PHILLIP ISLAND – Marco Melandri è scivolato nella fase iniziale del turno di qualifica. Si è rialzato senza un graffio ma l’incidente ha complicato il lavoro della sessione conclusa in dodicesima posizione.
Marco, cos’è successo alla curva Siberia?
“Stavo provando una gomma anteriore molto dura, ho spinto troppo e ho perso l’avantreno. Mentre scivolavo ho pensato che avrei potuto farmi di nuovo male alla spalla ma per fortuna non ho rimbalzato. E sto benissimo”.
Quattro cadute a Phillip Island tra test (due a dicembre, una martedi scorso) e qualifiche. Siamo solo a venerdi, non è un po’ troppo?
“Forse sono state cadute necessarie, perché finché non cadi non capisci fin dove puoi spingere moto e gomme. Adesso ho capito e so quello che non va bene. Per fortuna la spalla è a posto. Domani è un altro giorno”.
Ci sono anche problemi tecnici?
“La caduta in qualifica ha complicato i piani perché il muletto aveva una geometria completamente diversa. Ho fatto molta fatica e il tempo non è venuto. Non quello che volevo io, intendo”.
Che prospettive ci sono per la gara?
“Intanto penso alle ultime prove, a risalire un po’ la corrente. Oggi non è andata bene ma non sono affatto pessimista”.
Paolo Gozzi
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