Sorride Scott Redding, il che – dopo le difficoltà incontrate nei primi round stagionali – è già una notizia. Il venerdì di Donington infatti ha regalato al capitano della spedizione BMW una terza posizione utile in primis per il morale. “Oggi sono tornato nelle situazione in cui posso davvero dimostrare il mio valore – il riassunto dell’inglese -senza essere limitato dalla moto”.
Come ti spieghi questo miglioramento? Merito dei test o del nuovo forcellone?
“I test svolti qui non sono serviti a molto, perché purtroppo nel corso della giornata c’è stato un incidente mortale, e dunque per rispetto abbiamo smesso di girare. In vista del weekend comunque abbiamo fatto delle modifiche, legate al manubrio ed al cambio: cose che mi hanno sentire più a mio agio. Oltre a queste piccole modifiche ho potuto beneficare del nuovo forcellone, che sin da subito mi è sembrato andare nella direzione giusta”.
In cosa differisce il nuovo forcellone da quello precedente?
“Aumenta l’aderenza nel massimo angolo di piega, un aspetto che ci ha sempre limitato tanto, e mi regala più agilità ed efficacia in frenata. Il forcellone è un componente molto importante, e di conseguenza tutte le case ci lavorano a fondo, sia qui che in MotoGP”.
Redding: "Un podio sarebbe il massimo"
Pensi che il forcellone fosse quello di cui avevi bisogno? O vi sono aspetti più urgenti più urgenti?
“Probabilmente era una delle cose più urgenti, dato che ne abbiamo parlato sin dal primo giorno. Ho fatto una lista delle cose da fare, che con il passare dei giorni era stata messa nel cassetto, ma che ora si sta riducendo: ora ci sono circa dieci punti. Vediamo una progressione, il che è importante, ma c’è ancora da fare”.
Quale può essere un obiettivo realistico per il weekend?
“Un podio sarebbe il massimo: il mio passo non è male, ma occorre vedere quanto cresceranno gli avversari. Magari domani potremo trovare qualcosa in più, con il quale essere della partita”.
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