A Road America, è successo l’imponderabile. Non tanto se parliamo della vittoria di Bobby Fong, campione in carica Supersport, al primo successo nella Superbike; ciò che non si poteva prevedere, consiste nella caduta rimediata da Cameron Beaubier, ruzzolante nella ghiaia di Elkhart Lake dopo un seconda manche condotta in testa.
L’errore del numero 1 schierato dal team Yamaha Monster Energy ha spalancato la porta migliore per la Suzuki di Fong, ed il numero 50 del team M4 Ecstar ne ha approfittato: “Ho visto Cameron cadere - ha spiegato in sala stampa - ma non sapevo chi ci fosse alle mie spalle. Sentivo la pressione, era Gagne. Ho preso dei rischi, ma non riuscito a vincere la gara”.
Jacob - detto “Jake” - ex SBK mondiale, ha calcato il secondo gradino del podio, nonostante qualche problema tecnico patito dall’impianto frenante della sua R1, gemella della moto di Beaubier: "Vero, ma mi sono comunque divertito - ha ammesso - anche se il mio obiettivo è di andare a prendere Cameron in vetta alla classifica"
Molto bravo, ancora, Wyman. Kyle e la Ducati Panigale V4 R del team a lui dedicato hanno colto un altro terzo posto, a fare il paio con il risultato ottenuto nella frazione del sabato: “Tutto questo è fantastico - la gioia del pilota - è stato difficile mantenere la concentrazione, ma ciò che conta è vedere la Ducati sul podio”.
Non solo il leader MotoAmerica ha mangiato la polvere, pure Toni Elias è volato in terra, dopo un contatto con il sudafricano Mathew Scholtz, quarto al traguardo. L’inizio di stagione è pessimo per lo spagnolo, l’unico rivale capace di battere Beaubier nel 2017. Dopo il tonfo, il numero 24 ha rialzato la sua Gixxer e l’ha portata al settimo posto finale, in un ordine d'arrivo che conta diciassette arrivati su venti partenti.
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