A volte ritornano. E quando lo fanno, non passano di certo inosservati. Marco Melandri è uno di quei piloti che ha sempre attirato verso di se l’interesse e la curiosità del pubblico e degli addetti ai lavori. Talento vero (un titolo mondiale in 250), offuscato a volte da alcuni episodi sfortunati e da una certa “fragilità” psicologica, Melandri torna oggi in Superbike dopo due stagioni di assenza e, dopo Yamaha, BMW e Aprilia, lo fa in sella alla moto più rappresentativa della storia delle derivate. La Ducati.
SBK COMPETITIVA - L’obiettivo non è dichiarato ma, nonostante questo, è facilmente immaginabile. “Sono entusiasta per questa opportunità – ha detto Macio al termine della presentazione andata in scena nella sede di Aruba, ad Arezzo - il mio feeling con la Panigale R e la squadra è stato ottimo fin da subito, e giro dopo giro abbiamo scoperto il nostro potenziale, avvicinandoci gradualmente ai primi. È difficile fare pronostici perché il campionato SBK è più competitivo che mai, ma non vedo l’ora che si spengano i semafori a Phillip Island per tornare ad assaporare l’adrenalina che solo le gare ti sanno dare. Non sarà facile battere i nostri avversari, ma faremo di tutto per farci trovare pronti, dopodiché… tutto è possibile”.
Melandri di nuovo in pista ad Aragon