La perdita d’olio dalla moto di Federico Sandi è costata cara a Camier e Rea, nel corso di gara 1 del Mondiale Superbike al Nurburgring. La gara è stata poi interrotta da bandiera rossa (come la successiva). In merito alla dinamica dell’incidente, ecco la precisazione della squadra di Sandi, il team Pedercini.
“Il problema meccanico che ha causato la caduta del pilota Federcio Sandi ed il successivo incidente che ha purtroppo visti coinvolti i piloti Leon Camier e Jonathan Rea domenica scorsa all’autodromo del Nurburgring, il team Pedercini con il presente intende fornire delle precisazioni. Il nostro pilota Federico Sandi dodici minuti dopo la partenza della prima manche ha fatto rientro al box lamentando un rumore anomalo della sua moto.
I nostri tecnici hanno controllato la moto stessa, rilevando un problema all’impianto di scarico che è stato prontamente riparato, tanto che due minuti dopo Sandi ha potuto rientrare in pista. Venti minuti dopo lo stesso pilota, che nel frattempo aveva percorso circa otto giri senza avvertire nessun inconveniente alla propria moto, è caduto a causa della rottura del motore, per fortuna senza riportare problemi fisici. Non corrisponde quindi al vero che il nostro pilota sia stato fatto rientrare in pista con problemi al propulsore o a qualsiasi altro componente della sua moto.
Siamo ovviamente molto dispiaciuti per quanto accaduto a Rea e a Camier, ai quali auguriamo una pronta guarigione, ma respingiamo fermamente le accuse che ci sono state rivolte secondo le quali Sandi sia stato fatto rientrare in pista con problemi al propulsore. Il team Pedercini partecipa al campionato mondiale Superbike da tredici anni e si è sempre impegnato con serietà e correttezza, sia in pista che fuori. Respingiamo quindi fermamente le accuse che ci sono state formulate e che riteniamo siano lesive nei confronti della nostra lealtà, oltre che della nostra competenza”.