“Sono molto felice e soddisfatto di questa performance, la Vegas to Reno è una competizione molto importante e sono contento di avervi preso parte ma soprattutto di essere arrivato fino in fondo". Queste sono le prime parole di Nicola Dutto dopo aver completato l'estenuante competizione a stelle e strisce che si svolge in territorio americano.
"Nonostante le tante difficoltà affrontate nei due giorni di gara è un risultato importantissimo per me essere arrivato fino in fondo e aver completato il tracciato. Questa prestazione non fa che confermare le buone sensazioni avute negli ultimi mesi e mi ha fatto capire che sono sulla strada giusta. Gli ostacoli e le difficoltà di questo tracciato hanno consentito di mettere alla prova la mia condizione atletica e l’assetto della moto. Ora non resta che proseguire su questa strada, continuare la preparazione e verificare i miglioramenti nei prossimi impegni che mi aspettano", conclude Dutto.
Nella XX edizione della General Tire Vegas to Reno, competizione motoristica aperta a quad, moto, camion e auto che si svolge nel deserto del Nevada Nicola Dutto ha chiuso al 63° posto su 111, ma soprattutto, si è piazzato 9° su 19 nella categoria Iron Man, nella quale i piloti gareggiano da soli anziché in team.
La gara, che ha visto presentarsi ai nastri di partenza 160 piloti, si è svolta su un tracciato di 1.020 chilometri (622 miglia) nell’inospitale e aspro scenario offerto dal deserto del Nevada, tra le città di Las Vegas e Reno.
In sella alla sua KTM e supportato dal suo team e dalla moglie Elena, Dutto ha dovuto affrontare diverse difficoltà dovute soprattutto alla particolare natura del percorso di gara. Nel primo giorno il fondo sconnesso del tracciato ha causato un danno alla barra di ferro che regge lo schienale della sua due ruote speciale costringendolo a percorrere circa 40 miglia in equilibrio e facendogli perdere diverse posizioni. Il secondo giorno ha invece dovuto attendere per circa 15 minuti il suo Ghost Rider Julian Villarubbia che ha percorso circa 20 miglia senza la ruota posteriore a causa di una rottura. I due hanno dovuto attendere il cambio moto e ripartire.
Dutto ha così dato prova una volta di più delle sue indiscutibili abilità di centauro terminando una gara difficilissima e realizzando un’impresa che ha strabiliato gli avversari, gli organizzatori e gli addetti ai lavori. Il pilota originario di Cuneo era infatti l’unico paraplegico a gareggiare tra i normodotati nonché l’unico europeo partecipante alla corsa. Nonostante le difficoltà Dutto è riuscito a portare a termine una corsa lunghissima e conosciuta per il suo insidioso tracciato.
La prestazione alla Vegas To Reno ha dato ulteriori segnali positivi nella marcia di avvicinamento di Nicola alla più grande sfida agonistica della sua carriera: la Dakar 2018.
Nicola Dutto ha tenuto a ringraziare il team che lo segue nei suoi impegni agonistici – fra cui KTM Italia e la concessionaria Cava Motor – ma anche alla Federazione Spagnola di Motociclismo che gli consente di presentarsi sempre alle gare concedendogli la licenza sportiva. Un tributo anche Bill Boyer, leggenda del motocross Usa che ha fornito un importante apporto a Nicola nella pianificazione della strategia di gara e della logistica e che rappresenta un punto di riferimento fondamentale per le gare disputate negli Stati Uniti.