Il giovedì di Misano non può che essere speciale per Toprak Razgatlioglu. Per la prima volta dall’ufficialità del suo passaggio in MotoGP nel 2026 – con i colori del Team Pramac – il turco ha infatti raccontanto le sue sensazioni alla stampa, con la consueta schiettezza e simpatia.
“Posso dire che il mio sogno si è realizzato – apre Toprak – da un lato sono un po’ triste, dato che ho passato 11 stagioni in questo paddock e ora sono in procinto di lasciarlo, ma dall’altro devo seguire i miei sogni. Ci sto pensando ovviamente, ci sarà tanto da imparare sia sotto il profilo tecnico che delle piste. Il mio obiettivo è il 2027, ma già il prossimo anno dovrò mostrare qualcosa”.
Toprak e la MotoGP
Come si è svolta la trattativa? Qual è stato il ruolo di Paolo Pavesio?
“Io e Paolo abbiamo sempre avuto un bel rapporto, ci siamo scambiati dei messaggi anche l’anno scorso, ma di queste cose è meglio che parliate con Sofuoglu, dato che io penso più alla pista. Abbiamo parlato anche con altre case, ma alla fine ho scelto Yamaha. Conosco bene gli uomini della casa lato SBK, ma ora potrò conoscere anche quelli della MotoGP”.
La Yamaha ha faticato negli ultimi anni. Cosa ti rende ottimista pensando al prossimo anno?
“La moto sta migliorando, credo sia evidente, e il prossimo anno dovrebbe arrivare anche il nuovo motore. Vedremo, per me la cosa più importante è il passaggio in MotoGP, e nel 2027 tutto cambierà”.
In SBK ti sei abituato ad essere sempre nelle prime posizioni. Posizionarti più indietro in MotoGP potrebbe essere difficile da digerire?
“Forse sì, dato che di solito guardo lo schermo con i risultati solo nella parte alta, ma la MotoGP è diversa e sarà difficile, soprattutto il primo anno, ma mi servirà solo il tempo di adattarmi e migliorare”.
Attualmente in MotoGP il tuo numero è di Fermin Aldeguer. Gli parlerai per cambiarlo?
“Non so, magari lo farò (ride ndr). Ho un’idea per il numero ma vedremo”.
Porterai con te il tuo capotecnico attuale?
“Ne stiamo parlando e sembra possibile”.
Proverai la moto a Valencia?
“Non lo so ancora, è presto per parlarne. Vedremo e ne parleremo nei prossimi giorni”.
Vi era la possibilità di passare in MotoGP nel 2027: perché hai scelto di compiere il salto già nel 2026?
“Per me il primo passo consisterà nell’imparare le piste in cui non ho mai corso e nel conoscere il paddock: in questo senso il 2026 sarà utile. Non so se in alcune piste potrò girare in anticipo con una moto stradale, è presto per fare programmi”.