Troy Bayliss, che ha sostituito Davide Giugliano sulla Ducati nel primo round del Mondiale Superbike in Australia (leggi QUI), è tornato a parlare della sua esperienza. Di nuovo in gara a 45 anni. E lo ha fatto con una intervista sul numero 9 di Motosprint in edicola dal 3 marzo.
Eccone un estratto.
«Non ho perso l’attitudine alle gare, perché è una questione mentale. Tutte le sensazioni erano le stesse di sette anni fa (quando corse per l’ultima volta in SBK). Con un po’ di tempo a disposizione in più per provare, sarei andato meglio».
Ma dentro la testa di questo ragazzo di 46 anni che cosa passa; c’è la voglia di riprovarci?
«Io non chiederò nulla alla Ducati, dico solo che mi piace correre e che adoro questa moto».
Ma quando ha scelto di mettersi alla prova, Bayliss era preoccupato?
«Sono tornato soprattutto per dimostrare a me stesso che i ragazzi di oggi non mi avrebbero preso a calci in culo. E questo non è successo. E quando a fine gara ero arrabbiato perché volevo fare meglio, ho capito di essere ancora quello di sette anni fa».
Marco Masetti