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Test Jerez, Rea contento della R1: “Non servono stravolgimenti”

© GPAgency

In casi come quello di Jonathan Rea e la Yamaha, si può parlare del proverbiale “amore a prima vista”. Il nordirlandese, dopo ben nove stagioni con Kawasaki, è infatti salito sulla R1 ufficiale nella due giorni di test del mondiale Superbike a Jerez (qui il resoconto della seconda giornata) per effettuare i primi giri in sella alla moto con cui andrà all'assalto del titolo nel 2024, trovandosi immediatamente a proprio agio.

Non mi ero creato nessuna aspettativa per questo primo test, ma fin dai primi giri mi sono trovato bene con la Yamaha, pur rendendomi immediatamente conto di essere su una moto molto diversa rispetto alla Kawasaki”, ha detto un Rea visibilmente soddisfatto. “L'erogazione del motore è fantastica, è facile da guidare e ora abbiamo una buona base da cui partire che non andrà stravolta per arrivare a giocarci la vittoria in gara”.

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Rea: “Mi sono bastati pochi giri per capire la R1”


Il sei volte campione del mondo ha evidenziato la bontà del pacchetto: “Quando guidavo la Kawasaki mi chiedevo come facessero Toprak e Locatelli ad essere veloci con ogni tipo di gomma, ma mi sono bastati pochi giri per capire che sulla R1 si riesce a sfruttare ogni mescola proprio per via della versatilità del motore. E' un ottimo pacchetto e la dimostrazione l'ha data anche Remy Gardner, che ha chiuso i test davanti a tutti”.

Sicuramente bisognerà lavorare sui vari aspetti dell'elettronica, essendo qualcosa di estremamente personale, ma purtroppo in questo Day 2 il mio ingegnere elettronico non era presente, perciò questo sarà il focus della nostra prossima uscita. Per il resto, ho solo bisogno di tempo e chilometri per abituarmi alla moto, ma al momento sono davvero contento di queste prime sensazioni”, ha concluso il nordirlandese.

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