di Riccardo Piergentili
Finalmente ce l'ha fatta. Finalmente
Jonathan Rea ha vinto il
Mondiale SBK. Il suo talento non è mai stato in discussione. Tutti, nel paddock della SBK e fuori dal paddock, sapevano che
Rea era uno dei migliori piloti in circolazione, però Jonathan ha gareggiato a lungo con la
Honda, una moto equilibrata, guidabile, che però, dal punto di vista prestazionale, è un gradino sotto alle prime della classe. Con la
Fireblade Rea ha vinto diverse gare, si è messo in mostra. La
Kawasaki l'ha notato, l'ha ingaggiato, gli ha messo a disposizione la
ZX-10R e Jonathna non ha sbagliato un colpo. Ha battuto
Tom Sykes, uno che conosceva bene la
Ninja, ed è diventato l'uomo da battere.
Per
Rea, gara 1 sarebbe dovuta essere una passerella, invece Jonathan ha dovuto
lottare duramente, con gli avversari e con la sua moto, che nelle curve a destra non ne voleva sapere di mantenere la traiettoria impostata.
Problemi alla gomma, con i quali Rea ha dovuto "convivere" per oltre metà della corsa. All'inizio la sua
ZX-10R sembrava a punto. La più a punto. Nei primi giri, infatti, mentre
Tom Sykes stava provando a scappare, Rea lo inseguiva a suon di giri veloci.
A 18 giri dalla fine, addirittura, Jonathan ha segnato il
record della pista, che era di Sykes e risaliva al 2013.
Poi, il calo, improvviso.
Chaz Davies, autore di una
gara perfetta e di un finale di stagione in crescendo, ha raggiunto Rea e lo ha passato all'interno, in una delle tante curve a destra che Jonathan non riusciva più ad affrontare al meglio. Per le prime due posizioni non c'è nulla da fare; l'obiettivo di Rea diventa il podio ma c'è un giovane pilota, in sella a quella
Fireblade che Jonathan ha abbandonato alla fine del 2014, che oltre ad essere un funambolo sembra avere trovato la velocità e la costanza di rendimento. Si chiama
Michael van der Mark e rappresenta il futuro della Honda in SBK. L'olandese raggiunge Rea, lo passa e lo lascia nella fossa del... Leon. Haslam, pilota Aprilia, partito indietro ma risalito a ridosso delle posizioni di vertice diventa l'avversario di Rea nel finale della corsa.
Nonostante la
crisi tecnica di Rea, Haslam non riesce ad approfittare della situazione, anche perché la
ZX-10R mette in mostra delle doti di accelerazioni che la
RSV4 non sembra possedere. La lotta tra Rea e Haslam favorisce il
rientro di Pirro, che purtroppo nel finale deve alzare bandiera bianca.
Motivo? Gomme alla frutta. Sotto la bandiera a scacchi Sykes transita solo. Alle sue spalle Davies e Van Der Mark.
Quarto, il nuovo campione del mondo della SBK, Jonathna Rea. Haslam è quinto, Pirro è sesto.
Da segnalare che
Jordi Torres ha rovinato la sua gara al primo giro, arrivando lungo alla prima curva.
Niccolò Canepa, dopo una qualifica straordinaria, anche in gara stava dimostrando di potersela giocare con
Davies, però, purtroppo,
Niccolò è finito a terra a 18 giri dal termine, quando il
podio sembrava un obiettivo possibile.
Qui potete leggere la classifica di
gara 1.