Venerdì tutto sommato positivo per Danilo Petrucci nonostante le scivolate sia nella mattina che nel pomeriggio. Il ternano è decimo nella classifica combinata a sette decimi dalla vetta ma sa di avere tra le mani un buon passo per poter lottare per il podio
“E’ stata una buona giornata – commenta Petrucci – la cosa più difficile da affrontare sono state le aspettative e la pressione che ci sono, soprattutto quando stamattina mi sono rivisto primo nei tempi. Ero quasi scontento perché devo cercare di rivincere, sarà sicuramente più difficile dell’anno scorso ma non impossibile. Stamattina siamo stati veloci, era dall’anno scorso che provavo a cadere alla 2 e quest’anno ci sono riuscito, è una curva veramente infida. Oggi pomeriggio l’ho presa con un po’ più di calma per lavorare in vista della gara, con queste temperature la pista è molto scivolosa, difficile da gestire. C’è una gomma posteriore diversa dall’anno scorso e soprattutto ci sono 60° di asfalto. Le condizioni sono molto diverse, molto difficile cercare il grip, non ho messo la gomma nuova alla fine e sono scivolato indietro. Non siamo i più veloci ma penso di avere il passo per lottare per il podio.”
Poi aggiunge: “C’è una sola gomma da usare, bisogna fare una buona qualifica domani e cercare di mettersi davanti. Bisogna cercare di capire come fare con Nicolò, ci sono 4-5 piloti che possono lottare per il podio, c’è sempre Razgatlioglu. Noi siamo della partita, sono contento di questo, dall’inizio dell’anno siamo sempre tra i primi cinque. Per me è una gara come le altre, l’obiettivo è quello di lottare per i primi cinque, se capita l’occasione e sono messo veramente bene provare a vincere.”
Il Petrucci-pensiero su Bulega, le strategie per la gara e la pressione
Nicolò è da inizio stagione che sta facendo vedere una crescita esponenziale rispetto all’anno scorso, mettendosi quasi sempre primo in ogni sessione e anche a Cremona, nonostante una pista non adatta al suo stile, ha chiuso davanti a tutti il venerdì. “Bulega, in questo momento, è l’unico che sta facendo davvero la differenza, un po’ in tutte le piste, non solo qui. Noi siamo tutti lì insieme.”
Sulla strategia di gara spiega: “Partire subito all’attacco perché il rischio è quello di rimanere intruppati e non riuscire a sorpassare pur avendo 1-2 decimi in più di passo. Qua non si riesce a recuperare, bisogna cercare di mettersi davanti e provare a spingere. L’anno scorso sono partito sesto in gara-1 e sono riuscito a vincere avendo un passo superiore, quest’anno non ce l’ho.”
Parlando di pressione dice: “L’evento di ieri è stato molto bello. L’affetto e la gente che c’era l’anno scorso e tutta quella che è venuta ieri più tutta quella che c’è nel paddock ne fanno forse la gara più popolata del Mondiale e questo mi piace molto. Bisogna gestire il fatto che ogni persona che mi incontra mi chiede di rivincerle ancora tutte e tre quest’anno, è difficile da gestire. Sarò contento di lottare per il podio e provare anche per la vittoria. L’anno scorso io e Bulega abbiamo fatto una grigliata insieme, quest’anno invece separati uno di fronte all’altro. Vediamo a chi andrà meglio, così se non vinco non devo fare la grigliata e mi tolgo il pensiero di andare a comprare la brace.”
Il Petrucci-pensiero sul futuro di Razgatlioglu ed il proprio
A tenere banco nel weekend di Cremona non è soltanto il futuro di Bulega ma è anche quello di Razgatlioglu, cercato dalla Honda in MotoGP per il 2027. “Razgatlioglu secondo me correrà in moto (ride). Fossi in lui andrei in MotoGP, comincia ad avere 28 anni, quasi è tardi. Non so che tipo di offerte abbia, mi piacerebbe vedere cosa riesce a fare su una MotoGP. Sicuramente l’ho visto un po’ più nervoso quest’anno, confermarsi con il numero 1, la storia del regolamento e Bulega che sta andando molto forte e facendo la differenza è abbastanza difficile.”
Sul proprio futuro dice: “Io ancora non lo so, spero ancora di correre in moto. Non so se correrò ancora con il camion questo inverno. Finchè non si muove Toprak è ancora tutto bloccato.”