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Cerutti: “Ho la schiena a pezzi, devo tenere duro”

Stanco ma soddisfatto. La quinta tappa della Dakar 2020 è stata quella più felice dal punto di vista del risultato per Jacopo Cerutti, tiratore scelto del team Solaris Husvarna,

Ventesimo posto nel computo della giornata, tra i migliori nella sezione cronometrata. Il comasco, a fine contesa, era evidentemente affaticato, tuttavia contento della sua piccola impresa: “Un’altra tappa abbastanza impegnativa - ha detto Jacopo sfilandosi il casco - corta, ma tosta. La prima metà è stata veloce, gli ultimi 200 chilometri presentavano sabbia, buche... insomma, ho la schiena a pezzi”.

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Domani, è un altro giorno, così dicono. Pensando al sesto stage della competizione, Cerutti è preoccupato e fiducioso, allo stesso tempo: “La prova di domani è definita "drammatica" - dichiara - perché costituita da 830 chilometri di cui 477 cronometrati. Si partirà alle 5 del mattino, affronteremo tanta sabbia e fuoripista nella prova speciale. Sono pronto, devo tenere duro. Dopodomani ci sarà il nostro giorno di riposo”.

Maurizio Gerini

Nello stessa tenda Husky, ecco Maurizio Gerini, compagno di Cerutti. Per il pilota di Imperia, un eccellente ventiquattresimo posto, ottenuto con il coltello tra i denti: “Quello di oggi è stato il primo assaggio vero di sabbia e dune – racconta – ed il feeling con la moto è in crescita. Mi piace, la gara sta entrando nel vivo, mi sto divertendo molto. A fine speciale ero cotto come una pera, ma è giusto così. Domani saranno ‘solo’ 830 chilometri per defaticare (ride)”.