Gara sontuosa per Nicolò Bulega che, dopo una intensa battaglia iniziale con Razgatlioglu, lascia il turco sul posto e va a prendersi in solitario la quarta vittoria in campionato scacciando momentaneamente i fantasmi della domenica di Assen.
“È stata una gara tosta e molto calda – commenta Bulega – e la battaglia iniziale con Razgatlioglu è stata forte, mi sono divertito. Sapevo di avere qualcosa in più specialmente con le gomme usate perché ieri e stamattina il mio passo era ottimo. Non è stato comunque facile perché le condizioni erano diverse rispetto alle libere, dovevo adattarmi di più. Non stavo guidando al 100% per via delle temperature elevate, ma era lo stesso per tutti. Ho cercato di stare concentrato, sorpassare Toprak al momento giusto e fare un giro per prendermi un po’ di margine. Quando l’ho passato mi sono detto che potevo andare con il mio passo e che potevo vincere e alla fine ce l’ho fatta.”
Poi aggiunge su Razgatlioglu: “Ero piuttosto tranquillo perché sapevo che con gomme usate ero veloce come ho dimostrato ieri nelle libere e Toprak faticava con le gomme usate, nei primi giri però lui è sempre molto forte. Ho solo cercato di stare calmo, dopo qualche giro sono riuscito a prendere il mio passo e ha funzionato.”
Parlando della pista di Cremona dice: “Ora la pista mi piace un po’ di più (ride), ma non è abbastanza. Devo sempre pensare un po’ di più quando guido, soprattutto nel primo settore che è molto lento e non mi piacciono particolarmente quelle curve. E’ quello che abbiamo ed è così per tutti, ho solo cercato di spingere al 100% ed è stata una vittoria incredibile davanti a tanti tifosi italiani.”
Bulega e l’importanza di vincere davanti a Razgatlioglu
Quella maturata oggi in gara-1 a Cremona è stata forse la vittoria più importante di Nicolò nella sua carriera in SBK perché arrivata contro un avversario tosto come Toprak e soprattutto dopo il doppio zero di Assen. “Questa è la vittoria più importante per me in SBK. Non mi aspettavo di essere veloce qui, sono arrivato a questo weekend dopo la delusione di Assen e mi serviva una vittoria. Sapevo, prima di arrivare qui, che vincere sarebbe stato difficile ma alla fine ce l’ho fatta. E’ veramente speciale, significa che se posso vincere a Cremona che è il tracciato peggiore per me allora posso essere abbastanza fiducioso per le prossime gare.”
Poi aggiunge: “Non lo so se Toprak sarà ancora così aggressivo ma è possibile. Penso solo a quello che devo fare, mi sono divertito a battagliare con lui nei primi giri. Darò il 100% come sempre.”
Bulega tra le differenze con l’anno scorso e la battaglia con Razgatlioglu
E’ chiaro ed evidente che in questo primo scorcio di campionato, BMW abbia qualcosa in meno rispetto all’anno scorso così come Bulega abbia cambiato mentalità. “Non so cosa sia cambiato per BMW ma so cosa è cambiato per me. Penso di aver fatto uno step rispetto all’anno scorso, Ducati sta lavorando davvero duro. Io e Ducati insieme abbiamo fatto uno step in avanti, non penso troppo agli altri ma più a me stesso, dove posso migliorare e dove posso migliorare da chi è più veloce di me su una pista e cercare di essere sempre primo.”
Sulla battaglia con Razgatlioglu dice: “Come a Portimao, è sempre aggressivo ma non ci siamo mai toccati. Mi sta bene, mi sono divertito in bagarre. Guido da quando ho 4 anni e posso gestire, fino a che restiamo così mi va bene.”
Il Bulega-pensiero sul campionato e gli elogi di Tardozzi
Che la lotta al titolo sia una questione tra i due piloti non è certo un segreto ma parlare di fuga iridata è ancora presto in quanto mancano ancora troppe gare. “Tutto è ancora aperto ed è troppo presto per parlare di titolo. Non ho mai pensato al titolo, specialmente adesso che siamo solo al quarto round della stagione. Penso gara per gara e vincere più gare possibili.”
Sugli elogi ricevuti da Davide Tardozzi dice: “Davide è sempre molto diretto quando ti parla, mi piace perché è sempre chiaro con me. E’ sempre bello vincere davanti agli uomini Ducati e spero di aver fatto loro un regalo perché una vittoria in Italia è importante anche per loro.”