Seconda giornata di test davvero di fuoco per la Supersport ad Aragon, con un’aria da qualifiche che racconta perfettamente quanto spettacolo potrà regalare la categoria. Sessione dopo sessione infatti i tempi si sono abbassati, e nell’ultima mezz’ora dell’ultimo turno si è davvero assistito ad un primo assaggio di Superpole, con tanti piloti muniti di SCX nuova al posteriore per trarre il massimo sul singolo giro.
Al termine della battaglia è stato Jules Cluzel a prevalere, grazie al crono di 1’53”407, a circa mezzo secondo dal record della pista, firmato dallo stesso francese. Il pilota GMT94 ha avuto la meglio per soli 57 millesimi su un altro pilota Yamaha, ossia il portacolori del team Evan Bros. Lorenzo Baldassarri. Ad interrompere la fila di R6 è la Kawasaki ZX-6R di Can Oncu, capace di confermarsi tra i primi, con poco più di un decimi da recuperare.
Bulega insegue a pochi decimi
Resta così ai margini dell’ipotetica prima fila Nicolò Bulega, il migliore di ieri, proprietario però della velocità massima più alta, ossia 276.2 km/h. Il pilota Aruba precede il campione del mondo in carica Dominique Aegerter, mentre dalla sesta posizione di un ottimo Yari Montella i distacchi cominciano ad alzarsi, con il campano a più di sei decimi dalla vetta.
Settima con caduta la MV 800 di Niki Tuuli, seguito da un molto positivo Adrian Huertas: il campione 2021 della Supersport300 si è dimostrato rapido con la Kawasaki, e promette di essere una piacevole sorpresa. Alle sue spalle Raffaele De Rosa, con la Ducati del team Orelac, mentre chiude la top ten Peter Sebestyen, primo pilota ad incassare più di un secondo.
Si chiude con l’undicesima piazza la giornata di Federico Caricasulo, seguito da Bahattin Sofuoglu e Stefano Manzi, ancora alle prese con la conoscenza della Triumph. Restando sugli azzurri Leonardi Taccini è 21°, davanti ad Oli Bayliss (caduto a fine giornata), mentre Filippo e Federico Fuligni sono rispettivamente 27° e 30°.
I tempi
SSP: ad Aragon la nuova era si apre nel segno di Bulega e Ducati