DAYTONA - Dario Marchetti ha ottenuto due secondi posti nella sua prima giornata di gare della Bike Week sul circuito di Daytona, in Florida, nella serie di corse che apre la stagione della velocità motociclistica internazionale e culminerà venerdì notte - sabato, ora italiana- con la prestigiosa 200 Miglia di Daytona. Marchetti è schierato dal team DucShop di Atlanta in sella a una Ducati 848 derivata piuttosto strettamente dalla serie, ed ha preso parte alla prima manche della Battle of Twins e della Sound of Thunder, gare che negli anni scorsi hanno visto diversi successi italiani, tra i quali quello dello stesso Marchetti, e per questo nel nostro Paese sono piuttosto popolari.
Marchetti è a Daytona per correre la celebre 200 Miglia con una Ducati 848 praticamente di serie per Motosprint, sul quale racconterà poi l'esperienza americana.
La vittoria in entrambe le occasioni è andata a Pat Mooney, in sella ad una Buell 1125 R. Le gare hanno avuto un andamento molto simile e sono state decise prima del via dallo schieramento di partenza, che in queste gare viene deciso a tavolino, prima ancora delle prove, in base ai risultati ottenuti di recente e all’ordine di iscrizione. A Mooney, pilota molto veloce che corre nel campionato USA, è stata assegnata entrambe le volte la pole position; Marchetti da tempo non veniva negli States ed ha avuto la terza fila nella BOT e la quarta nella Sounf of Thunder, trovandosi costretto a rimontare posizioni furiosamente. Ma Mooney era già riuscito a guadagnare un distacco impossibile da recuperare, data anche la brevità delle gare.
«Nella BOT ero riuscito a partire in mezzo al gruppo - è il racconto di Marchetti - ma alla prima variante mi sono trovato davanti due piloti affiancati e c’era il rischio di trovarsi stretti in un brutto sandwich, così ne ho passato uno solo in entrata e l’altro in uscita, ma ho perso tempo prezioso. Al secondo giro ero secondo ma Mooney era lontano, ho forzato ed ho anche fatto il giro più veloce ma il distacco era troppo. Nella curva prima della sopraelevata mi sono intraversato di brutto rischiando di finire contro il muro e a quel punto mi sono reso conto che era meglio accontentarsi del secondo posto: non volevo fare dei danni e compromettere la 200 Miglia».
Non è andata molto diversamente nella Sound of Thunder, salvo che Marchetti, partendo una fila più indietro, ha perso ancora più tempo per superare i piloti che lo precedevano. Quando è riuscito ad arrivare in seconda posizione, al terzo giro, Mooney era già irraggiungibile. «Siamo più o meno allo stesso livello - è ancora Marchetti a parlare -la sua moto ha una cilindrata maggiore ma la mia è molto veloce, i ragazzi del mio team sono americani e sanno bene cosa serve per andare forte qui. Il problema è stato solo nella posizione di partenza».
Un problema che verrà risolto domani, quando si correranno le altre due gare della BOT e della Sound of Thunder: visti i risultati odierni gli organizzatori hanno deciso di assegnare a Marchetti la seconda fila in entrambe.
LE CLASSIFICHE
BOT: 1. Mooney; 2. Marchetti; 3. Reynolds; 4. Buroker; 5. Ivanoff.
SOUND OF THUNDER: 1. Mooney; 2. Marchetti; 3. Ivanoff; 4. Reynolds; 5. Atlason.