AVETE voglia di guidare una moto dal sapore retró senza dover soffrire vibrazioni, comfort e frenata d’altri tempi? La CB1300S fa per voi! Ha così tanto fascino, così tanta classe che verrebbe voglia di cavalcarla indossando un abito elegante. Invece… invece è gennaio e fa freddo, quindi l’abbigliamento tecnico è decisamente più indicato. Anche perché bastano pochi metri per accorgersi, con una certa sorpresa, che la protezione offerta dall’ampio cupolino è al di sotto delle aspettative. Nessun problema per la pressione dell’aria che colpisce il casco in autostrada, ma le spalle e parte del torace sono insidiati da spifferi. La CB1300S si riscatta offrendo un’ottima abitabilità: la sella è ampia, comodissima, e la posizione di pedane e manubrio garantisce un’ottima sistemazione a conducenti di taglie molto diverse. Inoltre la seduta è ad un’altezza che permette di mettere saldamente a terra il piede anche a chi non supera il metro e settantacinque. Anche il passeggero gode di un’ottima seduta e di una coppia di solidi appigli ai quali ancorarsi. Non avrebbe guastato un po’ più di spazio per le gambe, ma siamo comunque lontani dall’avere le “ginocchia in bocca”.
Per quando non siano paragonabili a quelle delle moto anni Ottanta, qualche vibrazione comunque c’è, sul serbatoio ai regimi transitori. Un difetto strano, in quanto su pedane e manubrio non si avverte nessun fastidio degno di nota. Chi invece è inattaccabile da tutti i punti di vista, è il grosso propulsore. Il quattro cilindri della CB1300 ha un’elasticità incredibile che unita al tiro disponibile fin dai bassissimi regimi fanno dimenticare il cambio: ci sono cinque rapporti ma ne potrebbero bastare tre. La prima marcia si può tralasciare, dato che si riesce a partire in seconda, senza insistere con la frizione, anche quando si è in salita; in quinta è possibile spalancare l’acceleratore con la lancetta del contagiri ancora al di sotto della tacca dei 1000 giri e sentire la CB1300S distendersi progressivamente senza mai strattonare. È un’erogazione perfetta per andare a passeggio gustando ciò che si incontra lungo la strada. Altrettanto impeccabile il comportamento dell’impianto frenante: potenza e modulabilità sono perfette sia all’avantreno che al retrotreno, quest’ultimo addirittura stupisce per la sensibilità che trasmette. Dunque l’ABS - di serie - viene chiamato in causa raramente, comunque è ottimamente tarato e interviene efficacemente solo quando serve.
Anche le sospensioni sono al top: ottime per digerire gli acciottolati urbani e non far pesare a schiena e polsi i dossi rallentatori o le buche cittadine. Ma sono perfette anche per la gita fuoriporta: nella guida sportiva sulle strade tortuose non risultano eccessivamente morbide né rendono la moto ciondolona. I due ammortizzatori funzionano egregiamente e non fanno rimpiangere una più moderna sospensione monoammortizzatore. Solo se si aggrediscono le curve ritardando le frenate, il peso della CB1300S inizia a far soffrire la forcella, così come se nell’affrontare i curvoni veloci si incappa in pronunciati avvallamenti, si innesca un lieve ondeggiamento. In città la CB1300S è maneggevole e comoda come uno scooterone di grossa taglia, caratterizzata da una ottima capacità di sterzata; le manovre col piede a terra e la maneggevolezza non sono condizionate dal notevole peso della moto. Ad aumentare la praticità ci sono due vani portaoggetti anteriori dove riporre gli oggetti (quello sinistro protetto da serratura) e un vano sottosella che può ospitare comodamente una tuta antiacqua. La strumentazione, di tipo analogicodigitale, è incentrata su due quadranti in stile retró; seppur priva di fronzoli offre tutte le informazioni necessarie, livello carburante compreso, ed è completata da uno schermo LCD.
LA CB1300S richiama la gloriosa CB 900 Bol d’Or, e proprio in ossequio alla sua ispirazione classica ripropone la datata soluzione della coppia di ammortizzatori posteriori in luogo del singolo ammortizzatore centrale. Le due unità Showa hanno il serbatoio del gas esterno, le ghiere per regolare il precarico delle molle ed offrono la possibilità di regolare il freno idraulico in estensione. Anche la forcella, con steli di 43 mm Ø, è di tipo tradizionale e non a steli rovesciati; può essere regolata nel freno in estensione e nel precarico molla. Il telaio è in tubi di acciaio con struttura a doppia culla, per il forcellone è stata scelta la lega d’alluminio ed è stata realizzata un’imponente struttura scatolata per conseguire una buona rigidezza. L’impianto frenante è dotato di ABS combinato che garantisce la frenata “integrale” azionando il solo freno posteriore, e la leva del comando anteriore è regolabile nella distanza dalla manopola, così come lo è quella della frizione, il cui comando è idraulico. Il motore è un 4 cilindri in linea raffreddato a liquido con misure di alesaggio e corsa 78 x 67,2 mm, per una cilindrata totale di 1284 cm3. La distribuzione è bialbero. Vengono dichiarate una potenza di 84 kW (114 CV) a 7750 giri ed una coppia di 116 Nm (11,8 kgm) a 6000 giri. Il rapporto di compressione è di 9,6:1 e l’alimentazione è ad iniezione elettronica. Il peso in ordine di marcia raggiunge i 271 kg ed il serbatoio carburante arriva a contenere fino a 21 litri di benzina per garantire una buona autonomia di viaggio.
- Motore
- Quattro cilindri in linea, 4T, raffreddato a liquido. Cilindrata 1284,4 cm3. Alesaggio e corsa 78 x 67,2 mm. Compressione 9,6:1. Distribuzione DOHC, 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica PGMFI, corpi farfallati 36 mm Ø. Lubrificazione a carter umido. Avviamento elettrico.
- Trasmissione
- Primaria a ingranaggi, finale a catena. Frizione multidisco in bagno d’olio a comando idraulico. Cambio a 5 marce.
- Ciclistica
- Telaio monotrave in acciaio. Telaio doppia culla chiusa in tubi d’acciaio. Sospensioni: anteriore forcella convenzionale con steli di 43 mm Ø, regolabile nel precarico e nel freno in estensione, corsa ruota 120 mm; posteriore forcellone oscillante in alluminio con due ammortizzatori regolabili nel precarico e nel freno in estensione, corsa ruota 116 mm. Freni a intervento combinato: anteriore 2 dischi di 310 mm Ø, pinze a 3 pistoncini; posteriore 1 disco di 256 mm Ø, pinza a 1 pistoncino. Pneumatici: anteriore 120/70 ZR17” M/C(58 W), posteriore 180/55 ZR17” M/C(73 W).
- Dimensioni
- Interasse 1510 mm; lunghezza 2200 mm; larghezza 795 mm; altezza 1205 mm; sella 780 mm; luce a terra 725 mm. Inclinazione cannotto 25°. Avancorsa 99 mm. Serbatoio: 21 litri (di cui 4,5 litri riserva).