

SBK, Bimota in testa ad una gara 25 anni dopo Anthony Gobert

        Non solo Nicol&ograve; Bulega: c&rsquo;&egrave; tanta Italia anche ai piedi del podio di Gara 1 SBK a Phillip Island, con Danilo Petrucci che ha conquistato la quarta posizione davanti a Scott Redding e Andrea Iannone. Il ternano ha aperto la stagione con il ruolo di miglior Independent Rider, regolando nel finale il parimarca britannico. Un risultato per&ograve; non semplice da centrare, come raccontato da Danilo a fine corsa: &ldquo;Il passo gara &egrave; stato pi&ugrave; lento del previsto, non solo per me ma anche per gli altri, Nicol&ograve; compreso &ndash; ha esordito Petrux &ndash; come immaginavo, Bulega ha fatto un&rsquo;altra gara rispetto a noi, ma sono contento per il piazzamento ottenuto&rdquo;. &ldquo;Pensavo che avrei lottato con Toprak e Alvaro, ma in realt&agrave; ho sofferto parecchio a causa del forte caldo &ndash; ancora il #9 &ndash; alla fine &egrave; stato un buon risultato, non sono salito sul podio ma ho racimolato punti importanti&rdquo;.  SBK Phillip Island: Petrucci commenta Gara 1  Petrucci ha spiegato poi le difficolt&agrave; incontrate: &ldquo;Il ritmo era un secondo pi&ugrave; lento dei test, c&rsquo;era poco grip e non era possibile replicare quanto realizzato durante i collaudi, specie nelle curve&rdquo;. Ma non solo la scarsa aderenza: a mettere a dura prova Danilo ci ha pensato appunto anche il forte caldo australiano. &ldquo;Oggi sembrava di essere in Malesia o Indonesia, sinceramente spero di soffrire meno nelle gare domenicali. Negli ultimi sei giri &egrave; stato difficile, volevo il podio ma l&rsquo;errore era dietro l&rsquo;angolo e ho dovuto davvero stringere i denti. Se sono felice per il risultato di miglior pilota indipendente di giornata? Beh, in sostanza oggi significava andare al Parc Ferm&eacute; a bollire per il caldo &ndash; ha scherzato il ducatista &ndash; voglio dire, non volevo certo finire quinto, ma non vedevo l&rsquo;ora di tornare ai box e buttarmi nel ghiaccio&rdquo;. Infine un commento su Redding, superato da Petrucci nel finale nel vano tentativo di andare a riprendere Bautista. &ldquo;Non mi aspettavo Scott cos&igrave; veloce fin dalla prima gara, anche se tutti conosciamo il suo livello ed &egrave; un bene per lo spettacolo che sia tornato protagonista&rdquo;. Cosa fare per centrare il podio domani? &ldquo;Pi&ugrave; gas, meno freno (ride, nde) anche se non funziona sempre cos&igrave;&rdquo; ha concluso il trentaquattrenne.  SBK, altra tegola per Yamaha: Rea con correr&agrave; neanche a Portimao       

Danilo ha centrato il 4&deg; posto in Gara 1: "Giornata difficile a causa del forte caldo, sembrava di essere in Malesia o Indonesia. Bulega ha fatto una gara a parte"

SBK Phillip Island, Petrucci: "Non vedevo l'ora di tuffarmi nel ghiaccio"

        La prima gara della stagione sul circuito di Phillip Island si &egrave; conclusa con una incoraggiante terza posizione per Alvaro Bautista, che con la Ducati Panigale V4 R del team ufficiale Aruba si &egrave; sentito finalmente a proprio agio lasciandosi alle spalle le difficolt&agrave; vissute nel 2024. Il due volte campione del mondo SBK ha tagliato il traguardo non distante dalla BMW di Toprak Razgatlioglu e, nonostante il dominio di Nicol&ograve; Bulega, l'iberico non ha perso l'ottimismo vedendo il risultato del compagno di squadra come un ulteriore stimolo: ecco le sue parole dopo la prima manche in Australia. SSP Phillip Island, Gara 1: Manzi porta al successo la Yamaha R9 Bautista: &ldquo;Raggiungere Toprak sarebbe stato rischioso&rdquo;  &ldquo;E' stata una buona gara, anche se le condizioni non erano semplici per via delle alte temperature e soprattutto del forte vento, che ha reso molto difficile controllare la moto in diverse situazioni per i piloti della mia stazza anche se ovviamente non posso cambiare il mio fisico&rdquo;, ha raccontato Alvaro. &ldquo;Probabilmente avrei potuto ottenere anche qualcosina in pi&ugrave; se non avessi perso tempo nei primi giri, visto che quando Iannone ha avuto un problema l'ho superato, ma c'erano le bandiere gialle e ho rallentato per restituirgli la posizione ritrovandomi nel gruppone perdendo un po' di terreno non potendo pi&ugrave; imporre il mio ritmo&rdquo;. &ldquo;La situazione &egrave; migliorata nella seconda parte di gara, perch&eacute; dopo il cambio gomme ho trovato maggior confidenza con la moto anche se ho dovuto fare i conti con Toprak che ha fatto un cambio velocissimo ed &egrave; uscito dalla pit lane prima di me nonostante fossi io davanti quando siamo rientrati&rdquo;, prosegue lo spagnolo. &ldquo;Negli ultimi giri ho provato a spingere di pi&ugrave; per provare a raggiungerlo, ma alla fine ho capito che sarebbe stato rischioso e ho preferito concludere la gara con un bel piazzamento per cominciare in maniera positiva la stagione&rdquo;.  SSP, Manzi: "Volevo tornare a casa, poi in gara ho tirato fuori la cazzimma" &ldquo;La velocit&agrave; di Bulega non &egrave; un problema, voglio vincere anche a 40 anni&rdquo;  &ldquo;Al momento non ho ancora ritrovato la confidenza che avevo fino a due anni fa, perci&ograve; che davanti a me ci sia Bulega o Toprak cambia poco, mi concentro comunque sulla ricerca del mio feeling sulla moto e sono felice perch&eacute; mi sto trovando gi&agrave; meglio rispetto al 2024&rdquo;, ha poi spiegato il numero 19 parlando del suo compagno di box. &ldquo;Nicol&ograve; va fortissimo e mi ricorda il me di qualche anno fa, &egrave; al top della forma e credo sia un vantaggio averlo come compagno di squadra, perch&eacute; avendo lo stesso pacchetto tecnico posso confrontarmi con lui e ci&ograve; significa che si pu&ograve; andare pi&ugrave; forte di quanto non stia facendo e per me rappresenta uno stimolo. Si pu&ograve; considerare come un vantaggio e non vedo la sua velocit&agrave; come un problema solo perch&eacute; in questo momento &egrave; pi&ugrave; competitivo di me&rdquo;. &ldquo;Chiaramente penso ancora di poter arrivare davanti, ma &egrave; normale, perch&eacute; se non lo pensassi sarei gi&agrave; a casa da un pezzo&rdquo;, ha aggiunto con determinazione. &ldquo;Il livello &egrave; sempre pi&ugrave; alto e i rivali competitivi sono tanti, ma ho ancora fiducia in me stesso, perci&ograve; sono ottimista e sto gi&agrave; pensando alle gare di domani in cui le condizioni dovrebbero essere diverse e vedremo come cambieranno i valori. Non sono pi&ugrave; un ragazzino, ma potrei pormi come obiettivo quello di vincere almeno una gara a 40 anni compiuti, sarebbe certamente un bel traguardo&rdquo;. MotoGP: Martin presente a Buriram, ma sar&agrave; quasi una gara-test       

Alvaro ha centrato il podio in Gara 1: &ldquo;Con il mio fisico non &egrave; facile guidare con questo vento. Nicol&ograve; mi ricorda il me di qualche anno fa, ma ho fiducia nei miei mezzi&rdquo;

SBK Phillip Island, Bautista: “Bulega? Un compagno così veloce è un vantaggio”

        Al termine di una emozionante prima manche del mondiale Supersport sul circuito di Phillip Island, Stefano Manzi &egrave; riuscito a conquistare il successo portando immediatamente alla vittoria la nuova Yamaha R9. Il riminese, due volte vice campione della categoria, ha battuto Jaume Masia (poi penalizzato) di un soffio sotto la bandiera a scacchi centrando un risultato che fino alla Superpole sembrava qualcosa di difficilmente raggiungibile vista la partenza dall'ottava casella, ma una volta tirata gi&ugrave; la visiera il numero 62 ha dimostrato di essere ancora tra i grandi favoriti nella lotta al titolo; ecco le sue parole al termine di Gara 1. &ldquo;Ad essere onesti, fino a poco prima della gara l'umore non era dei migliori e pensavo di voler impacchettare tutto per tornare a casa&rdquo;, ha scherzato Stefano comprensibilmente felice. &ldquo;E' normale fare un po' di fatica visto che &egrave; il primo weekend di gara con una moto nuova, ma in qualifica nonostante l'ottavo posto eravamo molto vicini ai primi come distacco. Questo trionfo mi rende felicissimo, ma si tratta soltanto di un primo pezzo del puzzle e dobbiamo continuare a lavorare per migliorare la R9 in tanti aspetti, anche se cominciare cos&igrave; &egrave; davvero fantastico&rdquo;. SBK, tegola per Yamaha: Rea non correr&agrave; neanche a Portimao Manzi: &ldquo;Abbiamo ancora margine. Ho vinto senza sapere della penalit&agrave; di Masia&rdquo;  &ldquo;Con il balance of performance che livella le prestazioni, sembra che alcune moto siano pi&ugrave; veloci di altre sul dritto ma in realt&agrave; non &egrave; un grosso problema per noi al momento&rdquo;, prosegue il riminese. &ldquo;Per quel che riguarda la nostra moto, credo che l'aspetto su cui abbiamo ancora parecchio margine sia la ciclistica visto che stiamo scoprendo come si comporta la R9 pista per pista senza riferimenti. In alcuni punti, come alla curva 4 e alla 6, facevo pi&ugrave; fatica a girare rispetto ad altri piloti, ma come detto abbiamo margine&rdquo;. &ldquo;Il pit stop &egrave; andato alla grande, i meccanici sono stati velocissimi a cambiare le gomme anche se ho perso un po' di tempo all'ingresso della pit lane&rdquo;, ha poi aggiunto il numero 62 parlando del flag to flag. &ldquo;Era palese che Masia avesse recuperato troppo terreno, ma non sapevo della sua penalit&agrave; perci&ograve; ho lottato come se nulla fosse. Alla fine, davanti a tutti sotto la bandiera a scacchi ci sono passato io in ogni caso grazie ad un bel sorpasso alla curva 10. Ci abbiamo messo la &ldquo;cazzimma&rdquo;, senza quella non si pu&ograve; vincere&rdquo;. MotoGP: Martin presente a Buriram, ma sar&agrave; poco pi&ugrave; di un test       

Stefano ha vinto al debutto con la Yamaha R9: &ldquo;Abbiamo messo il primo pezzo del puzzle. Masia? Non sapevo della penalit&agrave;, ma la corsa l'ho vinta io&rdquo;

SSP, Manzi: “Volevo tornare a casa, poi in gara ho tirato fuori la cazzimma”

        Al termine di una prima manche della Supersport estremamente combattuta fino alla bandiera a scacchi, &egrave; stato uno straordinario Stefano Manzi a conquistare la vittoria a Phillip Island. Un trionfo storico, trattandosi della gara di debutto per la nuovissima Yamaha R9 con cui il riminese (due volte vice campione del mondo nelle ultime due annate) si &egrave; trovato immediatamente a proprio agio, riuscendo a battere in volata un Jaume Masia s&igrave; veloce, ma penalizzato a causa del pit stop. SBK Phillip Island: Bulega firma la prima pole dell'anno, Iannone 3&deg; Masia penalizzato, a podio Booth-Amos e Schroetter  A transitare in seconda posizione sotto la bandiera a scacchi &egrave; stato infatti lo stesso Masia, ma l'ex-Moto2 &egrave; stato penalizzato di tre secondi e mezzo per via di un cambio gomme pi&ugrave; veloce rispetto al tempo minimo imposto, ritrovandosi cos&igrave; in sesta piazza. Sul podio sono invece saliti, rispettivamente sul secondo e sul terzo gradino del podio, Tom Booth-Amos con la Triumph Street Triple 765 RS e Marcel Schroetter con la Ducati Panigale V2. Quarta piazza per l'autore della pole Bo Bendsneyder su MV Agusta, bravo a recuperare nella seconda parte di gara dopo un inizio difficile, con Can Oncu a chiudere la Top 5. Buona anche la corsa di Oliver Bayliss, settimo al debutto con la Triumph, cos&igrave; come quella di Niccol&ograve; Antonelli, undicesimo dopo essere partito dal fondo della griglia. Sfortunato invece Michael Ruben Rinaldi, ritiratosi a causa di un problema tecnico, mentre Leonardo Taccini &egrave; caduto nelle fasi iniziali della corsa insieme ad Aldi Satya Mahendra, puntando ad un immediato riscatto in Gara 2. SBK, tegola per Yamaha: Rea non correr&agrave; neanche a Portimao La classifica di Gara 1         

Il riminese ha trionfato in una gara &ldquo;pazza&rdquo; conquistando cos&igrave; la prima vittoria con la nuova moto di Iwata, davanti a Booth-Amos e Schroetter. Masia penalizzato dal pit stop

SSP Phillip Island, Gara 1: Manzi porta al successo la Yamaha R9

Conclusa la prima giornata dell'anno sul circuito australiano. Tanti i temi che hanno caratterizzato le due FP, ma ripercorriamo il venerdi con questi scatti

SBK, le più belle foto delle prove libere a Phillip Island

        La giornata di prove del mondiale Superbike sul tracciato di Phillip Island non &egrave; andata come sperato per Toprak Razgatlioglu, che con la BMW M 1000 RR non &egrave; riuscito a trovare la quadra faticando pi&ugrave; del previsto. Complice l'assenza delle superconcessioni, il campione del mondo in carica sta infatti facendo i conti con una moto fino a questo momento meno competitiva e non ha nascosto la propria preoccupazione in vista delle gare, con anche una caduta all'attivo: ecco le sue parole, in cui si evince un filo di rassegnazione almeno per quanto riguarda questo weekend. SBK Phillip Island, Bulega: "Posso vincere, ma questo stupido flag to flag..."  Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Razgatlioglu: &ldquo;Seguendo Bulega si &egrave; vista la differenza tra BMW e Ducati&rdquo;  &ldquo;Sappiamo che qui le Ducati sono sempre estremamente veloci, ma il problema principale &egrave; che noi non siamo competitivi come lo eravamo lo scorso anno&rdquo;, ha ammesso Toprak. &ldquo;Ho un feeling strano sulla moto e non sto trovando la giusta confidenza, perci&ograve; mi sembra di guidare sul ghiaccio pur avendo provato di tutto a livello di setup. Ho effettuato qualche giro dietro a Bulega e si &egrave; vista la differenza, per lui sembra tutto facile mentre io sto faticando e non dipende soltanto dal fatto che questa pista non sia una delle mie preferite&rdquo;. &ldquo;Ovviamente dar&ograve; il tutto per tutto cercando di lottare almeno per le posizioni da podio, ma non so per quanti giri riuscir&ograve; a tenere il ritmo dei primi visto che sulla nostra moto la gomma spinna molto appena inizia a consumarsi, mentre sulle Ducati no&rdquo;, prosegue il turco. &ldquo;In ogni caso, mi sembra tutto diverso e in questo momento mi trovo abbastanza in difficolt&agrave;, perch&eacute; con l'alzarsi delle temperature la confidenza diventa ancora minore, specialmente in curva. E' un peccato, perch&eacute; limitandoci in questo modo ora ci sono solo Ducati l&agrave; davanti&rdquo;. &ldquo;Non si tratta di un problema riguardante soltanto la mia moto, ma BMW in generale visto che anche Michael (Van der Mark, ndr) ha fatto una gran fatica oggi. Spero che arrivando su altri circuiti pi&ugrave; adatti sia a me che alla moto, come Portimao, la situazione possa migliorare, ma per ora non funziona nulla e non so come risolvere questa situazione&rdquo;, conclude il numero 1 pensando gi&agrave; al futuro. SSP, Phillip Island: pole con caduta per Bendsneyder, 8&deg; Manzi       

Il turco ha faticato nel venerd&igrave; di Phillip Island: &ldquo;Ho provato di tutto, ma non &egrave; servito. Limitandoci in questo modo, ora davanti ci sono solo le Ducati&rdquo;

SBK, Toprak: “La BMW è diversa, ora sembra di guidare sul ghiaccio”

        Dopo aver dominato i test di inizio settimana, anche nel venerd&igrave; della Superbike a Phillip Island &egrave; stato Nicol&ograve; Bulega a comandare la classifica. Il ducatista ha mostrato una grande competitivit&agrave; nonostante qualche cambiamento nel setup dettato dalle alte temperature ed &egrave; consapevole di partire come grande favorito per la vittoria, ma non ha nascosto il proprio disappunto sulla scelta di dover effettuare obbligatoriamente il flag to flag cambiando le gomme a met&agrave; gara. Ecco le sue parole a fine giornata, nelle quali non &egrave; mancato uno sguardo ai rivali e, in particolare, a Toprak Razgalioglu. SBK, Lavilla: "Il flag to flag? Non possiamo cambiare idea per le chiacchiere"  Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Bulega: &ldquo;Il flag to flag? Se si fa qui, va fatto anche su altri circuiti&rdquo;  &ldquo;Seppur con qualche difficolt&agrave; in pi&ugrave; rispetto ai test in cui le condizioni erano perfette, continuo ad avere un bel feeling&rdquo;, ha detto Nicol&ograve; al termine del venerd&igrave;. &ldquo;Ho dovuto modificare un po' sia il setup che il mio stile di guida per via delle alte temperature, cercando di rialzarmi prima e di accelerare con la moto dritta per avere pi&ugrave; grip a disposizione. So di avere una grande opportunit&agrave; di vincere questo weekend visto che al momento ho un pacchetto fantastico, ma si sa che le gare sono sempre diverse rispetto ai test e alle prove, specialmente qui che dobbiamo fare i conti anche con lo stupido flag to flag che render&agrave; tutto pi&ugrave; incerto&rdquo;. Nonostante le difficolt&agrave;, secondo Bulega sar&agrave; ancora una volta Razgatlioglu il rivale numero uno: &ldquo;Difficile dire quale sia il potenziale di Toprak in questo momento, credo che per ora io sia leggermente avvantaggiato ma ci sono tantissimi piloti veloci su questa pista e non &egrave; facile indicare i valori in campo reali. Sicuramente in gara dar&agrave; battaglia, perci&ograve; anche se adesso non &egrave; velocissimo domani ci dar&agrave; del filo da torcere e non vorrei ripetermi, ma con questo cambio gomme il risultato non dipender&agrave; soltanto da noi&rdquo;. "Non mi piace non avere tutto sotto controllo e credo si tratti anche di una scelta abbastanza pericolosa, anche se sar&agrave; uguale per tutti&rdquo;, prosegue il numero 11 evidenziando il proprio disappunto. &ldquo;Capisco il punto di vista di Lavilla che dice che siamo sempre rientrati a cambiare le gomme senza effettuare dei veri long run nei test, ma non capisco perch&eacute; qui si debba fare il flag to flag e in altre piste molto esigenti per le gomme come Barcellona, Most e Donington invece no&rdquo;. SSP, Phillip Island: pole con caduta per Bendsneyder, 8&deg; Manzi       

Nicol&ograve; &egrave; stato il pi&ugrave; veloce del venerd&igrave;: &ldquo;Il cambio gomme cambier&agrave; i valori e non mi piace, oltre ad essere pericoloso. Toprak? Verr&agrave; sicuramente fuori in gara&rdquo;

SBK Phillip Island, Bulega: “Posso vincere, ma questo stupido flag to flag...”

        E' stato un venerd&igrave; da gioie e dolori, quello vissuto dal team MV Agusta Reparto Corse a Phillip Island. Nel corso delle prove libere Filippo Farioli ha infatti rimediato un infortunio chiudendo in anticipo il proprio weekend d'esordio nel mondiale Supersport, mentre in Superpole Bo Bendsneyder ha s&igrave; firmato la prima pole dell'anno in 1'32.310, ma &egrave; stato poi protagonista di una brutta caduta finendo il turno al centro medico per un controllo. L'ex-Moto2 ha rimediato un lieve infortunio al piede destro e verr&agrave; rivalutato domani prima del warm up. SSP, Manzi: "Stavo per fare il gommista, poi la svolta. VR46? Grato, ma..."  Botth-Amos e Mahias in prima fila, Manzi il primo degli italiani  A completare la prima fila troviamo un ottimo Tom Booth-Amos con la Triumph Street Triple 765 RS e Lucas Mahias con la prima delle nuovissime Yamaha R9, il quale precede il compagno di marca Can Oncu e Valentin Debise con la miglior Ducati (stranamente solo quinta dopo aver comandato le libere della mattina), al primo weekend con i colori del team Renzi Corse. Sesta piazza per un altro rookie particolarmente interessante come il campione del mondo Moto3 del 2023 Jaume Masia, con Oliver Bayliss in settima piazza. Il migliore degli italiani &egrave; stato Stefano Manzi, ottavo con la Yamaha Ten Kate, ma in Top 10 c'&egrave; spazio anche per Michael Ruben Rinaldi, decimo alle spalle di Marcel Schroetter e rallentato in un paio di occasioni ma con un potenziale decisamente migliore rispetto a quanto raccolto. Parlando dei &ldquo;nostri&rdquo;, Leonardo Taccini &egrave; 12&deg; davanti a Niccol&ograve; Antonelli, mentre tra gli assenti c'&egrave; anche Federico Caricasulo, infortunatosi nei test. Moto2, test Jerez: Canet e la Fantic davanti a tutti nell'ultima giornata Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; La classifica della Superpole         

Nonostante una brutta caduta, l'olandese di casa MV ha firmato il miglior crono davanti a Booth-Amos e Mahias. Stefano il miglior italiano, in Top 10 anche Rinaldi

SSP, Phillip Island: pole con caduta per Bendsneyder, 8° Manzi

        Nella settimana che ha portato al primo round del mondiale Superbike 2025 non sono mancati i temi. Anche spinosi, come quello del cambio gomme obbligatorio imposto sia alla SBK che alla SSP. Un pit stop ampiamente criticato durante in test dai piloti, secondo i quali sarebbe stato possibile completare la corsa anche senza sosta, senza problemi di sicurezza. Ricordiamo a tal proposito che Pirelli ha portato in Australia due nuove soluzioni, pensate per contrastare i problemi di surriscaldamento derivanti dal difficile asfalto di Phillip Island.&nbsp;Dopo giorni di discussioni tutto &egrave; rimasto come prima, con il pit stop confermato per tutte le manche lunghe, ed a tal proposito abbiamo chiesto il chiarimento definito a Gregorio Lavilla, Direttore Esecutivo del campionato.&nbsp;&ldquo;I commenti che hanno fatto i piloti in questi giorni non servono a nulla &ndash; le sue parole - dato che nessuno ha fatto 20 giri di fila con le stesse gomme: hanno fatto 20 giri o 24 a tratti, ed il problema relativo al surriscaldamento delle gomme pu&ograve; arrivare ad un certo numero di giri consecutivi. Se tu fai un certo numero di giri e, nel momento in cui puoi raggiungere il punto critico, rientri ai box per poi uscire nuovamente, non effettui un&rsquo;analisi corretta. E questo &egrave; il primo punto&rdquo;.  Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Lavilla convinto Lavilla prosegue nella sua analisi.&nbsp;&ldquo;Il secondo punto &egrave; che a Phillip Island le condizioni cambiano spesso, infatti voglio sentire gli stessi commenti oggi o domani, quando la temperatura dell&rsquo;asfalto dovrebbe crescere. Noi siamo i primi che vogliamo disputare le gare normalmente, ma con l&rsquo;esperienza abbiamo imparato: in passato abbiamo lascito il format classico, ma il cambio di condizioni tra i test ed il weekend di gara ha mutato lo scenario. A me ufficialmente solo una casa mi ha detto di poter svolgere le gare normalmente, non tutte&rdquo;.&nbsp;Il parere del Direttore Esecutivo di Dorna &egrave; chiaro, con un occhio anche al passato ed a quello che potrebbe succedere con decisioni diverse.&nbsp;&ldquo;Se le analisi di Pirelli mi confermassero che si potrebbe correre normalmente io sarei l&rsquo;uomo pi&ugrave; felice del mondo, ma non posso cambiare le cose per il commento o le sensazioni di uno o l&rsquo;altro. Se dopo succede qualcosa immagino gi&agrave; i commenti del tipo &ldquo;Si sapeva, lo hanno fatto per lo spettacolo, siamo dei giocattoli&rdquo;. C&rsquo;&egrave; una direzione e dobbiamo seguirla, per evitare problemi. Davvero non capisco il senso di queste chiacchere senza fondamento&rdquo;. SBK, Iannone: "La pressione mi eccita, ora sono un po' come Marquez in Gresini"       

Il Direttore Esecutivo: "Nessuno ha fatto 20 giri di fila: se quando si avvicina il punto critico entri ai box non serve. Solo una casa ci ha detto di poter sostenere una gara normale"

SBK, Lavilla: "Flag to flag? Non possiamo cambiare per le chiacchiere di uno o l'altro"

        Se gli equilibri relativi al primo round della SBK appaiono delineati, bisogna ricordare l'obbligo di pit stop a cui piloti e team andranno incontro nelle due manche lunghe di Phillip Island. Per ovviare problemi di tenuta delle gomme ed evitare di alterare la sicurezza, Pirelli e Promoteri si sono visti d'accordo: Flag to Flag sia, per cambio di coperture e ripresa della pista.&nbsp; Phillip Island SBK: guardalo in TV!  Flag to Flag &amp; meteo inclemente: Phillip Island difficile per la SBK Quanto il&nbsp; meteo si instabile sulla cosiddetta Isola di Filippo, si sa: che ci vada a correre la SBK o che sia impegnata la MotoGP, facile &egrave; saltare da giornate di sole - magari calde in febbraio e sicuramente gelide in ottobre - a pioggia, da asciutto a bagnato, per un vento che soffia quando gli pare.&nbsp; Vogliamo dire che in occasione del primo round previsto nel weekend il "tempo" far&agrave; impazzire piloti e team? No, ma nel passato &egrave; successo spesso, come &egrave; successo che il Flag to Flag abbia sparigliato carte ormai vincenti sul tavolo. si &egrave; espresso senza mezzi termini Nicol&ograve; Bulega, mattatore delle sessioni pre-gara tenute nei giorni scorsi.&nbsp; Se il protagonista pi&ugrave; in forma del momento ha dichiarato ci&ograve;, evidentemente ha intravisto quanto noi: l'incognita del pit-stop va al di l&agrave; del semplice ritorno in corsia e cambio gomme. No. Oltre a richiedere perfetta strategia e tecnica, resetta completamente la classifica, creando una confusione spesso difficile da intepretare. Se vince un underdog, quindi, evitiamo di stupirci.&nbsp; Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Flag to Flag: differenza tra MotoGP e SBK Per convenzione, si usa la dicitura "Flag to Flag" per entrambe le categorie ma, in realt&agrave;, vigono differenze importanti. Partiamo da una condizione dettata dal regolamento: in MotoGP team e piloti beneficiano di due moto a pilota, infatti, le vedete in linea nei box in oggetto. In SBK, invece, no. La moto concessa &egrave; una, mentre il rolling chassis &egrave; la costituzione della seconda, con parti ancora da montare. Solitamente, il rolling chassis viene tenuto nel retrobox, con pezzi posizionati sugli scaffali a completare la motocicletta stessa. Evincerete un fatto monitorabile in Tv o sui giornali: in MotoGP il Flag to Flag prevede il rientro del pilota e il salto da una moto all'altra. Un cambio di cavallo da parte del fantino, in pratica. In SBK, invece, il pilota si ferma, i tecnici intervengono e cambiando le ruote, sulle quali sono montate le gomme. Procedura classica delle serie Endurance, dalla quale &egrave; per&ograve; esente il rifornimento di carburante.        

Il cambio gomme e il meteo instabile potrebbero ribaltare le carte in tavola e offrire vincitori inediti e outstider

SBK, Occhio al Flag to Flag: possibili stravolgimenti a Phillip Island

        La stagione 2025 della Supersport inizia senza un vero e proprio padrone, tanti sono i nomi che affollano la parte alta della classifica molti di questi provenienti dal motomondiale come Bo Bendsneyder, Jaume Masia e Filippo Farioli. SBK, Reale: "Redding non &egrave; quello che appare sui social, top 5 costante l'obiettivo"  Supersport sempre pi&ugrave; classe di rilancio Da un lustro a questa parte, la Supersport &egrave; diventata un terreno fertile per i piloti provenienti dal motomondiale che per pi&ugrave; ragioni non sono riusciti ad esprimere il proprio potenziale in Moto2. Ad inaugurare questo passaggio senza dubbio &egrave; stato Andrea Locatelli che dopo tre stagioni prive di soddisfazioni in Moto2 nel 2020 &egrave; passato in Supersport centrando il titolo mondiale dopo aver vinto dodici manche su quindici corse in stagione. Una scelta quella del &ldquo;Loca&rdquo; che ha pagato ed &egrave; stata seguita da molti altri piloti come Dominique Aegerter (campione nel 2021 e 2022) e Nicol&ograve; Bulega (campione nel 2023) che ha portato tutti e tre a ricoprire il ruolo di piloti ufficiali in Superbike (la R1 del team GRT &egrave; di fatto una moto factory per cui Aegerter dispone della stessa moto di Locatelli). Ora dopo qualche anno con pi&ugrave; o meno gli stessi protagonisti a lottare per le posizioni di vertice, una nuova leva di piloti &egrave; arrivata dal motomondiale per prendersi la ribalta nel mondiale Supersport. Bo Bendsneyder si &egrave; accasato nel finale dello scorso anno sulla MV Agusta F3 800 ufficiale mettendosi subito in mostra ed iniziando il 2025 nel migliore dei mondi chiudendo al comando la due giorni di test prestagionali a Phillip Island. L&rsquo;olandese non &egrave; per&ograve; l&rsquo;unico exMoto2 nelle prime posizioni, alle sue spalle c&rsquo;&egrave; infatti Jaume Masia, anche lui rimasto senza una sella in Moto2 a causa della chiusura del team Gas Up. Della top6 dei test solo Valentin Debise non ha un passato recente nel motomondiale infatti Marcel Schrotter nonostante sia alla terza stagione in SSP (passato per&ograve; da MV Agusta a Ducati) ha militato per dieci stagioni in Moto2, chi nel motomondiale ci &egrave; rimasto un solo anno &egrave; invece Can Oncu che dopo una stagione in Moto3 &egrave; passato subito in SSP (pi&ugrave; per volere di Kenan Sofuoglu che suo) ed ora si trova sulla Yamaha R9 del team Evan Bros. Anche Filippo Farioli, dopo due sole stagioni in Moto3 senza particolare fortuna ha scelto la Supersport come classe di rilancio risultando subito molto veloce a Phillip Island tanto da chiudere i test al sesto posto sulla F3 800 ufficiale.  CIV, la corsa al tricolore del Broncos Racing Team parte dal teatro       

A pochi giorni dal via del mondiale SSP a Phillip Island i test prestagionali hanno evidenziato la grande competitivit&agrave; dei piloti provenienti da Moto3 e Moto2

Il rilancio degli ex motomondiale nella Supersport

        L'attesa &egrave; finita! Il mondiale Superbike e Supersport &egrave; ormai prossimo per fare il suo esordio stagionale in Australia, sul suggestivo e tecnico tracciato di Phillip Island. I test invernali hanno evidenziato un equilibrio che promette spettacolo, con le due Ducati ufficiali di Bautista e Bulega agguerrite nel cercare di strappare lo scettro iridato a Toprak Razgatlioglu. Tanti i temi di spunto e di riflessione che anticipano l'inizio d'annata: dall'esordio e della curiosit&agrave; che ruota attorno a Bimota, fino alla competitivit&agrave; di piloti come Iannone e Petrucci; senza dimenticarsi di Yamaha, con la sua nuova R9 e dei rookie come Yari Montella.  SBK, Reale: "Redding non &egrave; quello che appare sui social, top 5 costante l'obiettivo" Gli orari ed il programma del primo round stagionale&nbsp; LIVE Venerd&igrave; 21 febbraioOre 00:25 &ndash; Prove Libere 1 Supersport (in diretta su Sky Sport MotoGP e Now) Ore 01:20 &ndash; Prove Libere 1 Superbike (in diretta su Sky Sport MotoGP e Now) Ore 04:55 &ndash; Superpole Supersport (in diretta su Sky Sport MotoGP e Now) Ore 06:00 &ndash; Prove Libere 2 Superbike (in diretta su Sky Sport MotoGP e Now) Sabato 22 febbraioOre 00:00 &ndash; Prove Libere 3 Superbike (in diretta su Sky Sport MotoGP e Now) Ore 03:00 &ndash; Superpole Superbike (in diretta su Sky Sport MotoGP e Now) Ore 04:30 &ndash; Gara 1 Supersport (in diretta su Sky Sport MotoGP e Now) Ore 06:00 &ndash; Gara 1 Superbike (in diretta su TV8, Sky Sport MotoGP e Now) Domenica 23 febbraioOre 03:00 &ndash; Superpole Race Superbike (in diretta su TV8, Sky Sport MotoGP e Now) Ore 04:30 &ndash; Gara 2 Supersport (in diretta su Sky Sport MotoGP e Now) Ore 06:00 &ndash; Gara 2 Superbike (in diretta su TV8, Sky Sport MotoGP e Now) DIFFERITA&nbsp; Gara 1 Superbike-Replica su TV8 alle 14:00) Superpole Race Superbike-Replica su TV8 alle 13:00 Gara 2 Superbike-Replica su TV8 alle 14:00  SBK test Phillip Island: ecco le immagini della caduta di Razgatlioglu       

Tutto &egrave; pronto per il primo round del mondiale 2025 della Superbike. Razgatlioglu alla difesa di un titolo ambito da molti piloti

510 risultati per 'phillip island'

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