PHILLIP ISLAND - Mancano poche ore al via del
Mondiale Superbike 2014. Domenica 23 febbraio, infatti, scatterà in
Australia il promo round di questa stagione che si preannuncia
una delle più combattute della storia delle derivate dalla serie. Sono i numeri a dirlo: nei test di Phillip Island di lunedì e martedì scorso dieci piloti di cinque Case si sono trovati distanziati di soli otto decimi. E questo significa che, almeno in questa gara, non ci sarà un dominatore.
Bensì tutti e dieci i piloti saranno in lotta per il podio. I piloti ufficiali
Aprilia,
Melandri e
Guintoli, sulla carta sono i favoriti, perché la
RSV4 si trova particolarmente a proprio agio sul tracciato australiano. La moto della Casa di Noale è quella che consuma meno le gomme ed in caso di poco grip, sarà favorita. Ma oggi, giovedì, sul tracciato australiano è arrivata la pioggia. E questo potrebbe rimescolare le carte in tavola. E di questo potrebbero approfittarne tutti gli altri, col campione del mondo
Tom Sykes (nella foto) in testa.
Il britannico della
Kawasaki è stato il più veloce dei test, ma anche il suo compagno di squadra,
Loris Baz, è stato costantemente veloce. Ci sarà poi da vedere come si comporteranno in gara i due piloti
Suzuki.
Laverty, a Phillip Island, è sempre andato forte e anche con la
GSX-R ha impressionato. Il suo compagno di squadra, il debuttante
Lowes, è stato velocissimo nei test nonostante non conoscesse il tracciato e potrebbe giocare un brutto scherzo a tutti.
Poi ci sono le due
Ducati.
Giugliano è stato velocissimo per tutti i due giorni di test, ma la sua
Panigale consuma ancora parecchio le gomme.
Davies, è parso meno in forma, ma come sempre, il gallese, da il meglio di se in gara. Infine ci sono le
Honda di
Rea ed
Haslam. La
CBR è cresciuta molto in inverno ed i due piloti del team Ten Kate potrebbero inserirsi nella lotta per il podio.
Insomma, i presupposti per due grandi gare ci sono tutti, anche perché poi ci sarà una gara nella gara, quella tra le
EVO.
Niccolò Canepa, con la sua
Ducati, è stato il più veloce nei test, ma dovrà giocarsi la vittoria con le Kawasaki di
Salom e
Foret.
Giulio Fabbri