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SBK Misano: Sykes è doppietta!

A Misano, doppietta di Tom Sykes, protagonista indiscusso del round numero 7 del mondiale Superbike. L’inglese si era già assicurato la vittoria di gara 1 e ha vinto anche la seconda: “A essere onesti ho fatto un po’ più fatica - ha detto Tom alla fine - la moto era un po’ meno stabile, io guidavo un po’ di più con la sinistra, dato che la destra mi faceva male, e ho in po’ compromesso il bilanciamento. Poi avevamo un po’ di chattering”. Il fatto è che  Sykes è alla terza doppietta di stagione, dopo Aragon e Donington. E in campionato prende il volo. Ha 251 punti, 39 più di Sylvain Guintoli, quarto al traguardi di gara 2. Ancora un secondo posto per l’altro pilota Kawasaki, Loris Baz. “Sono partito forte - raccontava alla fine il francese - ma Tom era troppo forte. Non abbiamo fatto nessun cambiamento sulle moto, dunque è andato tutto più o meno come nella prima manche” Con la fuga di Sykes, ad animare la gara hanno provveduto Baz e Marco Melandri. L’italiano dell’Aprilia ha concluso terzo come in gara 1, ma questa volta ha provato in ogni modo a superare Baz. Negli ultimi 5 giri gli attacchi si sono susseguiti, ma il francese ha sempre chiuso. “Sì, Marco ha provato tante volte. In realtà mi avevano consigliato di farlo passare e controllarlo. Ma io ho preferito restare davanti - spiegava alla fine Baz - così ho fatto una delle mie gare più belle” Alla soddisfazione del francese ha fatto da contraltare la delusione di Melandri. “Questa è una pista difficile per  i sorpassi - spiegava alla fine - e dire che come passo avevo qualcosa più di Baz. Dovrò riprovarci nella prossima gara, in Portogallo. Però noi dobbiamo crescere. In Malesia è stato più facile perché  la Kawasaki ha sofferto, questa volta invece le “verdi” erano troppo forti. Ma non mi rassegno, cercherò di rendere più dura la vita a Sykes. Il più deluso di tutti alla fine era Davide Giugliano. Il pilota Ducati, arrabbiato per gara 1, è scattato come  una freccia.  Al primo giro aveva già sei decimi di vantaggio su Sykes. Ma era “Jump start” partenza anticipata. Per lui il “ride through”, che impone l’attraversamento della corsia box a velocità controllata. Terminerà nono. Precedendo la prima delle EVO, la Kawasaki di Salom. Guarda la classifica di gara 2 Guarda la classifica di campionato