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Pierobon F042… come la vuoi tu

Massimo Pierobon non può trasformare una zucca in una carrozza regale, ma una vecchia Ducati in una moto nuova e sportivissima, quello sì. È un gusto che si è perso negli anni quello della special, della moto da trasformare in cantina; torna con questa F042 che può essere allestita per la pista e per la circolazione stradale, e che all’engineering bolognese ha già dato belle soddisfazioni: titolo tricolore Supertwins con Cristiano Franco, secondo posto nel campionato statunitense MRA categoria Heavyweight Superbike con Shane Turpin, per citare solo le ultime. Moto da appassionati, da “introdotti”, uomini da Joe Bar all’italiana, che sognano e si montano la special in cantina. Oppure da tecnici raffinati col gusto dell’esclusivo.

Non è necessario acquistare una moto completa: basta possederne una vecchia e smontarla, oppure prendere la componentistica che si vuole per assemblare un esemplare unico: ci sono un kit di base e possibilità di sviluppo pressoché infinite. Il nucleo è un telaio di alluminio a traliccio di tubi ed elementi ricavati dal pieno, dall’andamento sinuoso, nel quale il motore ha funzione portante. E poi i due telaietti anteriore e posteriore, il forcellone, il serbatoio, il kit pompa, lo scarico, le pedane, il cupolino, il codone, la vasca sottocoppa: tutto compreso nella cifra di 7922,38 Euro, più IVA.

Da qui in poi si può esagerare quanto si vuole perché i forcelloni disponibili sono tre, in tubi o in scatolato, ci sono tre tipi di manubrio e tre diverse pompe della benzina, e molto altro ancora. La F042 è in continua evoluzione perché quelli che già l’hanno, soprattutto chi le usa per correre, chiedono man mano modifiche e interventi, e i nuovi pezzi vanno ad aggiungersi all’elenco degli optional disponibili: Pierobon ha avviato la produzione da corsa nel 2006, e quella stradale dal 2008, il tempo per elaborare via via gli aggiornamenti non è mancato.




140 Kg di peso, 1390 mm di interasse, appena 23,5° l’inclinazione di sterzo: la F042 è una moto dalle caratteristiche estreme, un animale da strade di montagna, agile e più divertente del luna park. Nasce da un’idea di Riccardo Pierobon, il papà, che prima di mettersi in proprio aveva lavorato a lungo per la Verlicchi; suo il primo disegno, sviluppato poi all’interno dell’azienda forte di 58 anni di esperienza, 2 ingegneri e una produzione di telai in conto terzi che abbraccia le corse in lungo e in largo, dalla MotoGP alla (futura) Moto 3. Di tutta la faccenda, il motore è l’elemento più tradizionale: il classico bicilindrico Ducati nella versione a due valvole, di qualunque cilindrata. Quello che si può prelevare da una Monster o da una vecchia Multistrada, con qualunque livello di preparazione.

Naturalmente c’è la faccenda dell’omologazione e relativa immatricolazione, se si vuole girare su strada. Bisogna che siano conformi alla normativa Euro 3 il motore, il corpo farfallato, l’airbox, l’impianto di scarico, i cablaggi e l’impianto frenante, poi si può cominciare. C’è chi ha preferito arrangiarsi, con successo; i più lasciano che sia Pierobon a sbrigare tutta la burocrazia, rivolgendosi al TÜV attraverso uno dei distributori tedeschi, Ducati am Ring: costo dell’operazione 3680 euro. L’alternativa è comprare la moto già pronta: prezzo consigliato ai dealer 19.900 euro IVA compresa, 19.980 euro la F042 versione hstreet presentata a Milano, con cupolino e semimanubri rialzati, più confortevoli; ma la cifra può variare – anche di molto – in funzione dell’equipaggiamento e delle modifiche richieste. Perché le F042 non sono moto normali e nascono una per una, fatte a mano. E col cuore

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