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Dakar: Ross Branch costretto al ritiro dopo la sesta tappa

© Yamaha Racing

Quella di oggi è, per la maggior parte dei piloti impegnati alla Dakar, il giorno di riposo che rappresenta il giro di boa del celebre rally raid dopo sei tappe e migliaia di chilometri percorsi. Non lo è, però, nel caso di Ross Branch: il portacolori del team ufficiale Yamaha ha già concluso la propria avvenutra in Arabia Saudita per quest'anno, in seguito ad una brutta caduta rimediata nel corso della sesta speciale (successivamente accorciata e vinta da Daniel Sanders).

Il pilota del Botswana era nelle posizioni di vertice quando ha colpito una violentemente una roccia con la sua WR450F Rally, venendo sbalzato dalla moto e portato via in elicottero. Fortunatamente "The Kalahari Ferrari" non ha riportato grossi infortuni, ma un forte dolore alla gamba e i danni alla moto hanno costretto sia lui che il team ad alzare bandiera bianca. Yamaha proseguirà quindi con soli due piloti ufficiali: Andrew Short e Adrien Van Beveren.

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Branch: "Mi dispiace, devo arrendermi sul più bello"


Ross non ha nascosto il comprensibile disappunto una volta tornato al bivacco di Riyadh: "E' stata una tappa terribile, mi dispiace che il mio rally sia giunto al termine in questo modo. Ho provato a guidare dopo la caduta, ma non è stato possibile e ho visto che anche altri piloti hanno avuto diversi problemi per via delle tracce lasciate da auto e camion. E' frustrante, perchè devo arrendermi sul più bello proprio quando stavo iniziando a lottare con i migliori, ma la moto è perfetta, perciò spero che Adrien ed Andrew (Van Beveren e Short, ndr) ottengano buoni risultati e abbiano maggior fortuna rispetto a me".

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