Questa storia è bella, coinvolge persone e professionisti di alto calibro. Valentina Fantini ci mette la mano e le parole, perché figlia d'arte e impegnata nel Campionato Italiano Velocità Junior pronto allo scatto da Magione: "Come abbiamo fatto lo scorso anno e nella riscossione di feedback positivi" parla con grosso entusiasmo "proponiamo la Superpole per le categorie Ohvale 160 e 190. Sì, proprio il giro secco a pilota singolo. Piacava tanto a mio papà e a un suo caro amico. La nostra dedica è anche per loro". Nientemeno che Alberto Fantini e Gian Franco Carloia.
Il calendario del CIV Junior 2025
Il countdown di Valentina Fantini
Alcune parole le avete già lette. A precedere le prossime, torniamo sull'elemento mano. La Fantini fa il conto alla rovescia, proprio come faceva l'indimenticabile Alberto: "Cinque, quattro, tre, due uno... go!" Il pilota scatta dalla pit lane, affrontando il proprio giro lanciato e, appena dopo, l'attacco al crono. Dove abbiamo già visto l'emozionante e original procedura? Lo svela lei: "Ma certo, in SBK" ancora Valentina "era mio papà a occuparsi della Superpole, allestita assieme ai fratelli Flammini. L'idea raccolse un successo talmente alto, da divenire un classico imperdibile del panorama a due ruote iridato".
L'addetto alla Segreteria Sportiva del Misano World Circuit e del CIV Junior, nonché accreditatasi ufficialmente in qualità da Direttore Gara di secondo livello offre dettagli a suonare come musica per le nostre orecchie: "Con Marzio Leoncini e il Direttore Gara del nostro campionato" il Responsabile della serie giovanile propedeutica e Davide Sacenti "ne abbiamo parlato un po', ma giusto un po'. Ci sembrava chiaro quanto fosse buona l'iniziativa: Superpole pure da noi! E così fu, così è. Mi hanno proposto di essere io a fare il conto alla rovescia, sapevo che avrei provato una forte emozione, ma non immaginavo grande da farmi venire la pelle d'oca. Li ringrazio, altrettanto la FMI".
In ricordo di Alberto e Gian Franco: il cuore della Fantini
Valentina è mamma, contestualmente addetta ai lavori. Mica facile, al giorno d'oggi. La "scuola", se possiamo definirla tale, le venne offerta da un maestro ad hoc: "Papà viaggiava spesso" il ricordo "mi abituai presto alle sue assenze. All'inizio, faticavo a comprendere: perché va via per tanti giorni?! Poi, crescendo, mi sono resa conto: questo mestiere è bellissimo, ma richiede sacrifici. Ecco perché ogni soddisfazione pesa il doppio".
Dall'arte equina al rombo dei propulsori. La Fantini sa cosa voglia dire domare e mantenere il controllo: "Io andava a cavallo, l'adoravo. A papà piacevano le motociclette. Le due attività hanno qualcosa in comune, infatti, capisco quando un pilota parla di limite, rischi o equilibrio. Quando Alberto tornava dai suoi viaggi di lavoro, ci immergevamo nella natura. Mi chiedevo come potesse essere attirato da asfalto e cordoli. Ho capito anche questo".
Da Direttore Gara a Direttore Gara a futuro Direttore Gara: "Era un grosso amico e collaboratore di Gian Franco Carloia. Babbo diventò Race Director del Mondiale Superbike sino al 2008. Lo stesso ruolo è stato ricoperto da Carloia, che aveva seguito i suoi corsi. Un segno del destino e un sogno riflesso nella loro stima reciproca. Dal canto mio, ho passato il secondo livello e ho dato l'esame presso la FIM come Sporting Stewart. E nel CiV Junior vengo considerata in tante situazioni: la Superpole è una, magica come poche".