La linea è originale nonostante i colori siano i soliti richiesti dal mercato, bianco, nero e grigio opaco, vivacemente ravvivati dal baffo argento sullo scudo. Le scelte tecniche sono originalissime: radiatore sul fianco del motore e nessun cassetto nel controscudo per lasciare spazio alle ginocchia, inedito telaio con due travi verticali ai lati dello scudo che garantisce rigidità in frenata e consente di tenere la pedana piatta per il carico.
GUIDA
Funziona: l'Xenter spicca per agilità e per prestazioni. La guida è leggera e l'equilibrio è di un livello superiore. Pesa 142 kg ma non li dimostra, e dà una sensazione di sicurezza perché lo si sente sempre in pugno anche in mezzo a un traffico serrato e nelle soste si arriva bene a terra con entrambi i piedi grazie alla sella scalvata. Anche sulle sospensioni c’è un passo avanti: davanti una forcella molto ben tarata, dietro un sistema cantilever, con l’ammortizzatore quasi orizzontale. Il motore-braccio oscillante è infulcrato molto in basso per dare una certa progressività alla spinta sull’ammortizzatore. Il risultato è un comportamento eccellente anche quando si passa repentinamente dall’asfalto al pavé, il comfort è di ottimo livello. L’Xenter resta sincero anche tra le curve, facile facile e molto prevedibile. Le sospensioni si muovono un po’ nel veloce ma è cosa di poco conto e in compenso perdonano tanto e sono comode. Anche quando è ora di frenare lo Yamaha ne esce a testa alta, davanti ha un freno a disco di diametro generoso, 267 mm, dietro un tamburo efficace, con sistema ad intervento combinato.
MOTORE
È inedito anche il motore, monocilindrico quattro valvole ad iniezione; arriverà anche nella versione 125 cm3, ma la prima è stata quella di 155 cm3. Ed è uno dei punti di eccellenza dell’Xenter, per le prestazioni e i consumi ridottissimi: 30 km/litro, velocità e accelerazione ai vertici della categoria, oltre 110 km/h effettivi (cioè più di 120 di tachimetro). Il tutto unito a un’erogazione pronta alle basse velocità e ben distribuita su tutta la curva.
Pochi i punti opinabili: a velocità superiori ai 100 all’ora lo scooter perde precisione ed emerge qualche ondeggiamento, limitato e sempre ben controllabile, probabilmente favorito dalla presenza di bauletto e parabrezza; il sottosella non contiene un casco, ma viene in soccorso il bauletto da 39 litri; e ancora il cruscotto LCD bello ma poco luminoso e i comandi elettrici dal disegno datato. Sono solo piccole cose, e si può ben concludere che l’Xenter è proprio un gran bello scooter.
(Dario Ballardini)