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SBK Estoril, Vickers: "Uno shock leggere certe cose. I soldi alla base della decisione"

Una delle notizie più importanti del fine settimana di Estoril non può che essere quella relativa alla separazione tra Motocorsa e Ryan Vickers, con il patron della squadra Lorenzo Mauri chiaro nel raccontare le proprie motivazioni ed i propri obiettivi futuri. Ovviamente sul tema si è espresso anche il pilota inglese, presentatosi davanti alla stampa con le idee molto chiare.

“Il team necessità di più budget per il prossimo anno – apre Vickers – ed essenzialmente è questa la ragione della separazione. Avevamo un contratto da due anni più uno, quindi potenzialmente un accordo triennale. Eravamo d’accordo di rispettare gli accordi ma poi le circostanze sono cambiate per quanto riguarda il team, con un costante rumor relativo a qualcuno pronto ad arrivare nella squadra con tanti soldi”.

“Leggere le dichiarazioni del team è stato uno shock – prosegue Vickers - e secondo me non sono state del tutto corrette: non so cosa ne pensa il capo ma la squadra non cui sto lavorando è contenta della nostra crescita, e per questo è un peccato non poter disputare il secondo anno. Tutti sappiamo che nella seconda stagione avrei potuto compiere dei grandi passi avanti, anche guardando a piloti come Sam Lowes, che nel loro secondo anno sono decisamente migliorati. E’ un peccato e sono molto dispiaciuto per tutto questo”.

Vickers dice la sua

Credi che il team possa legalmente agire in questo modo?

“A me il team ha detto che deve sostituirmi perché uno sponsor munifico aveva richiesto un particolare pilota, ma questo pilota non è più libero e ora leggo nelle dichiarazioni che stanno cercando un pilota da top ten, e tutto questo mi sembra vada contro gli accordi. Ad inizio anno l’unico obiettivo era quello di finire le gare ed imparare, cose che penso di stare facendo”.

Quando hai iniziato a capire che qualcosa stava cambiando?

“Dopo Misano ho iniziato a sospettare qualcosa, ma soprattutto a Balaton, dove ho letto qualcosa riguardo a Caricasulo così ho chiesto spiegazioni al capo del team. Due settimane dopo abbiamo parlato e il team ha chiesto maggiore budget, che non è stato possibile ottenere. Quello è stato il momento in cui le cose sono davvero cambiate. Battere i team ufficiali non è facile oggigiorno e lo si vede anche dai risultati di piloti come Petrucci. Non so quali risultati si aspettasse il team: dicono di volere un pilota da top ten ma non credo sarà facile trovarlo”.

C’è la possibilità di vederti in SBK anche il prossimo anno?

“Ci sono possibilità ma non credo si concretizzeranno. Purtroppo in questo periodo è difficile correre in Superbike per un team indipendente, serve tanto budget e questa è la situazione. E’ frustrante: solo pochi piloti possono correre in questo campionato ed andrebbero valorizzati. Io come tutti dedico la mia vita a tutto questo e come tutti dovrei essere pagato, quindi è una situazione strana ma ne verrò fuori”.

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