Non è di certo la specialità della casa, ma quando serve Stefano Manzi è in grado di tirare estrarre il coniglio dal cilindro e siglare a Donington la sua terza pole in SSP. Il pilota Ten Kate Racing ha preceduto il compagno di marca Can Oncu e la Ducati di Jaume Masia.
Manzi in pole a Donington, paura per Okamoto
La sessione di qualifiche è stata interrotta dopo pochi minuti dal via a causa di un incidente sul rettilineo del traguardo che ha coinvolto principalmente Yuki Okamoto. Nonostante le immagini non siano chiare, parrebbe che il giapponese abbia dovuto chiudere il gas in uscita dall’ultima curva per evitare il contatto con Eugene McManus, venendo però a sua volta centrato da Luca Ottaviani. L’italiano chiamato a sostituire Syarifuddin Azman si è rialzato senza troppi problemi – importante per lui evitare infortuni a pochi giorni dalla Racing Night del Dunlop CIV in programma a fine mese – mentre Okamoto è rimasto agganciato alla sua R9 scivolando lungo il rettilineo del traguardo. Soccorso prontamente, il giapponese è stato poi trasportato al Queen’s Nottingham Medical Center Hospital dopo esser stato visitato al centro medico del circuito che ha riscontrato una commozione celebrale, un trauma al petto e la frattura della clavicola sinistra.
Una volta ripreso il turno a regnare è stato l’equilibrio con ben 18 piloti racchiusi in appena un secondo. A metà sessione Can Oncu, autore del miglior passaggio in quel momento e Jaume Masia, quarto, c’erano appena 20 millesimi! Nel finale a fissare il nuovo riferimento è stato Stefano Manzi che in 1’29”450 si è preso la pole position per Gara1. Ad un decimo dall’italiano, Can Oncu con la seconda delle Yamaha R9 che non sembrano aver subito particolarmente il nuovo BoP. A completare la prima fila Jaume Masia con la Ducati Panigale V2 del team Orelac staccato di appena 42 millesimi da Oncu. Ad aprire la seconda fila Mattia Casadei, il pilota Motozoo ME air Racing dopo aver debuttato a Misano si conferma velocissimo sulla MV Agusta F3. Alle spalle dell’italiano due francesi con Lucas Mahias e Valentin Debise a chiudere la seconda fila. Settimo tempo per Tom Booth-Amos a poco più di due decimi da Manzi a precedere Philipp Oettl e Roberto Garcia.