La SBK torna all'Estoril, sede storica del mondiale nelle prime edizioni, poi estromessa per anni. La reintroduzione della pista portoghese offre la possibilità di assistere ad un nuovo tracciato, conosciuto da pochi piloti iscritti al campionato. Chi l'ha visto solo in tv, foto e videogame è Johnny Rea, curioso di metterci presto le ruote della sua Ninja.
Per il (quasi) sei volte iridato, la motivazione è alta. Lui sai che l'obiettivo 100 vittorie è dietro l'angolo, stesso discorso se parliamo di titolo mondiale. Al di là dei pochi punti utili da raggranellare, il Cannibale è concentrato sulla prima cosa da fare arrivato a Cascais e dintorni: "L'Estoril è una pista per noi di Kawasaki tutta nuova - spiega - perciò, ho entusiasmo e voglia di impararla. Quando andiamo nei circuiti mai visti, so che posso contare su una ZX-10RR dalla solida base. Venerdì dovrò imparare il tracciato, sviluppare il nostro potenziale e mantenere la calma".
Johnny non ha lo stress di dover per forza di cose attaccare, perché il vantaggio in classifica nei confronti di Scott Redding è più che consistente: "Arrivare all'ultimo round con un grosso margine in classifica è molto positivo - conferma - ed è molto emozionante giocarsi il campionato in una stagione con solo otto appuntamenti. Credo che la Kawasaki si possa ben adattare al layout del circuito, ho sentito che, come a Magny - Cours, pure in Portogallo ci sarà il pubblico e la cosa mi rende davvero felice".
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